Violenza sessuale senza consenso: governo fa marcia indietro.

Toby rosso nero

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Salvini in conferenza boccia il DDL in commissione

"Ci può stare il principio, ma così la legge non va bene. Giulia Bongiorno penso sia la più scrupolosa, è avvocato di tante vittime di violenza, però questa sorta di consenso preliminare informato e attuale, così com'è scritto, lascia lo spazio a vendette personali che intaserebbero i tribunali di decine di migliaia di contenziosi da parte di donne e di uomini e di tutti quanti. Quindi un reato deve essere circoscritto. Una legge che lascia troppo spazio alla libera interpretazione del singolo è una legge che rischia di intasare i tribunali e di alimentare lo scontro invece di ridurre le violenze."
 

fabri47

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Salvini in conferenza boccia il DDL in commissione

"Ci può stare il principio, ma così la legge non va bene. Giulia Bongiorno penso sia la più scrupolosa, è avvocato di tante vittime di violenza, però questa sorta di consenso preliminare informato e attuale, così com'è scritto, lascia lo spazio a vendette personali che intaserebbero i tribunali di decine di migliaia di contenziosi da parte di donne e di uomini e di tutti quanti. Quindi un reato deve essere circoscritto. Una legge che lascia troppo spazio alla libera interpretazione del singolo è una legge che rischia di intasare i tribunali e di alimentare lo scontro invece di ridurre le violenze."
Per me non dovevano proprio approvare l'intera legge. E' stato evitato il baratro, ma comunque un passettino verso il declino è stato ormai fatto.
 

Toby rosso nero

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Salvini in conferenza boccia il DDL in commissione

"Ci può stare il principio, ma così la legge non va bene. Giulia Bongiorno penso sia la più scrupolosa, è avvocato di tante vittime di violenza, però questa sorta di consenso preliminare informato e attuale, così com'è scritto, lascia lo spazio a vendette personali che intaserebbero i tribunali di decine di migliaia di contenziosi da parte di donne e di uomini e di tutti quanti. Quindi un reato deve essere circoscritto. Una legge che lascia troppo spazio alla libera interpretazione del singolo è una legge che rischia di intasare i tribunali e di alimentare lo scontro invece di ridurre le violenze."

PD schiuma:

"Matteo Salvini è raccapricciante. Sostenere che le donne denuncino gli uomini `per vendette personali´ significa distorcere completamente la realtà. Richiamare lo spettro di false accuse come se fosse un'emergenza nazionale è una rete a strascico delle fake news che circolano online: un repertorio ben noto dei gruppi anti-femministi che, da anni, provano a delegittimare le vittime e a minimizzare il problema della violenza sessuale.
Stiamo parlando di violenza sessuale, e di una norma pensata per tutelare le vittime. Questo è il tema centrale: tutto il resto sono contorni impregnati di pregiudizi sessisti"
 
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Questa norma porta ad una discriminazione palese, totale e volontaria nei confronti degli uomini, che diventano presunti stupratori ad ogni rapporto sessuale.
Ma sinceramente, da profano, a me non sembra sia così.
L’attuale norma dice “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti
sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.
La nuova sarebbe “Chiunque compie o fa compiere o subire atti sessuali ad un'altra persona senza il consenso libero ed attuale di quest'ultima è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.
L’assenza di consenso libero e attuale sarebbe elemento costitutivo del reato, quindi spetterebbe all’accusa dimostrarla. Un’inversione dell’onere della prova sarebbe incostituzionale e violerebbe innumerevoli trattati internazionali. Sarebbe segata in tempo zero.

Però appunto, parlo da profano, se c’è qualche giurista sarebbe interessante sapere cosa ne pensi.
 
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PD schiuma:

"Matteo Salvini è raccapricciante. Sostenere che le donne denuncino gli uomini `per vendette personali´ significa distorcere completamente la realtà. Richiamare lo spettro di false accuse come se fosse un'emergenza nazionale è una rete a strascico delle fake news che circolano online: un repertorio ben noto dei gruppi anti-femministi che, da anni, provano a delegittimare le vittime e a minimizzare il problema della violenza sessuale.
Stiamo parlando di violenza sessuale, e di una norma pensata per tutelare le vittime. Questo è il tema centrale: tutto il resto sono contorni impregnati di pregiudizi sessisti"
Il Pd è un cancro marcescente
 

Kaw

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Ma sinceramente, da profano, a me non sembra sia così.
L’attuale norma dice “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti
sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.
La nuova sarebbe “Chiunque compie o fa compiere o subire atti sessuali ad un'altra persona senza il consenso libero ed attuale di quest'ultima è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.
L’assenza di consenso libero e attuale sarebbe elemento costitutivo del reato, quindi spetterebbe all’accusa dimostrarla. Un’inversione dell’onere della prova sarebbe incostituzionale e violerebbe innumerevoli trattati internazionali. Sarebbe segata in tempo zero.

Però appunto, parlo da profano, se c’è qualche giurista sarebbe interessante sapere cosa ne pensi.
Ma in teoria sì, ma leggi alcune dichiarazioni di giuristi, pm e giudici e ti fai un'idea.
Ho letto una dichiarazione tipo "dimostrare la mancanza del consenso sarà un problema degli uomini" e a parlare era il presidente del Tribunale di Milano, non uno a caso su X. Che poi nominare gli uomini è già di per sè simbolico, perchè il dispositivo stesso non fà alcuna menzione del genere, facendo capire la portata più mediatica che effettiva del provvedimento.
Poi c'è anche chi continua a sostenere tutto l'impianto, ma non vi è menzione di come si dovrebbe provare, in modo oggettivo durante un dibattimento penale, la mancanza di consenso, con tutto l'allargamento alla questione del libero e attuale, che è molto più larga di quanto si pensi. E poi un altro problema, è che a livello di pena non si faceva alcuna distinzione tra uno stupro conclamato con annesse lesioni fisiche, o il "semplice" rapporto senza il consenso esplicito (sempre da dimostrare ex post), quindi viene meno anche il principio della proporzionalità, altro fondamento costituzionale.
 
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