Van Basten:"Il mio Milan, i 4 gol al Goteborg e Ibra...".

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Van Basten intervistato da Pellegatti:"I quattro gol al Goteborg? E' stata una serata particolare, di grande gioia e orgoglio. In quel periodo avevamo una grande squadra. In quella partita Massaro giocò terzino perchè non c'era Maldini, vuol dire che tutti i giocatori sapevano cosa fare indipendentemente dal ruolo. Giocavo in coppia con Papin quella sera, lui non ha segnato, io ne ho fatti 4. La cosa più importante era la vittoria del Milan. Quella sera mi avevano anche annullato un gol. Il cross di Eranio era un po' arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E' andata bene.In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po' più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c'erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti".

"Ibra? E' stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto.All'Ajax ero l'assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente".

"Il Milan di oggi? E' sempre bello per me parlare della mia vita milanista, sono stati anni bellissimi".
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TheKombo

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Van Basten intervistato da Pellegatti:"I quattro gol al Goteborg? E' stata una serata particolare, di grande gioia e orgoglio. In quel periodo avevamo una grande squadra. In quella partita Massaro giocò terzino perchè non c'era Maldini, vuol dire che tutti i giocatori sapevano cosa fare indipendentemente dal ruolo. Giocavo in coppia con Papin quella sera, lui non ha segnato, io ne ho fatti 4. La cosa più importante era la vittoria del Milan. Quella sera mi avevano anche annullato un gol. Il cross di Eranio era un po' arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E' andata bene.In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po' più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c'erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti".

"Ibra? E' stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto.All'Ajax ero l'assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente".

"Il Milan di oggi? E' sempre bello per me parlare della mia vita milanista, sono stati anni bellissimi".
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Dio ???
 

Djici

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Van Basten intervistato da Pellegatti:"I quattro gol al Goteborg? E' stata una serata particolare, di grande gioia e orgoglio. In quel periodo avevamo una grande squadra. In quella partita Massaro giocò terzino perchè non c'era Maldini, vuol dire che tutti i giocatori sapevano cosa fare indipendentemente dal ruolo. Giocavo in coppia con Papin quella sera, lui non ha segnato, io ne ho fatti 4. La cosa più importante era la vittoria del Milan. Quella sera mi avevano anche annullato un gol. Il cross di Eranio era un po' arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E' andata bene.In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po' più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c'erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti".

"Ibra? E' stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto.All'Ajax ero l'assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente".

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Marco Van Basten e Roberto Baggio riescono a trasmettermi sensazioni che non so nemmeno descrivere... Forse un misto di euphoria e di malinconia perché non li posso più ammirare in campo.
 

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Van Basten intervistato da Pellegatti:"I quattro gol al Goteborg? E' stata una serata particolare, di grande gioia e orgoglio. In quel periodo avevamo una grande squadra. In quella partita Massaro giocò terzino perchè non c'era Maldini, vuol dire che tutti i giocatori sapevano cosa fare indipendentemente dal ruolo. Giocavo in coppia con Papin quella sera, lui non ha segnato, io ne ho fatti 4. La cosa più importante era la vittoria del Milan. Quella sera mi avevano anche annullato un gol. Il cross di Eranio era un po' arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E' andata bene.In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po' più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c'erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti".

"Ibra? E' stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto.All'Ajax ero l'assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente".

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