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A distanza di circa quattro ore dalla partita di Benevento, voglio scrivere qualcosa con maggiore lucidità. Questa stagione disgraziata è una summa di diversi errori, imputabili a tutte le componenti in gioco.
Provo a farne un sunto:
La società:
1) La conferma di Montella dopo il closing: la seconda parte di campionato era un segnale ma non è stato colto. Non ricordo quale utente ci fece una chiarissima esposizione di come il Milan dei primi sei mesi si reggesse sulle sgroppate sbilenche di Niang. Aveva ragione perchè, sparito lui, sparì il Milan e Montella rivelò l'inconsistenza del suo credo tattico. Andava cambiato a giugno. D'altronde, ricominciare da zero significa taglio netto col passato.
2) Il mercato: la cifra spesa non si è rivelata garanzia di successo. Borini è un non-sense, al netto dell'impegno che ci mette; Musacchio per la difesa a tre è palesemente inadatto. Bonucci e Biglia ci costringono a un 3-5-qualcosa e varianti che la squadra non sta digerendo. Perseverare diabolicum?
3) L'esonero di Montella dopo una qualsiasi delle sconfitte che ci hanno affossato da settembre a oggi: quante volte abbiamo, sul forum, invocato l'esonero in prossimità delle soste per la nazionale? Migliaia. Quando l'hanno cacciato? Quando il subentrante aveva una settimana per preparare la partita successiva.
Montella:
1) La preparazione: sbagliata in toto. I giocatori non hanno fondo nè spunto. Ma cos'hanno combinato in ritiro? E' pur vero che le stagioni di chi ci aveva preceduto ai preliminari di Europa League erano indicative, ma non si poteva trarne utile spunto? Gattuso ha in mano una squadra floscia, prova ne sia che è costretto a tenere fuori Biglia che tornerà dall'inizio "quando tornerà in condizione". Immaginate quanto incida, su uno come Calhanoglu, non reggersi in piedi.
2) La confusione tattica: è vero che la differenza la fa l'atteggiamento dei giocatori in campo, ma tra difesa a 3 e a 4 ci corre una bella differenza. Dopo la disfatta con la Lazio tutti (me compreso) invocavamo la difesa a 3 ma a conti fatti è stata una sòla. Ha dato ulteriore confusione. Da quell'equivoco nasce tutto il resto: la posizione di Suso, quella di Kessiè, una o due punte, il Funzionale e la Promessa che non gioca mai. Finchè non si mette a posto la fase difensiva non ne verremo fuori. Dopo quattro mesi, mi sembra che non possiamo sacrificare a Biglia e Bonucci il resto della squadra. Difesa a quattro e solidità a centrocampo, cioè 4-4-2.
I giocatori:
Errori individuali come se piovesse: mi vengono in mente Rodriguez nel derby, Bonucci che si fa espellere o regala gol, Zapata che fa i regali di Natale al cugino, Donnarumma lontano parente di quello dell'anno scorso (forse perchè non più nel contract year), Suso che si intestardisce nel fare sempre le stesse giocate (o forse sa fare solo quelle giocate), Kalinic che si mangia gol ridicoli, Bonaventura imbrocchito dall'infortunio.
Si svegliassero, compatibilmente con le precarie condizioni fisiche.
L'unico che mi sento di non mettere nel computo è ovviamente Gattuso. In una settimana ben poco poteva fare: anzi, la stava sfangando. Tattica e preparazione fisica non si aggiustano in cinque giorni e in entrambi i settori siamo in carenza drammatica. Stiamo pagando gli errori della gestione - deficitaria - di Montella: settimane senza preparatore? E che, siamo al calcetto del mercoledì sera?
Tirando le somme, ognuno ha responsabilità in questo sfascio: non è possibile dare addosso solo all'Homo Ridens né solo alla società. Quest'ultima ha diverse culpae in eligendo (su allenatore e alcuni giocatori), mentre il profeta del calcio di posizione non ci ha capito nulla nel corso dei mesi. Infine è giunta l'ora che anche i giocatori si rendano conto che giocano nel Milan e non nel Rocca Cannuccia FC: nobiltà fa obbligo.
Provo a farne un sunto:
La società:
1) La conferma di Montella dopo il closing: la seconda parte di campionato era un segnale ma non è stato colto. Non ricordo quale utente ci fece una chiarissima esposizione di come il Milan dei primi sei mesi si reggesse sulle sgroppate sbilenche di Niang. Aveva ragione perchè, sparito lui, sparì il Milan e Montella rivelò l'inconsistenza del suo credo tattico. Andava cambiato a giugno. D'altronde, ricominciare da zero significa taglio netto col passato.
2) Il mercato: la cifra spesa non si è rivelata garanzia di successo. Borini è un non-sense, al netto dell'impegno che ci mette; Musacchio per la difesa a tre è palesemente inadatto. Bonucci e Biglia ci costringono a un 3-5-qualcosa e varianti che la squadra non sta digerendo. Perseverare diabolicum?
3) L'esonero di Montella dopo una qualsiasi delle sconfitte che ci hanno affossato da settembre a oggi: quante volte abbiamo, sul forum, invocato l'esonero in prossimità delle soste per la nazionale? Migliaia. Quando l'hanno cacciato? Quando il subentrante aveva una settimana per preparare la partita successiva.
Montella:
1) La preparazione: sbagliata in toto. I giocatori non hanno fondo nè spunto. Ma cos'hanno combinato in ritiro? E' pur vero che le stagioni di chi ci aveva preceduto ai preliminari di Europa League erano indicative, ma non si poteva trarne utile spunto? Gattuso ha in mano una squadra floscia, prova ne sia che è costretto a tenere fuori Biglia che tornerà dall'inizio "quando tornerà in condizione". Immaginate quanto incida, su uno come Calhanoglu, non reggersi in piedi.
2) La confusione tattica: è vero che la differenza la fa l'atteggiamento dei giocatori in campo, ma tra difesa a 3 e a 4 ci corre una bella differenza. Dopo la disfatta con la Lazio tutti (me compreso) invocavamo la difesa a 3 ma a conti fatti è stata una sòla. Ha dato ulteriore confusione. Da quell'equivoco nasce tutto il resto: la posizione di Suso, quella di Kessiè, una o due punte, il Funzionale e la Promessa che non gioca mai. Finchè non si mette a posto la fase difensiva non ne verremo fuori. Dopo quattro mesi, mi sembra che non possiamo sacrificare a Biglia e Bonucci il resto della squadra. Difesa a quattro e solidità a centrocampo, cioè 4-4-2.
I giocatori:
Errori individuali come se piovesse: mi vengono in mente Rodriguez nel derby, Bonucci che si fa espellere o regala gol, Zapata che fa i regali di Natale al cugino, Donnarumma lontano parente di quello dell'anno scorso (forse perchè non più nel contract year), Suso che si intestardisce nel fare sempre le stesse giocate (o forse sa fare solo quelle giocate), Kalinic che si mangia gol ridicoli, Bonaventura imbrocchito dall'infortunio.
Si svegliassero, compatibilmente con le precarie condizioni fisiche.
L'unico che mi sento di non mettere nel computo è ovviamente Gattuso. In una settimana ben poco poteva fare: anzi, la stava sfangando. Tattica e preparazione fisica non si aggiustano in cinque giorni e in entrambi i settori siamo in carenza drammatica. Stiamo pagando gli errori della gestione - deficitaria - di Montella: settimane senza preparatore? E che, siamo al calcetto del mercoledì sera?
Tirando le somme, ognuno ha responsabilità in questo sfascio: non è possibile dare addosso solo all'Homo Ridens né solo alla società. Quest'ultima ha diverse culpae in eligendo (su allenatore e alcuni giocatori), mentre il profeta del calcio di posizione non ci ha capito nulla nel corso dei mesi. Infine è giunta l'ora che anche i giocatori si rendano conto che giocano nel Milan e non nel Rocca Cannuccia FC: nobiltà fa obbligo.