Ulivieri su Gattuso e De Zerbi.

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Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione italiana allenatori, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 1 marzo, ha parlato di Gattuso e De Zerbi che si ritroveranno domani a San Siro per Milan - Sassuolo. Ecco le dichiarazioni:"Ci sono volte in cui arrivano nell’area avversaria attraverso tanti passaggi, altre in cui lo fanno più velocemente. L’alternanza tra la verticalizzazione e il palleggio è una delle novità che hanno introdotto. Lo stesso quando non hanno la palla: a volte pressano alto, altre si ritirano. Non variano solo di partita in partita ma anche nella gara stessa. Prima le squadre giocavano in un modo o nell’altro. Nel loro gioco c’è grande “freschezza”, si nota a prima vista. E poi sono simili nella costruzione dell’azione dal basso, a costo di rischiare. Ma la loro volontà principale è costruire e coinvolgere tutti. E così diverti.Sono due allenatori capaci di trasmettere al meglio le loro idee. Sono i primi a credere in quello che propongono, motivo per cui risultano così convincenti da farsi ascoltare. Si presentano come “nuovi” anche nella gestione umana. Avevano qualcosa da proporre, lo hanno spiegato con chiarezza ai giocatori e sono riusciti a farsi seguire. Non vale solo per il tipo di gioco, anche nell’approccio al gruppo hanno portato novità e la solita freschezza. Hanno creato un coinvolgimento tale da far sposare in pieno le loro idee. Lo sviluppo tecnico è solo una diretta conseguenza.Hanno personalità diverse, Gattuso lo conosciamo come un tipo molto diretto. Hanno mandato un primo messaggio al gruppo: “Noi vi vogliamo bene”. Il che non vuol dire essere morbidi, tutt’altro. Vuol dire che per prima cosa ti sostengo, ma che se c’è da lanciare uno sguardo cattivo non mi tiro indietro. Sono due professionisti assatanati di lavoro e di studio. Non sono arrivati subito ma attraverso una lunga gavetta. Ce l’hanno fatta attraverso la rivisitazione di se stessi: nel loro percorso si sono guardati, corretti e messi in discussione.
 

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Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione italiana allenatori.

Questa è l'Italia..uno dei più incapaci allenatori del recente passato che è presidente dell'associazione allenatori..

Ma del resto questo è: Politico, di sinistra e toscano...mi sa che ho detto tutto

PS: questo a Bologna non voleva Baggio :facepalm::facepalm::facepalm:
 

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Questa è l'Italia..uno dei più incapaci allenatori del recente passato che è presidente dell'associazione allenatori..

Ma del resto questo è: Politico, di sinistra e toscano...mi sa che ho detto tutto

PS: questo a Bologna non voleva Baggio :facepalm::facepalm::facepalm:

E' lì indovina perchè?

Più che un ex allenatore è un politico. E indovina con chi sta?
 

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Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione italiana allenatori, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 1 marzo, ha parlato di Gattuso e De Zerbi che si ritroveranno domani a San Siro per Milan - Sassuolo. Ecco le dichiarazioni:"Ci sono volte in cui arrivano nell’area avversaria attraverso tanti passaggi, altre in cui lo fanno più velocemente. L’alternanza tra la verticalizzazione e il palleggio è una delle novità che hanno introdotto. Lo stesso quando non hanno la palla: a volte pressano alto, altre si ritirano. Non variano solo di partita in partita ma anche nella gara stessa. Prima le squadre giocavano in un modo o nell’altro. Nel loro gioco c’è grande “freschezza”, si nota a prima vista. E poi sono simili nella costruzione dell’azione dal basso, a costo di rischiare. Ma la loro volontà principale è costruire e coinvolgere tutti. E così diverti.Sono due allenatori capaci di trasmettere al meglio le loro idee. Sono i primi a credere in quello che propongono, motivo per cui risultano così convincenti da farsi ascoltare. Si presentano come “nuovi” anche nella gestione umana. Avevano qualcosa da proporre, lo hanno spiegato con chiarezza ai giocatori e sono riusciti a farsi seguire. Non vale solo per il tipo di gioco, anche nell’approccio al gruppo hanno portato novità e la solita freschezza. Hanno creato un coinvolgimento tale da far sposare in pieno le loro idee. Lo sviluppo tecnico è solo una diretta conseguenza.Hanno personalità diverse, Gattuso lo conosciamo come un tipo molto diretto. Hanno mandato un primo messaggio al gruppo: “Noi vi vogliamo bene”. Il che non vuol dire essere morbidi, tutt’altro. Vuol dire che per prima cosa ti sostengo, ma che se c’è da lanciare uno sguardo cattivo non mi tiro indietro. Sono due professionisti assatanati di lavoro e di studio. Non sono arrivati subito ma attraverso una lunga gavetta. Ce l’hanno fatta attraverso la rivisitazione di se stessi: nel loro percorso si sono guardati, corretti e messi in discussione.

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E' lì indovina perchè?

Più che un ex allenatore è un politico. E indovina con chi sta?

Esatto..questo si è fatto un bel nome politico e adesso raccoglie i frutti..

Se uno invece è un allenatore dichiarato di destra finisce come Sinisa che ogni 5 interviste gli chiedono cose di politica per vedere se fa dichiarazioni compromettenti..
 
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