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Mercoledì prossimo verrà presentato il piano Green Eonomy EU 2050,ma la bozza già circola con alcuni dettagli
I combustibili fossili dovranno essere gradualmente eliminati,compreso il gas naturale,e portati a non più del 20% del mix energetico totale entro il 2050.
Verranno invece stimolati gli investimenti sull'idrogeno e sull'elettrico,così come la produzione locale di biogas
Il piano pone come principio cardine l'efficienza energetica stabilendo l'utilizzo delle tecnologie che consentono il maggior risparmio possibile e favorendo l'utilizzo del calore residuale e la ristrutturazione degli edifici
Si stima che l'energia elettrica possa coprire il 40% della necessità di riscaldamento nel settore dell'edilizia abitativa entro il 2030 e il 50-70% entro il 2050
Uno dei punti principali del piano è un programma trentennale da 180 miliardi di euro per stimolare la produzione di idrogeno a scopo energetico nell'Unione Europea.
L'obiettivo di medio periodo prevede la produzione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030.
Ciò significa nuova energia rinnovabile equivalente a quella prodotta da 40 reattori nucleari.
La Commissione ritiene che la nuova economia dell'idrogeno possa impiegare un milione di persone direttamente e indirettamente.
I carburanti sotto forma di gas continueranno a svolgere un ruolo importante nel mercato dell'energia ma il gas naturale dovrà contare solo per il 20% dei consumi totali,mentre il restante 80% dovrà essere coperto da gas rinnovabili come l'idrogeno verde,il biometano e il gas sintetico
La Commissione prevede che le auto elettriche saranno abbastanza economiche da competere in termini di prezzo con le auto a benzina già intorno al 2025.
La percentuale di autovetture elettriche nell'Unione Europea dovrebbe passare al 7% del totale entro il 2030 e almeno al 50% entro il 2050
Il documento stabilisce poi che al 2050 l'energia elettrica copra tra il 40% e il 50% del mix energetico totale dell'Unione Europea, rispetto al 23% di oggi
Agi
I combustibili fossili dovranno essere gradualmente eliminati,compreso il gas naturale,e portati a non più del 20% del mix energetico totale entro il 2050.
Verranno invece stimolati gli investimenti sull'idrogeno e sull'elettrico,così come la produzione locale di biogas
Il piano pone come principio cardine l'efficienza energetica stabilendo l'utilizzo delle tecnologie che consentono il maggior risparmio possibile e favorendo l'utilizzo del calore residuale e la ristrutturazione degli edifici
Si stima che l'energia elettrica possa coprire il 40% della necessità di riscaldamento nel settore dell'edilizia abitativa entro il 2030 e il 50-70% entro il 2050
Uno dei punti principali del piano è un programma trentennale da 180 miliardi di euro per stimolare la produzione di idrogeno a scopo energetico nell'Unione Europea.
L'obiettivo di medio periodo prevede la produzione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030.
Ciò significa nuova energia rinnovabile equivalente a quella prodotta da 40 reattori nucleari.
La Commissione ritiene che la nuova economia dell'idrogeno possa impiegare un milione di persone direttamente e indirettamente.
I carburanti sotto forma di gas continueranno a svolgere un ruolo importante nel mercato dell'energia ma il gas naturale dovrà contare solo per il 20% dei consumi totali,mentre il restante 80% dovrà essere coperto da gas rinnovabili come l'idrogeno verde,il biometano e il gas sintetico
La Commissione prevede che le auto elettriche saranno abbastanza economiche da competere in termini di prezzo con le auto a benzina già intorno al 2025.
La percentuale di autovetture elettriche nell'Unione Europea dovrebbe passare al 7% del totale entro il 2030 e almeno al 50% entro il 2050
Il documento stabilisce poi che al 2050 l'energia elettrica copra tra il 40% e il 50% del mix energetico totale dell'Unione Europea, rispetto al 23% di oggi
Agi