Trump: "Non sarò all'insediamento di Biden"

fabri47

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Donald Trump è tornato su twitter, dopo il ban temporaneo, ed il suo ultimo post è il seguente: "A tutti quelli che me lo chiedono, non sarò presente all'inaugurazione del 20 gennaio (di Joe Biden presidente n.d.s.)".

Seppur sia diventato più moderato dopo i fatti di Capitol Hill, Trump continua a non nominare direttamente il nome del neo presidente USA Joe Biden.
 

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Donald Trump è tornato su twitter, dopo il ban temporaneo, ed il suo ultimo post è il seguente: "A tutti quelli che me lo chiedono, non sarò presente all'inaugurazione del 20 gennaio (di Joe Biden presidente n.d.s.)".

Seppur sia diventato più moderato dopo i fatti di Capitol Hill, Trump continua a non nominare direttamente il nome del neo presidente USA Joe Biden.
Ora si farà totalmente da parte, magari auto-graziandosi prima. Lascerà fare tutto agli altri, a Biden, al popolo che gli va contro, per non prendersi direttamente le colpe. Si rifarà vivo alle primarie repubblicane, con i suoi consensi monstri, probabilmente.
 

fabri47

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Taaaaaaac!
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Donald Trump è tornato su twitter, dopo il ban temporaneo, ed il suo ultimo post è il seguente: "A tutti quelli che me lo chiedono, non sarò presente all'inaugurazione del 20 gennaio (di Joe Biden presidente n.d.s.)".

Seppur sia diventato più moderato dopo i fatti di Capitol Hill, Trump continua a non nominare direttamente il nome del neo presidente USA Joe Biden.

Non è vero.
Può sembrare a prima vista, ma Trump si muove sempre abilmente su una linea sottilissima tra l'aperto incoraggiamento dell'eversione e il rispetto delle regole democratiche.
Quel messaggio di "tornate a casa" è una condanna solo ad orecchie poco attente.

Comunque rifiutarsi di presentarsi all'inaugurazione di Biden è un passo verso la continua delegittimazione della presidenza Biden: il mancato riconoscimento della vittoria del "nemico" porta di fatto ad uno stato di mobilitazione perenne dell'elettorato (specie il piu estremista) per i prossimi quattro anni.
Quanto accaduto a Capitol Hill l'altro ieri rischia di diventare drammatica regola, e non eccezione.
"A Waco every week"
 
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Donald Trump è tornato su twitter, dopo il ban temporaneo, ed il suo ultimo post è il seguente: "A tutti quelli che me lo chiedono, non sarò presente all'inaugurazione del 20 gennaio (di Joe Biden presidente n.d.s.)".

Seppur sia diventato più moderato dopo i fatti di Capitol Hill, Trump continua a non nominare direttamente il nome del neo presidente USA Joe Biden.

Mell’immagino al campetto da piccolo,quando sotto 0-3 prendeva la palla (fosse sua o no) e se la portava a casa fermando il gioco di tutti.
 

fabri47

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Non è vero.
Può sembrare a prima vista, ma Trump si muove sempre abilmente su una linea sottilissima tra l'aperto incoraggiamento dell'eversione e il rispetto delle regole democratiche.
Quel messaggio di "tornate a casa" è una condanna solo ad orecchie poco attente.
Dal discorso del 7 gennaio ha avuto toni più moderati, è innegabile. Infatti i media tradizionali hanno per la prima volta parlato di riconoscimento della vittoria di Biden. Ma anche se Trump dovesse dire alla gente di supportare Biden è troppo tardi. Sui commenti di youtube, pur di smentirlo, c'è chi dice che quel discorso è un deep fake. L'America è divisa questo è. Chi lo nega, come la Botteri ieri che parlava di popolo tutto con Biden, è solo un bufalaro come chi parla di covid inesistente o di nuova presidenza Trump il 20 gennaio al posto di Biden.
 

fabri47

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La strategia di Trump è questa: "Ora mi faccio da parte (e magari si dimetterà anche prima del 20), ora vediamo se era tutta colpa mia e torna la pace, oppure la gente è incavolata veramente".
 
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Non è vero.
Può sembrare a prima vista, ma Trump si muove sempre abilmente su una linea sottilissima tra l'aperto incoraggiamento dell'eversione e il rispetto delle regole democratiche.
Quel messaggio di "tornate a casa" è una condanna solo ad orecchie poco attente.

Comunque rifiutarsi di presentarsi all'inaugurazione di Biden è un passo verso la continua delegittimazione della presidenza Biden: il mancato riconoscimento della vittoria del "nemico" porta di fatto ad uno stato di mobilitazione perenne dell'elettorato (specie il piu estremista) per i prossimi quattro anni.
Quanto accaduto a Capitol Hill l'altro ieri rischia di diventare drammatica regola, e non eccezione.
"A Waco every week"

Per questo dovrebbero votarne l’impeachment impedendone cosí la candidatura.
Non lo si puómlasviare al comando di un movimento eversivo per 4 anni.
É un movimento dai pozzi avvelenati che rischia di distruggere la democrazia americana come la rivoluzione di Ottobre che ha imposto il comunismo in Russia.
 
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La strategia di Trump è questa: "Ora mi faccio da parte (e magari si dimetterà anche prima del 20), ora vediamo se era tutta colpa mia e torna la pace, oppure la gente è incavolata veramente".

Ma non si sta facendo da parte, non nomina Biden, non partecipa al passaggio di consegne, dice “I love You” alle persone che hanno assaltato il parlamento e provocato la morte di un agente.....

Vuole avvelenare la legislatura e la Democrazia. Va fermato.
 
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Dal discorso del 7 gennaio ha avuto toni più moderati, è innegabile. Infatti i media tradizionali hanno per la prima volta parlato di riconoscimento della vittoria di Biden. Ma anche se Trump dovesse dire alla gente di supportare Biden è troppo tardi. Sui commenti di youtube, pur di smentirlo, c'è chi dice che quel discorso è un deep fake. L'America è divisa questo è. Chi lo nega, come la Botteri ieri che parlava di popolo tutto con Biden, è solo un bufalaro come chi parla di covid inesistente o di nuova presidenza Trump il 20 gennaio al posto di Biden.

In apparenza i toni erano più moderati, ma al contempo mancano 2 colonne fondamentali di un discorso che vuole (e anzi, non vuole) essere di incoraggiamento alla moderazione e all'unità

1) Il riconoscimento della vittoria dell'avversario
2) La piena accettazione delle modalità del voto

Senza uno di questi due elementi (ce ne sono altri 3 o 4 ma scenderemmo molto nel tecnico e nel simbolico, rischiando di annoiare il lettore), non può esserci una transizione matura.
Entrambi mancano, e non è un caso.
Per Trump, la presidenza non termina il 20 gennaio: semplicemente essa cambierà forma, passando alla guerriglia istituzionale.
 
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