Bannon: "Musk potrebbe tornare tra i democratici. Sa che nessuno di destra comprerà le sue auto, nessuno dei Maga si fida di lui. Per noi i veicoli elettrici sono un disastro. La sua scelta sarà di convincere i democratici che è Mr. Climate Change, il signor Cambiamenti climatici, e che Trump vuole bruciare il pianeta e la sinistra lo accetterà. Si prenderanno i soldi, se lo prenderanno in tutta la sua follia.
Il campo di Musk ha fatto filtrare le notizie di una tregua, di una telefonata: tutte bugie. Questo tizio voleva distruggere il presidente Trump.
I plutocrati della Silicon Valley sono nel panico perché capiscono che lo scontro potrebbe travolgere altri. E tempestano di chiamate la Casa Bianca, parlano con i funzionari, cercano di convincere il presidente a rispondere alle loro telefonate per dare l’impressione che sia tutto ok.
Questi “tech bros” sono saliti a bordo dopo la vittoria di Trump e hanno i soldi, ma Trump se ne frega, farà quello che è giusto per il Paese.
Musk poteva diventare un vero nazional populista, ma non l'ha fatto. Noi siamo totalmente favorevoli ad abbattere il Deep State, ma lui ha incentrato tutto su di sé. E penso che il presidente non sapesse prima dell’articolo del New York Times che assume una quantità enorme di droghe, le mischia, e, dato il suo comportamento già peculiare lo fanno agire in modo ancora più folle. Musk è un problema di sicurezza nazionale. Non è una persona stabile. Il presidente lo ha accolto come uno di famiglia, lo ha invitato alle feste di Natale e di Capodanno, ha permesso a suo figlio di correre nello Studio Ovale. Ed Elon gli si è rivoltato contro, perché è un narcisista. E non fa parte di Maga. Non capisce l’America»