I dazi esclusivi in base a simpatia sarebbero stati legalmente impossibili. La materia doganale è una esclusiva UE, ogni dazio in import o in export viene concertato con gli Stati membri, ma decisoia Bruxelles e applicato uniformemente in tutto il territorio unionale. Dal punto di vista di un importatore USA, doganalmente parlando il fatto che la merce arrivi dall'Italia piuttosto che dalla Finlandia non cambia nulla. Anche se Trump avesse ipoteticamente previsto un dazio diverso per l'Italia, l'export sarebbe stato comunque impraticabile. Tra l'altro, da un punto di vista di commercio diretto Italia - USA ci è andata di lusso, perché il deficit di commercio è molto sbilanciato a nostro favore.
C'era anche un Trump che diceva, subito dopo eletto, e addirittura in conferenza con Macron (facendolo schiumare): "La Meloni è una grandissima leader. Risparmiare l'Italia dai dazi? Valuteremo."
Non credo che per questo governo USA, che deporta centinaia di criminali fregandosene dei giudici, quando noi non riusciamo a trasferire un maranza a caso, sia un grosso problema valicare qualche legge doganale.
Specialmente se assieme all'Italia, magari ci fosse stato qualche accordo di favore anche per qualche merce francese. Vedi come Macron le rispettava le leggi UE...
Io sono molto più affascinato dallo scenario politico che quello economico, e quindi la mia domanda è... cosa è successo nel tempo trascorso da quelle dichiarazioni così ammiccanti di Trump, a quelle in cui Musk fa dettare al suo portavoce che FDI è un partito inaffidabile e in Italia la gente non è contenta del governo?
Due eventi a caso, dei tanti: la trattativa per i satelliti francesi invece di quelli di Starlink.
E soprattutto, l'arrivo di Draghi in Italia a fare un discorso al senato per mettere in riga le cose...