Nel campionato di calcio italiano non giocano più italiani. In nazionale vengono convocati giocatori di squadre di bassa classifica e addirittura riserve nei loro club. Impensabile fino a una ventina di anni fa.
Gravina e i club non vogliono cambiare nulla e si è capito. A questo punto deve intervenire il governo: l'immigrazione é competenza del ministero degli interni, che ha tutti i mezzi per ridurre il numero di extracomunitari per squadra (2 nuovi ogni anno è decisamente troppo). Questo come inizio, che non risolve il problema ma almeno frena la slavina. Poi va aumentato il numero minimo di giocatori obbligatori provenienti dal vivaio, ma quello è un altro discorso.
Avevo in mente di aprire una discussione sul calcio italiano, magari lo farò a breve.
Le proprietà ormai sono tutte straniere e non riescono a capire quanto sia importante avere uno zoccolo duro italiano.
Aggiungiamoci pure il fatto che per quanto ti chiedono per un italiano ne prendi 3 dall'estero.
Gli italiani all'estero non ci andavano a giocare quando avevamo il campionato più bello del mondo e molto poco ci vanno oggi.
Campionissimi in serie A che possano trascinare il movimento ed essere da modello non ne abbiamo.
Grossi problemi poi coi settori giovanili , l'ascesa e i trasferimenti dei giovanissimi calciatori.
E come se ne esce?
Drammatico.
Si deve ripartire dai piccolini e trovare il modo tra serie b,c e seconde squadre di creare un nuovo serbatoio.
