Mi fai ripetere allora. Quando ho cominciato a tifare non mi sarei mai immaginato di vivere il ciclo magico che è seguito. Eppure vedevo come lontane leggende le vittorie in CL del '63 e '69, che non ho potuto vivere. Eppure è successo. I tempi sono cambiati, e probabilmente ci vorrà un po' di tempo per tornare grandi. Guardati attentamente la conferenza di presentazione di Paolo e ascolta le parole di Leonardo sui tempi necessari. Leonardo e Maldini hanno un contratto di tre anni ed una missione, perciò questo è il tempo necessario per pazientare, non prima. Nel frattempo tifiamo con fiducia. Se allo scadere dei tre anni il Milan non si è rimesso in carreggiata, allora puoi cominciare a nutrire dubbi. Non ci è dato sapere quale è la strategia organizzativa del club, ma io, nonostante non mi sia mai piaciuto Elliott, mi trovo in linea. Giusto oggi ho scritto che la fretta in questo momento è la peggior cosa, rischi di intraprendere una strada sbagliata, fare errori su errori e continuare nella mediocrità. Il fatto che ci siano Leo e Paolo, insieme ad altri, dovrebbe costituire una solido motivo. Poi a tutti piacerebbe vincere e fare sfracelli dall'oggi al domani, chiaro. Ma non funziona così, prima c'è da risistemare il club, fare pulizia nella rosa e prendere altri giocatori, con limitazioni e quant'altro. Ci vuole un monte di tempo per organizzare bene, anzi, il fatto che ci voglia tempo lo vedo come un indicatore positivo. Più grande è il club e più ci vuole a risistemarlo, e maggiori saranno i benefici. Speranzosamente. Cerchiamo di avere pazienza.
I dubbi si possono nutrire sempre, fra tre anni si tireranno le somme di quanto seminato e si vedrà se siamo migliorati o no. Sono perfettamente consapevole che ci vuole tempo, pazienza, progettazione, anche fortuna, vedremo se una volta tanto le cose andranno per il verso giusto.