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Sandro Tonali sulla nuova convocazione in nazionale
"Quando ho iniziato a giocare a calcio? Avevo 5 anni quando ho iniziato a giocare nell’oratorio del mio paese. È durata poco quell’esperienza in oratorio perché ho passato un anno insieme a mio fratello, dove sono andato poi nella Lombardia 1. È stato davvero veloce il passaggio dal mio paese a Milano".
"La gavetta nelle giovanili azzurre? Mi hanno aiutato molto a crescere, soprattutto quando ho iniziato a giocare nel Brescia in Serie B. È stata una grossa mano a livello internazionale per me stesso e per il Brescia. Ora, ho imparato a giocare con i grandi del calcio”.
"La mia prima convocazione in Nazionale maggiore? Me la ricordo bene, è stato un momento emozionante. Poi il 15 novembre ho debuttato per la prima volta. Impossibile dimenticarselo. Il valore che attribuisco alla maglia azzurra? Per me significa molto, è il sogno di qualsiasi bambino che ama il calcio, che ama la Nazionale, che spera un giorno di indossare questa maglia. È la cosa più bella che esiste nel calcio".
"I miei obiettivi futuri? Preferisco pensare anno dopo anno. Ho le idee chiare, voglio andare avanti stagione dopo stagione senza pensare alla carriera".
"Quando ho iniziato a giocare a calcio? Avevo 5 anni quando ho iniziato a giocare nell’oratorio del mio paese. È durata poco quell’esperienza in oratorio perché ho passato un anno insieme a mio fratello, dove sono andato poi nella Lombardia 1. È stato davvero veloce il passaggio dal mio paese a Milano".
"La gavetta nelle giovanili azzurre? Mi hanno aiutato molto a crescere, soprattutto quando ho iniziato a giocare nel Brescia in Serie B. È stata una grossa mano a livello internazionale per me stesso e per il Brescia. Ora, ho imparato a giocare con i grandi del calcio”.
"La mia prima convocazione in Nazionale maggiore? Me la ricordo bene, è stato un momento emozionante. Poi il 15 novembre ho debuttato per la prima volta. Impossibile dimenticarselo. Il valore che attribuisco alla maglia azzurra? Per me significa molto, è il sogno di qualsiasi bambino che ama il calcio, che ama la Nazionale, che spera un giorno di indossare questa maglia. È la cosa più bella che esiste nel calcio".
"I miei obiettivi futuri? Preferisco pensare anno dopo anno. Ho le idee chiare, voglio andare avanti stagione dopo stagione senza pensare alla carriera".