Tonali:”Il Milan i compagni Ibra lo stipendio lo scudetto …”

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Tonali al Corsera:”Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Mio padre mi ha condizionato, quanto poteva prendeva e andava all'estero a seguire le trasferte in Champions. Mi ha trasmesso questo 'milanismo' che sento forte anche ora. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".

Sul dialogo con i compagni: "E' fondamentale. Tra compagni, all'interno dello staff, tra mister e squadra. Dal primo giorno qui funziona così: nel momento in cui c'è il minimo problema anche fuori dl campo lo si dice e si risolve immediatamente. E' una cosa bellissima".

Su Ibra: "Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perchè vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli...".




Sulla riduzione dell'ingaggio per restare al Milan: "Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno...".

Sul gol alla Lazio: "Già dopo la doppietta di Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. E' difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato".

Sullo scudetto: "Abbiamo capito che abbiamo qualcosa di grande, più avanti ci renderemo conto meglio. Perchè abbiamo vinto noi? E' stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".

Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".

Sui tifosi: "Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio".
 

alexpozzi90

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Tonali al Corsera:”Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Mio padre mi ha condizionato, quanto poteva prendeva e andava all'estero a seguire le trasferte in Champions. Mi ha trasmesso questo 'milanismo' che sento forte anche ora. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".

Sul dialogo con i compagni: "E' fondamentale. Tra compagni, all'interno dello staff, tra mister e squadra. Dal primo giorno qui funziona così: nel momento in cui c'è il minimo problema anche fuori dl campo lo si dice e si risolve immediatamente. E' una cosa bellissima".

Su Ibra: "Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perchè vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli...".




Sulla riduzione dell'ingaggio per restare al Milan: "Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno...".

Sul gol alla Lazio: "Già dopo la doppietta di Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. E' difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato".

Sullo scudetto: "Abbiamo capito che abbiamo qualcosa di grande, più avanti ci renderemo conto meglio. Perchè abbiamo vinto noi? E' stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".

Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".

Sui tifosi: "Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio".
Grandissimo, tra l'altro è davvero raro sentire uno che si abbassa lo stipendio e ammette che sia giusto per il suo scarso rendimento precedente, dovrebbe educare anche parecchi tifosi che elargiscono megastipendi con soldi non loro. :asd:
 
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Come è stato esemplare nell'abbassarsi lo stipendio, una società come il Milan avrebbe già dovuto intervenire alzandoglielo.
I Maldini mi sembravano più Signori, in realtà soprattutto Paolo si sta dimostrando uno speculatore niente male...
 
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Tonali al Corsera:”Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Mio padre mi ha condizionato, quanto poteva prendeva e andava all'estero a seguire le trasferte in Champions. Mi ha trasmesso questo 'milanismo' che sento forte anche ora. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".

Sul dialogo con i compagni: "E' fondamentale. Tra compagni, all'interno dello staff, tra mister e squadra. Dal primo giorno qui funziona così: nel momento in cui c'è il minimo problema anche fuori dl campo lo si dice e si risolve immediatamente. E' una cosa bellissima".

Su Ibra: "Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perchè vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli...".




Sulla riduzione dell'ingaggio per restare al Milan: "Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno...".

Sul gol alla Lazio: "Già dopo la doppietta di Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. E' difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato".

Sullo scudetto: "Abbiamo capito che abbiamo qualcosa di grande, più avanti ci renderemo conto meglio. Perchè abbiamo vinto noi? E' stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".

Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".

Sui tifosi: "Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio".
Personalmente, la parte più bella dell’intervista: di quel che dicono quei falliti di ladri e cartonati non ci deve importare nulla; conta solo il Milan, la sua storia e i suoi tifosi. Al netto di punti di vista differenti, mi piace l’idea di essere compatti e schierati a lato della squadra: noi contro tutti ❤️🖤
 

jumpy65

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Come è stato esemplare nell'abbassarsi lo stipendio, una società come il Milan avrebbe già dovuto intervenire alzandoglielo.
I Maldini mi sembravano più Signori, in realtà soprattutto Paolo si sta dimostrando uno speculatore niente male...
lo stanno facendo eh...mi sembra un'accusa fuori luogo
 

Giofa

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Come è stato esemplare nell'abbassarsi lo stipendio, una società come il Milan avrebbe già dovuto intervenire alzandoglielo.
I Maldini mi sembravano più Signori, in realtà soprattutto Paolo si sta dimostrando uno speculatore niente male...
Ma signore / speculatore in che senso? Mica gestisce la squadra con soldi suoi.
Poi i Maldini....soprattutto Paolo. Perchè Daniel e il povero Cesare cosa c'entrano?
 

Blu71

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Tonali al Corsera:”Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Mio padre mi ha condizionato, quanto poteva prendeva e andava all'estero a seguire le trasferte in Champions. Mi ha trasmesso questo 'milanismo' che sento forte anche ora. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".

Sul dialogo con i compagni: "E' fondamentale. Tra compagni, all'interno dello staff, tra mister e squadra. Dal primo giorno qui funziona così: nel momento in cui c'è il minimo problema anche fuori dl campo lo si dice e si risolve immediatamente. E' una cosa bellissima".

Su Ibra: "Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perchè vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli...".




Sulla riduzione dell'ingaggio per restare al Milan: "Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno...".

Sul gol alla Lazio: "Già dopo la doppietta di Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. E' difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato".

Sullo scudetto: "Abbiamo capito che abbiamo qualcosa di grande, più avanti ci renderemo conto meglio. Perchè abbiamo vinto noi? E' stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".

Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".

Sui tifosi: "Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio".

Bravo Sandro. Milanista vero.
 

TheKombo

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Tonali al Corsera:”Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Mio padre mi ha condizionato, quanto poteva prendeva e andava all'estero a seguire le trasferte in Champions. Mi ha trasmesso questo 'milanismo' che sento forte anche ora. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".

Sul dialogo con i compagni: "E' fondamentale. Tra compagni, all'interno dello staff, tra mister e squadra. Dal primo giorno qui funziona così: nel momento in cui c'è il minimo problema anche fuori dl campo lo si dice e si risolve immediatamente. E' una cosa bellissima".

Su Ibra: "Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perchè vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli...".




Sulla riduzione dell'ingaggio per restare al Milan: "Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno...".

Sul gol alla Lazio: "Già dopo la doppietta di Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. E' difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato".

Sullo scudetto: "Abbiamo capito che abbiamo qualcosa di grande, più avanti ci renderemo conto meglio. Perchè abbiamo vinto noi? E' stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".

Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".

Sui tifosi: "Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio".
Come fai a non amarlo ??!!
 

Swaitak

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Sulla nuova stagione: "In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".
bravo Sandrino
 

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