Tiago Fernandes:"Milan tieni Leao e valorizzalo da centravanti".

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Tiago Fernandes, ex allenatore di Leao all Sporting, dà consigli al Milan:"Il Milan non deve privarsene, ha tra le mani un potenziale campione. A patto di usarlo nel ruolo giusto, l’ho detto a Pioli. C’è stato un tempo in cui lo Sporting Lisbona voleva liberarsene. Aveva 15 anni, non era aggressivo, sempre svogliato, così l’avevano depennato dalla squadra per l’anno successivol Lo presi sotto la mia ala, per un paio di mesi non ha visto il campo. ‘Lavora sulla testa e giocherai’, gli dicevo, Uno come Leao non l’ho più visto. L’ho allenato per la prima volta a 12 anni. Era timido, testa bassa, viveva in convitto e parlava poco. Quando andava a scuola si portava il pallone in classe. Per un po’ l’ho ospitato anche a casa con la mia famiglia. Siamo molto legati. Lo chiamavano ‘Leone’, perché quando si svegliava vincevamo sempre. Il problema è proprio quel ‘quando’. Con lui bisogna lavorare parecchio. A gennaio 2017 lo Sporting prese Demiral. Io allenavo la squadra B e Leao era il punto di riferimento. Gli dicevo di non mollare, di lavorare sulla fase difensiva e di riguardarsi sempre in video dopo le sedute. A volte lo faceva, altre no. In fondo è fatto così. A Merih, però, dissi subito di mettersi a uomo su Rafa e marcarlo stretto come lui sa fare. Avrebbe imparato solo così. Qualche giorno dopo Leao si lamentò della marcatura aggressiva di Demiral. Mi chiese di giocare insieme a lui, ma gli risposi che lo stavo facendo per la sua carriera".

"Quale ruolo? È un centravanti completo. Deve fare quello. Ne ho parlato anche a Pioli. A gennaio 2020 sono stato 15 giorni a Milano e ho parlato al mister di Rafael. Gli ho detto che è un numero 9 e che lì può fare la differenza. Apre gli spazi, è veloce, dribbla, ha un bel tiro. Con Ibra accanto giocherebbe anche meglio, ma deve svegliarsi. La miglior partita di Leao? Con la Juve in Youth League. Vincemmo 4-1, lui segnò una doppietta e poi si guadagnò un rigore. Una gara da fenomeno. A fine partita i dirigenti bianconeri mi chiesero chi fosse quel ragazzo e quanto valesse. Segnò pure al ritorno, e poi giocò alla grande anche contro il Barça". A fine stagione verrà venduto al Lilla, oggi è il dilemma del Milan. Valorizzarlo o mandarlo via? Il talento c’è, va solo aspettato. E magari fatto giocare da centravanti".
 
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Sempre troppo buono gli ex allenatori. Quello dello Sachtar diceva che Luis Adriano avrebbe fatto grandi cose al Milan.
 

Chrissonero

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Admin;2369740 ha scritto:
Tiago Fernandes, ex allenatore di Leao all Sporting, dà consigli al Milan:"Il Milan non deve privarsene, ha tra le mani un potenziale campione. A patto di usarlo nel ruolo giusto, l’ho detto a Pioli. C’è stato un tempo in cui lo Sporting Lisbona voleva liberarsene. Aveva 15 anni, non era aggressivo, sempre svogliato, così l’avevano depennato dalla squadra per l’anno successivol Lo presi sotto la mia ala, per un paio di mesi non ha visto il campo. ‘Lavora sulla testa e giocherai’, gli dicevo, Uno come Leao non l’ho più visto. L’ho allenato per la prima volta a 12 anni. Era timido, testa bassa, viveva in convitto e parlava poco. Quando andava a scuola si portava il pallone in classe. Per un po’ l’ho ospitato anche a casa con la mia famiglia. Siamo molto legati. Lo chiamavano ‘Leone’, perché quando si svegliava vincevamo sempre. Il problema è proprio quel ‘quando’. Con lui bisogna lavorare parecchio. A gennaio 2017 lo Sporting prese Demiral. Io allenavo la squadra B e Leao era il punto di riferimento. Gli dicevo di non mollare, di lavorare sulla fase difensiva e di riguardarsi sempre in video dopo le sedute. A volte lo faceva, altre no. In fondo è fatto così. A Merih, però, dissi subito di mettersi a uomo su Rafa e marcarlo stretto come lui sa fare. Avrebbe imparato solo così. Qualche giorno dopo Leao si lamentò della marcatura aggressiva di Demiral. Mi chiese di giocare insieme a lui, ma gli risposi che lo stavo facendo per la sua carriera".

"Quale ruolo? È un centravanti completo. Deve fare quello. Ne ho parlato anche a Pioli. A gennaio 2020 sono stato 15 giorni a Milano e ho parlato al mister di Rafael. Gli ho detto che è un numero 9 e che lì può fare la differenza. Apre gli spazi, è veloce, dribbla, ha un bel tiro. Con Ibra accanto giocherebbe anche meglio, ma deve svegliarsi. La miglior partita di Leao? Con la Juve in Youth League. Vincemmo 4-1, lui segnò una doppietta e poi si guadagnò un rigore. Una gara da fenomeno. A fine partita i dirigenti bianconeri mi chiesero chi fosse quel ragazzo e quanto valesse. Segnò pure al ritorno, e poi giocò alla grande anche contro il Barça". A fine stagione verrà venduto al Lilla, oggi è il dilemma del Milan. Valorizzarlo o mandarlo via? Il talento c’è, va solo aspettato. E magari fatto giocare da centravanti".

NON sa giocare spalla alla porta, io a Leao almeno per questa prossima stagione lo farei lavorare per fare l'trequartista.
 

Z A Z A'

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Admin;2369740 ha scritto:
Tiago Fernandes, ex allenatore di Leao all Sporting, dà consigli al Milan:"Il Milan non deve privarsene, ha tra le mani un potenziale campione. A patto di usarlo nel ruolo giusto, l’ho detto a Pioli. C’è stato un tempo in cui lo Sporting Lisbona voleva liberarsene. Aveva 15 anni, non era aggressivo, sempre svogliato, così l’avevano depennato dalla squadra per l’anno successivol Lo presi sotto la mia ala, per un paio di mesi non ha visto il campo. ‘Lavora sulla testa e giocherai’, gli dicevo, Uno come Leao non l’ho più visto. L’ho allenato per la prima volta a 12 anni. Era timido, testa bassa, viveva in convitto e parlava poco. Quando andava a scuola si portava il pallone in classe. Per un po’ l’ho ospitato anche a casa con la mia famiglia. Siamo molto legati. Lo chiamavano ‘Leone’, perché quando si svegliava vincevamo sempre. Il problema è proprio quel ‘quando’. Con lui bisogna lavorare parecchio. A gennaio 2017 lo Sporting prese Demiral. Io allenavo la squadra B e Leao era il punto di riferimento. Gli dicevo di non mollare, di lavorare sulla fase difensiva e di riguardarsi sempre in video dopo le sedute. A volte lo faceva, altre no. In fondo è fatto così. A Merih, però, dissi subito di mettersi a uomo su Rafa e marcarlo stretto come lui sa fare. Avrebbe imparato solo così. Qualche giorno dopo Leao si lamentò della marcatura aggressiva di Demiral. Mi chiese di giocare insieme a lui, ma gli risposi che lo stavo facendo per la sua carriera".

"Quale ruolo? È un centravanti completo. Deve fare quello. Ne ho parlato anche a Pioli. A gennaio 2020 sono stato 15 giorni a Milano e ho parlato al mister di Rafael. Gli ho detto che è un numero 9 e che lì può fare la differenza. Apre gli spazi, è veloce, dribbla, ha un bel tiro. Con Ibra accanto giocherebbe anche meglio, ma deve svegliarsi. La miglior partita di Leao? Con la Juve in Youth League. Vincemmo 4-1, lui segnò una doppietta e poi si guadagnò un rigore. Una gara da fenomeno. A fine partita i dirigenti bianconeri mi chiesero chi fosse quel ragazzo e quanto valesse. Segnò pure al ritorno, e poi giocò alla grande anche contro il Barça". A fine stagione verrà venduto al Lilla, oggi è il dilemma del Milan. Valorizzarlo o mandarlo via? Il talento c’è, va solo aspettato. E magari fatto giocare da centravanti".

In pratica è sempre stato un lavativo, fin da bimbo. Adesso che ha 22 anni è quasi impossibile cambiare questa mentalità, che addirittura non è stata scalfita nemmeno dalla mega multa da 16 milioni. Questo è senza dubbio il più grande problema di Leao e quello che mi fa dubitare molto fortemente che possa diventare un giocatore importante.
Poi forse è meglio sorvolare sul "ha un bel tiro" :asd:
 
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Chrissonero;2369752 ha scritto:
NON sa giocare spalla alla porta, io a Leao almeno per questa prossima stagione lo farei lavorare per fare l'trequartista.

Certo, come no. Ha la visione di gioco di un cieco con la congiuntivite, non sa neanche come si stoppa il pallone e lo vuoi mettere nel ruolo nevralgico dell'attacco dove devi saper giocare in due tocchi e servire assist a ripetizione?
 

kipstar

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può giocare seconda punta ...o esterno sinistro....ma centroavanti secondo me no...
 

James45

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Z A Z A';2369753 ha scritto:
In pratica è sempre stato un lavativo, fin da bimbo. Adesso che ha 22 anni è quasi impossibile cambiare questa mentalità, che addirittura non è stata scalfita nemmeno dalla mega multa da 16 milioni. Questo è senza dubbio il più grande problema di Leao e quello che mi fa dubitare molto fortemente che possa diventare un giocatore importante.
Poi forse è meglio sorvolare sul "ha un bel tiro" :asd:

Concordo pienamente.
Se non si è "svegliato" in 10 anni, continuerà a dormire.
Poi, ogni tanto, sognerà di giocare e farà quei numeri tanto amati dai suoi estimatori.
Rimettendosi poi a dormire.
 
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Admin;2369740 ha scritto:
Tiago Fernandes, ex allenatore di Leao all Sporting, dà consigli al Milan:"Il Milan non deve privarsene, ha tra le mani un potenziale campione. A patto di usarlo nel ruolo giusto, l’ho detto a Pioli. C’è stato un tempo in cui lo Sporting Lisbona voleva liberarsene. Aveva 15 anni, non era aggressivo, sempre svogliato, così l’avevano depennato dalla squadra per l’anno successivol Lo presi sotto la mia ala, per un paio di mesi non ha visto il campo. ‘Lavora sulla testa e giocherai’, gli dicevo, Uno come Leao non l’ho più visto. L’ho allenato per la prima volta a 12 anni. Era timido, testa bassa, viveva in convitto e parlava poco. Quando andava a scuola si portava il pallone in classe. Per un po’ l’ho ospitato anche a casa con la mia famiglia. Siamo molto legati. Lo chiamavano ‘Leone’, perché quando si svegliava vincevamo sempre. Il problema è proprio quel ‘quando’. Con lui bisogna lavorare parecchio. A gennaio 2017 lo Sporting prese Demiral. Io allenavo la squadra B e Leao era il punto di riferimento. Gli dicevo di non mollare, di lavorare sulla fase difensiva e di riguardarsi sempre in video dopo le sedute. A volte lo faceva, altre no. In fondo è fatto così. A Merih, però, dissi subito di mettersi a uomo su Rafa e marcarlo stretto come lui sa fare. Avrebbe imparato solo così. Qualche giorno dopo Leao si lamentò della marcatura aggressiva di Demiral. Mi chiese di giocare insieme a lui, ma gli risposi che lo stavo facendo per la sua carriera".

"Quale ruolo? È un centravanti completo. Deve fare quello. Ne ho parlato anche a Pioli. A gennaio 2020 sono stato 15 giorni a Milano e ho parlato al mister di Rafael. Gli ho detto che è un numero 9 e che lì può fare la differenza. Apre gli spazi, è veloce, dribbla, ha un bel tiro. Con Ibra accanto giocherebbe anche meglio, ma deve svegliarsi. La miglior partita di Leao? Con la Juve in Youth League. Vincemmo 4-1, lui segnò una doppietta e poi si guadagnò un rigore. Una gara da fenomeno. A fine partita i dirigenti bianconeri mi chiesero chi fosse quel ragazzo e quanto valesse. Segnò pure al ritorno, e poi giocò alla grande anche contro il Barça". A fine stagione verrà venduto al Lilla, oggi è il dilemma del Milan. Valorizzarlo o mandarlo via? Il talento c’è, va solo aspettato. E magari fatto giocare da centravanti".

se fa l'allenatore questo lo possono fare tutti.

leao centravanti...........................................
 

Chrissonero

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Kayl;2369754 ha scritto:
Certo, come no. Ha la visione di gioco di un cieco con la congiuntivite, non sa neanche come si stoppa il pallone e lo vuoi mettere nel ruolo nevralgico dell'attacco dove devi saper giocare in due tocchi e servire assist a ripetizione?

Io non lo vedo cosi limitato tecnicamente anzi secondo me quella è la posizione ideale per sfruttare le sue caratteristiche fisiche.. Poi non sarebbe la prima volta che vediamo un attaccante esterno fare bene in una posizione leggermente più arretrata approfittando quei metri in piu..
 

Djici

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Kayl;2369754 ha scritto:
Certo, come no. Ha la visione di gioco di un cieco con la congiuntivite, non sa neanche come si stoppa il pallone e lo vuoi mettere nel ruolo nevralgico dell'attacco dove devi saper giocare in due tocchi e servire assist a ripetizione?

Il trequartista e un ruolo che può essere interpretato in più modi.
Zidane, Rui Costa, Kakà, Perrotta, Totti, Boateng, Robinho, Calhanoglu... Sono tutti trequartisti. Chi forte, chi scarso. Ma non e questo il punto. Lo facevano con caratteristiche differenti.
 

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