Col rispetto dovuto, ma come si fa a credere al "fato cinico e baro" nel 2019?
La sfiga non c'entra nulla, gli anni nefasti che stiamo trascorrendo sono frutto di scelte scellerate e una gestione indegna del Berlusconi post 2007 per passare da Li e quei due sciagurati di Fassone e Mirabelli.
Un infortunio di questo tipo non vuol dire nulla, anche l'Inter ha avuto le sue grane con Icardi e Nainggolan eppure sono in Champions perchè ci hanno battuto all'andata e al ritorno, visto che noi non siamo scesi in campo in quelle partite.
Il fato ha comunque il suo peso.
Se quel tiro di Kallon all’88esimo dell’euroderby di ritorno del 2003 non avesse incontrato il polpaccio di Abbiati il grande Milan di Ancelotti con ogni probabilità non sarebbe mai nato, perché Carletto sarebbe stato esonerato quasi sicuramente, dopo aver conquistato una sola Coppa Italia a seguito dei faraonici investimenti dell’Estate precedente (ricordo che lo disse lui stesso che senza nè scudetto nè Champions nel 2003 sarebbe stato silurato, dovrei trovare la fonte ma sono certo di averlo letto e che fossero sue parole).
E probabilmente, quindi, avremmo due CL in meno.
Lo stesso dicasi per la Nebbia di Belgrado.
Eravamo i più forti, i più forti del mondo, anzi di sempre (il Milan di Sacchi è riconosciuto come squadra di club più forte di sempre) ma quel giorno imbroccammo una brutta partita e senza quella nebbia provvidenziale (che ci permise di rigiocare e vincere la partita) saremmo andati fuori, e non avremmo vinto nè la CL dell’89 nè quella del ‘90 (visto che a quella del ‘90 partecipammo solo in virtù dell’essere campioni d’Europa - dato che all’epoca partecipavano solo i campioni dei vari campionati nazionali + il campione della scorsa edizione, anche qualora suddetto campione non avesse vinto lo scudetto - ergo senza vincere la CL dell’89 non avremmo potuto partecipare a quella successiva, visto che quell’anno il campionato non lo vincemmo, ergo non avremmo vinto le due CL dell’89 e del ‘90).
E le CL in meno sarebbero quattro. No polpaccio di Christian e no nebbia di Belgrado = storia profondamente diversa per il nostro club.
Quelli sono episodi che non puoi programmare, e che sono vere e proprie sliding doors. Semplicemente accadono, e disegnano il corso degli eventi, diventando la conditio sine qua non della storia come la conosciamo.
Ogni ciclo di ogni squadra è quasi sempre frutto di una particolare concatenazione di eventi, venendo a mancare anche solo uno di essi cambia tutto lo scenario.
Concordo con la tua disamina, ci mancherebbe altro, speriamo che Boban e Maldini riescano a tirarci fuori dal fango.
Non ce la facessero manco loro, saremmo autorizzati a pensare di tutto e di più.
Anche perché più passa il tempo più il significato di che cosa sia il Milan rischia di perdersi e di mutare.
Il rischio, concreto, se le cose non dovessero cambiare in fretta, è quello di abituarsi ad un Milan mediocre, e che ad andare perduto, alla lunga, sia il DNA. L’abitudine a vincere, la consapevolezza arrogante che prima o poi, se indossi quella maglia a strisce verticali rosse e nere, la ruota del calcio tornerà a girare dalla tua parte.
Speriamo bene, quindi. E che Dio, anzi il Diavolo, in questo caso, ce la mandi buona.