Va anche fatta una considerazione. Rispetto agli anni 80 e 90 il calcio è diventato globale (perché lo è diventato il mondo). Un tempo ogni nazione seguiva il suo campionato e lì finiva. Ora invece, in questo nuovo scenario, l'Inghilterra ha un vantaggio culturale e storico che non può essere colmato: la lingua inglese e le ex colonie. È normale che negli USA e in tutto il commonwealth seguano la premier e non la serie a: sono centinaia di milioni di persone. In più l'inglese, lingua universale. Allo stesso mondo l'america latina ha e avrà sempre un'affinità con la Spagna (ma non solo, lo spagnolo è parlato da mezzo miliardo di persone e solo negli USA ci sono 60 milioni di ispanici). E più si va avanti, più il mondo diventa globalizzato e più lo sarà anche il calcio. Una soluzione semplicemente non c'è: l'unica sarebbe inventare la macchina del tempo e conquistare noi mezzo mondo al posto degli inglesi.