Inferno Canto XXX
Così passammo nel giron seguente
tutto lai e grida e gran lamenti.
“Oh vate mio cos’è codesta gente?
Son tutti zozzi mer.da e sofferenti”
“Deh Dante! So’ le pippe! Indegnamente
calcaron de campi. So’ brocchi impenitenti.
Mangiaron molto pane a tradimento,
diedero ai rossoneri gran tormenti,
ciucciaron fior fior d’ingaggiamento
al Milan, facendone un gran scempio.
Or soffrono con grande pentimento.”
“Ma chi son? Chi è costui ad esempio?”
E rivolgetti il dito a un bassottello
che saltellava stanco, l’empio,
su n’incandescente mattonello.
“I son Susin, dal baricentro basso.
Non marcai, stetti fermo e bello.
Strafottommi e sbattendommi il casso.
Fermai li contropiedi, tirai de bolsi tiri,
corricchiavo per lo campo com’a spasso
ossequiato per alcuni effetti a giri.
Or soffro giustamente il mio fardello.”
“Ecco qua che calcio ispiri!”
Disse un furbetto satanello
tirandogli pedate sulle palle.
“E tu chi se’? Oh diavolo monello.”
“So’ Seviglia dalle larghe spalle,
custode so’ de inetti. De li scarti.
Laggiù lo vedi? È Sputazzella.
Che l’diavolo lo incarti!
Là v’è pure Ridarella.
Che mer.dacce!Che infingardi!”
“Oh demone ‘nfocato mi perdoni.
Avete qua Riccardo, fra sti tardi?”
“Questi Dante è ver: so de minchioni,
ma la colpa è solo d’essere brocchi
Devi cercar colui fra li orecchioni
Qui son sol calciatorin farlocchi.”
E il Duca mio:”Su fora dai cojoni!
Andiam di corsa in altro loco Dante!
Lor sono fora ormai dalli maroni
Ma ricorda: l’esser pippa è contagiante.
P.s: Ridarella è Montella e Sputazzella (colui che ha sputato veleno sul nostro club dopo esserne andato) è Bacca. Entrambi furono sia del Siviglia che del Milan. Riccardo è ovviamente Ritardo Rodriguez.