Dobbiamo lavorare in questi termini. Dobbiamo liberarcene a tutti i costi, è un cancro tecnico e per lo spogliatoio.
Soprattutto per lo spogliatoio.
Ma rendetevi conto di come si possono sentire gli altri, a vedere questo coccolato, a fare il brutto e il cattivo tempo, a dettare moduli e tempistiche. Ed essere costretti a stare zitti visto il suo ascendente presso allenatore, società e media.
Immaginatevi gli altri in panchina, a vedere le sue prestazioni oscene e le passeggiate da 3M l'anno mentre c'era da farsi il mazzo per contenere gli avversari sulla fascia.
Immaginatevi un altro giocatore che si smarca inutilmente e prega per il passaggio, mentre questo deve aggiustarsi la palla per fare sempre la solita cosa.
Non mi stupisco se parecchi giocatori sono involuti, o si sono trasformati in schiappe, a forza di giocare insieme a questo qui. Mi domando quanti giocatori abbiamo bruciato o reso inservibili per potergli dare spazio. E' incredibile come l'AC Milan 1899 abbia puntato tutto su di lui. Incredibile come ci abbiamo visto un top-player. Incredibile come abbiamo reputato gli altri stupidi a non considerarlo, per cosa poi, per due cross e una punizione. Eppure era così evidente.
Un abbaglio talmente colossale che, a quanto pare, è servito un Ibrahimovic per cambiare questa situazione.
Mi auguro rimanga un episodio isolato nella storia dell'AC Milan 1899.
Dopo tre panchine il re vuole andarsene. Affronto che un re non può sopportare. Adesso il re è nudo.