Suso:"Il Milan cinese un pasticcio. Ora...".

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Suso, intervistato da Marca, ha parlato del Milan, della vecchia proprietà cinese, di Gattuso e della Spagna. Ecco le dichiarazioni:"Dopo il pasticcio dei cinesi, ora con gli americani si è calmato tutto. Sono entrate nel club leggende come Maldini e Leonardo, gente che conosce il calcio e il club. Consigli da Maldini? Osserva molto e parla poco. La verità è che si impone per quello che è, fa un po’ effetto chiedergli qualcosa. Però ci è sempre molto vicino. A Milano sono tranquillo, la città mi piace. Aspettiamo un bambino con la mia compagna, nascerà tra 4 settimane. Dedica se segno? Sì, ad Alessio, che sarà il suo nome, e alla mia fidanzata. Ne ho segnati due al Sassuolo e mi ha fatto un po’ di rabbia non dedicarli a loro. Però so che era un momento delicato per il club, arrivavamo da tre pareggi di fila. Le differenza tra Gattuso e Luis Enrique? In allenamento e in partita Gattuso è lo stesso che da calciatore: pura passione e intensità. Però fuori è altro, puoi parlare con lui di tutto: come persona è il numero uno. Non cambia molto tra il calcio con Gattuso e Luis Enrique, è abbastanza simile. Anche il Milan vuole tenere il possesso, parto dalla fascia per tagliare verso il centro… Gli stili si assomigliano molto. In Italia il calcio è molto tattico, per i giocatori offensivi è il campionato più difficile. Ho imparato molte cose a livello tattico in Italia".
 

7vinte

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Suso, intervistato da Marca, ha parlato del Milan, della vecchia proprietà cinese, di Gattuso e della Spagna. Ecco le dichiarazioni:"Dopo il pasticcio dei cinesi, ora con gli americani si è calmato tutto. Sono entrate nel club leggende come Maldini e Leonardo, gente che conosce il calcio e il club. Consigli da Maldini? Osserva molto e parla poco. La verità è che si impone per quello che è, fa un po’ effetto chiedergli qualcosa. Però ci è sempre molto vicino. A Milano sono tranquillo, la città mi piace. Aspettiamo un bambino con la mia compagna, nascerà tra 4 settimane. Dedica se segno? Sì, ad Alessio, che sarà il suo nome, e alla mia fidanzata. Ne ho segnati due al Sassuolo e mi ha fatto un po’ di rabbia non dedicarli a loro. Però so che era un momento delicato per il club, arrivavamo da tre pareggi di fila. Le differenza tra Gattuso e Luis Enrique? In allenamento e in partita Gattuso è lo stesso che da calciatore: pura passione e intensità. Però fuori è altro, puoi parlare con lui di tutto: come persona è il numero uno. Non cambia molto tra il calcio con Gattuso e Luis Enrique, è abbastanza simile. Anche il Milan vuole tenere il possesso, parto dalla fascia per tagliare verso il centro… Gli stili si assomigliano molto. In Italia il calcio è molto tattico, per i giocatori offensivi è il campionato più difficile. Ho imparato molte cose a livello tattico in Italia".

Altra lode a Gattuso...
 

Nils

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Suso, intervistato da Marca, ha parlato del Milan, della vecchia proprietà cinese, di Gattuso e della Spagna. Ecco le dichiarazioni:"Dopo il pasticcio dei cinesi, ora con gli americani si è calmato tutto. Sono entrate nel club leggende come Maldini e Leonardo, gente che conosce il calcio e il club. Consigli da Maldini? Osserva molto e parla poco. La verità è che si impone per quello che è, fa un po’ effetto chiedergli qualcosa. Però ci è sempre molto vicino. A Milano sono tranquillo, la città mi piace. Aspettiamo un bambino con la mia compagna, nascerà tra 4 settimane. Dedica se segno? Sì, ad Alessio, che sarà il suo nome, e alla mia fidanzata. Ne ho segnati due al Sassuolo e mi ha fatto un po’ di rabbia non dedicarli a loro. Però so che era un momento delicato per il club, arrivavamo da tre pareggi di fila. Le differenza tra Gattuso e Luis Enrique? In allenamento e in partita Gattuso è lo stesso che da calciatore: pura passione e intensità. Però fuori è altro, puoi parlare con lui di tutto: come persona è il numero uno. Non cambia molto tra il calcio con Gattuso e Luis Enrique, è abbastanza simile. Anche il Milan vuole tenere il possesso, parto dalla fascia per tagliare verso il centro… Gli stili si assomigliano molto. In Italia il calcio è molto tattico, per i giocatori offensivi è il campionato più difficile. Ho imparato molte cose a livello tattico in Italia".

Bene le parole di Suso,
Gattuso per me è un idolo, ma mi scandalizzò il Milan visto a Napoli, l'avrei esonerato subito,
ancora adesso non mi soddisfa affatto come arretra in blocco la squadra in fase di non possesso, fra l'altro non vedo nemmeno particolari benefici nella cosa visto l'alto numero di gol che prendiamo,
però credo anch'io che se Rino, saprà evolversi, potrebbe divenire il nuovo Ancellotti, magari coi consigli di Leo (Maldini temo abbia assorbito l'idea di calcio del suo leggendario papà).
 

LadyRoss

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Suso, intervistato da Marca, ha parlato del Milan, della vecchia proprietà cinese, di Gattuso e della Spagna. Ecco le dichiarazioni:"Dopo il pasticcio dei cinesi, ora con gli americani si è calmato tutto. Sono entrate nel club leggende come Maldini e Leonardo, gente che conosce il calcio e il club. Consigli da Maldini? Osserva molto e parla poco. La verità è che si impone per quello che è, fa un po’ effetto chiedergli qualcosa. Però ci è sempre molto vicino. A Milano sono tranquillo, la città mi piace. Aspettiamo un bambino con la mia compagna, nascerà tra 4 settimane. Dedica se segno? Sì, ad Alessio, che sarà il suo nome, e alla mia fidanzata. Ne ho segnati due al Sassuolo e mi ha fatto un po’ di rabbia non dedicarli a loro. Però so che era un momento delicato per il club, arrivavamo da tre pareggi di fila. Le differenza tra Gattuso e Luis Enrique? In allenamento e in partita Gattuso è lo stesso che da calciatore: pura passione e intensità. Però fuori è altro, puoi parlare con lui di tutto: come persona è il numero uno. Non cambia molto tra il calcio con Gattuso e Luis Enrique, è abbastanza simile. Anche il Milan vuole tenere il possesso, parto dalla fascia per tagliare verso il centro… Gli stili si assomigliano molto. In Italia il calcio è molto tattico, per i giocatori offensivi è il campionato più difficile. Ho imparato molte cose a livello tattico in Italia".

Trovatemi un calciatore che non lo ama.....
 

Willy Wonka

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Sarà stato anche un pasticcio ma mi sembra gli abbiano fatto firmare un ricco rinnovo di contratto.
 

gabri65

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Bene le parole di Suso,
Gattuso per me è un idolo, ma mi scandalizzò il Milan visto a Napoli, l'avrei esonerato subito,
ancora adesso non mi soddisfa affatto come arretra in blocco la squadra in fase di non possesso, fra l'altro non vedo nemmeno particolari benefici nella cosa visto l'alto numero di gol che prendiamo,
però credo anch'io che se Rino, saprà evolversi, potrebbe divenire il nuovo Ancellotti, magari coi consigli di Leo (Maldini temo abbia assorbito l'idea di calcio del suo leggendario papà).

Ti dirò, io non credo che Maldini abbia nel DNA il "catenaccio" come tramandato a partire da Cesare, questo concetto è già uscito altre volte. Però è cosciente che i grandi Milan hanno sempre avuto sempre grandissimi difese. Forse il Milan, almeno da 40 anni a questa parte, è la squadra che ha avuto i più grandi difensori della storia, a partire da Baresi e passando per Tassotti, Maldini stesso, Nesta, etc. Forse non è un caso. Sacchi stesso, osannato per il gioco a prima vista iper-offensivo, dicono dedicasse molto più tempo alla cura della fase difensiva.

Se poi Rino diventa anche la metà di Ancelotti, ben venga perché a tutt'ora Carletto lo reputo forse il migliore che abbiamo mai avuto. E' riuscito a farci arrivare sul tetto del mondo nel 2007 con una squadra di vecchietti, a ben vedere.
 

Nils

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Ti dirò, io non credo che Maldini abbia nel DNA il "catenaccio" come tramandato a partire da Cesare, questo concetto è già uscito altre volte. Però è cosciente che i grandi Milan hanno sempre avuto sempre grandissimi difese. Forse il Milan, almeno da 40 anni a questa parte, è la squadra che ha avuto i più grandi difensori della storia, a partire da Baresi e passando per Tassotti, Maldini stesso, Nesta, etc. Forse non è un caso. Sacchi stesso, osannato per il gioco a prima vista iper-offensivo, dicono dedicasse molto più tempo alla cura della fase difensiva.

Se poi Rino diventa anche la metà di Ancelotti, ben venga perché a tutt'ora Carletto lo reputo forse il migliore che abbiamo mai avuto. E' riuscito a farci arrivare sul tetto del mondo nel 2007 con una squadra di vecchietti, a ben vedere.

Credo che ti sia risposto da solo elencando i difensori che da noi hanno fatto storia, erano dei muri in difesa, ma solo per "colpa" della loro qualità superiore, in realtà Baresi, Tassotti, Maldini, lo stesso Nesta anche se in tono minore, erano tutti difensori moderni portati ad attaccare, potrei anche aggiungere Cafu, Serginho, Oddo, Panucci.
quella storica non era una difesa da prima non prenderle, anzi il gioco partiva da loro, noi tendenzialmente cercavamo solo difensori capaci di attaccare.
 

7vinte

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Ti dirò, io non credo che Maldini abbia nel DNA il "catenaccio" come tramandato a partire da Cesare, questo concetto è già uscito altre volte. Però è cosciente che i grandi Milan hanno sempre avuto sempre grandissimi difese. Forse il Milan, almeno da 40 anni a questa parte, è la squadra che ha avuto i più grandi difensori della storia, a partire da Baresi e passando per Tassotti, Maldini stesso, Nesta, etc. Forse non è un caso. Sacchi stesso, osannato per il gioco a prima vista iper-offensivo, dicono dedicasse molto più tempo alla cura della fase difensiva.

Se poi Rino diventa anche la metà di Ancelotti, ben venga perché a tutt'ora Carletto lo reputo forse il migliore che abbiamo mai avuto. E' riuscito a farci arrivare sul tetto del mondo nel 2007 con una squadra di vecchietti, a ben vedere.

Io sto catenaccio di Rino l'ho visto solo a Napoli
 

gabri65

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Io sto catenaccio di Rino l'ho visto solo a Napoli

Me lo auguro con tutto il cuore che Gattuso non sia un catenacciaro. Parlavo di Maldini e del fatto che è stato detto altre volte (magari non qui da Nils in primis) che ce l'abbia lui come filosofia dei gioco, tramandata dal padre.
 

7vinte

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Me lo auguro con tutto il cuore che Gattuso non sia un catenacciaro. Parlavo di Maldini e del fatto che è stato detto altre volte (magari non qui da Nils in primis) che ce l'abbia lui come filosofia dei gioco, tramandata dal padre.

Ah ok. Io preferisco il bel gioco. Anche di possesso, ma non sterile, alla Guardiola
 

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