Da due anni perculate ovunque ai "tifosi commercialisti" che sui social e sulle trasmissioni si sono permessi di sottolineare la questione mentre i bellissimi, invicibili, fantastici indaisti vincevano rubando, rubando e rubando fuori e dentro il campo.
Poi, come sempre, viene fuori che i numeri non mentono mai.
Peccato che le istituzioni sportive e non, quelle si, mentano eccome, sistematicamente, dalla stessa parte.
E la cosa spaventosa è che questi favori delle istituzioni, da ormai 15 anni, non siano più assegnate ad una squadra in quanto tale, ma ad una squadra alla volta in quanto "beneficiaria" delle prestazioni di un certo individuo in dirigenza, che dovrebbe quantomeno essere chiamato a spiegare le molteplici coincidenze sui cambi netti di potere politico assegnato alle squadre che casualmente si trova a gestire.
Non vado più nel dettaglio perchè so che questa gente ha molti occhi e ha la denuncia facile, ma chi ha orecchie per intendere intenda.