La realtà è che nessuno comprerà a prezzo pieno una società piena di debiti come l'Inter, un effettivo buco nero senza fondo dove solo uno stolto potrebbe buttare dentro un patrimonio per puro sadomasochismo morattiano.
Il Milan che fu messo "in vendita" nel 2015 non aveva costi del genere e non ambiva a nulla nel breve periodo, era una società che doveva essere collocata sul mercato da società finita, non competitiva, in poche parole un brand glorioso e non una società di calcio, l'Inter attuale è in teoria in un periodo storico molto differente perché è una società che si era rialzata e aveva aumentato il fatturato (non raggiungendo però nessun successo vero) col cambio di proprietà che aveva visto nel calcio un mondo dove entrare per fare profitti (alla fine per guadagnare sulla cessione futura e non per stabilizzarsi) e per migliorare la condizione del calcio stesso all'interno del paese, in poche parole Suning ha agito e sta agendo da fondo valorizzatore e chi verrà dopo di loro dovrà ripulire il club e riportarlo a standard più normali in una situazione non più gestibile per via di costi altissimi ma guadagno sostanziale nullo (0 trofei, 0 tifosi), questo in una situazione in cui non puoi nemmeno permetterti di non essere competitivo, come fece il duo dementia senilis nel 2012, per non finire troppo dietro in un calcio diverso, più povero ma con gli stessi debiti finanziari di sempre.
Chi si prenderà la briga? beh ma un fondo, ca va sans dire, ma i fondi vogliono comprare società sul punto di fallire (l'Inter tecnicamente è fallita, in un mondo pandemicofinanziario con gli stadi vuoti come questo lo è) per rivendere ad un prezzo maggiore quindi l'Inter dovrà a tutti i costi vincere qualcosa quest'anno (e forse il prossimo se non parte il fuggi fuggi) o potrebbe finire in un periodo storico agitato in cui sarà molto più difficile trovare strada libera come nel 2017 quando bene o male il Milan stava guadagnandosi "sul campo" la squalifica di 2 anni dopo e le mediocri Roma-Napoli stavano annusando la fine del loro periodo d'oro fatto di Champs easy e calcio champagne.
Volevano imporsi come unica squadra di Milano e vederci ridimensionati a livello Torino o peggio, bastava leggere quello che scrivevano un anno fa quei mentecatti nelle loro fogne, andrà a finire che la situazione si avvererà ma a parti inverse. Anche perché noi, se non faremo boiate da pezzenti sui rinnovi e continueremo a rinforzare gradualmente la squadra, in Italia almeno tra declino della Juve e ridimensionamento praticamente inevitabile dell’Inda nei prossimi anni potremo (non so se già da quest’anno ma dal prossimo sicuro) aprire un ciclo non dico come quello della Juve dei nove scudetti ma almeno come quello dell’Inda post-Calciopoli (senza scudetti di cartone però

). Poi non è detto eh, ma ripeto, tra declino e ricambio generazionale gobbo (ricordo che anche noi dopo nove anni di successi -a differenza loro però anche in Europa, non solo in Italia- nel ‘96 arrivammo a fine ciclo e ci mettemmo sei anni per tornare grandi davvero, e all’epoca eravamo il più grande e ricco club al mondo, e senza pastoie FPF da rispettare, questo per dire che se perfino quel Milan ha patito i cicli e il tempo necessario ad iniziarne un altro a maggior ragione varrà lo stesso per i gobbi, che il primo club al mondo non lo sono manco di striscio) e ridimensionamento indaista, sulla carta abbiamo tutto per comandare almeno in Italia, nei prossimi anni.
Del resto la storia prima o poi si impone sempre, possono esserci dei periodi in cui l’Inda è più forte del Milan, ma sul lungo è e sarà sempre la seconda squadra di Milano e solo un “terzo incomodo” tra Milan e Juve. Del resto è anche logico, parliamo di un club che negli ultimi 48 anni (considerando tutte le finali da quella del 1972/1973 -inclusa- ad oggi) ha giocato lo stesso identico numero di finali di Champions della Samp, e che è arrivato tra le prime quattro in CL (semifinali) la metà delle volte (forse anche meno, visto che sono arrivati in semifinale solo nel 1980/1981 e nel 2002/2003, tutte le altre volte -tranne l’exploit sampdoriano del 2010 in cui arrivarono in finale tra mille aiuti arbitrali specie con Chelsea agli ottavi e Barca in semifinale, finale a lieto fine però a differenza di ciò che avvenne per la Samp nel ‘92- sono stati buttati fuori a calci prima) in cui ci è arrivato il Chelsea nel medesimo periodo, un club del genere è considerato un “top club” solo grazie ai 7 anni di Herrera, perché altrimenti sarebbero considerati quello che sono effettivamente, ossia l’Atletico Madrid d’Italia (e forse sono anche ingeneroso verso i madrileni, che negli ultimi 48 anni in finale ci sono arrivati tre volte, le ultime due perse contro il Real, a differenza dell’unica finale raggiunta dall’Inda, ossia quella del 2010, un’unica finale che è stata alla portata anche della Sampdoria del ‘92). E il ciclo post-Calciopoli sappiamo bene che non sarebbe mai nato se non avessero potuto affondare la Juve, depredarla da alcuni dei giocatori migliori ed evitare la condanna per illecito sportivo commesso da Facchetti (andarono in prescrizione, come poi rivelato da Palazzi, essendo riusciti abilmente ad occultare le intercettazioni nel 2006, altrimenti addio smoking bianchi -come quello messo da Materazzi con tanto di “noi dell’Inter siamo puri”- e addio squadroni, anzi Ibra era già in parola con noi nell’Estate 2006, e se l’Inda fosse stata mandata in B come la Juve come avrebbe meritato, o come minimo penalizzata come noi -e sarebbe stato proprio il minimo, senza occultare le intercettazioni-, Ibra sarebbe certamente venuto da noi e quel ciclo almeno in Italia lo avremmo aperto noi).