Ad oggi in Europa c’è una guerra.
Uno Stato che l’ha iniziata; uno Stato che ha ne invaso un’altro; uno Stato che ha minacciato l’uso delle armi nucleari.
Il resto sono teorie più o meno bislacche o autolesionistiche.
Gli europei sono troppo ricchi e demotivati per fare la guerra a qualcuno e va già bene se si metteranno in condizione di difendersi da attacchi esterni.
E ancora è grottesco che si possa guardare con simpatia o con anche solo con comprensione a paesi guidati da personaggi privi di scrupoli, abituati ad eliminare fisicamente avversari e contraddittori.
Paesi che unendo le forze non stanno creando una interessante alternativa a difesa delle vittime del turbo capitalismo e alla decadenza morale dell’Occidente.
Stanno semplicemente prendendo il nostro sistema, perfezionandolo con l’aggiunta dell’autoritarismo e della limitazione di ricchezza e potere a una stretta ed immutabile cerchia di cleptocrati.
Passi, questi, da noi già tentati 100 anni fa e, grazie a Dio (e al costo di milioni di morti) falliti miseramente.
Dobbiamo sperare che la storia non si ripeta e che i vari autocrati che comandano Russia, Iran, Cina, Corea N., India ecc. finiscano presto e male le loro avventure.
Perché sono questo tipo di figure ad avere bisogno di far la guerra, non importa contro chi, dove e quando: gli è indispensabile un nemico esterno per restare al potere!
Noi europei non siamo poi così inutili.
Abbiamo semplicemente una classe politica ridicola figlia di un rimbambimento generale.
Dobbiamo tornare coi piedi per terra, e organizzarci al più presto per tornare ad essere autonomi e credibili.
Visto che da noi si va a votare e si può eleggere ed essere eletti senza correre il rischio di volare dalla finestra o di beccarsi un brutto raffreddore… dipende solo da noi