Ottobre 2002
Il 1 ottobre 2002 il Milan scende in campo all'Olympiastadion di Monaco contro il Bayern. Sulla carta il Bayern è la più forte del girone, ma le gerarchie sono attualmente ribaltate perché il Milan ha conquistato 6 punti nelle prime due partite con Lens e La Coruna, mentre i bavaresi sono stati sconfitti tra le proprie mura dagli spagnoli e non sono andati oltre in pareggio in terra francese. Un pareggio basterebbe al Milan per mantenere il primo posto, ma una vittoria sarebbe una vera e propria ipoteca sulla vetta del Gruppo G.
Ancelotti si affida ancora a Rivaldo e Inzaghi, sostenuti da Rui Costa, mentre il Bayern si affida in avanti a Pizarro ed Elber. Nel primo tempo sono i tedeschi a fare la partita, ma le conclusioni pericolose per Dida arrivano tutte da fuori area. Il Milan va a riposo ben contento dello 0-0, ma dopo pochi minuti della ripresa ecco che Seedorf trova il triangolo giusto con Rivaldo, taglia fuori la difesa del Bayern e sull'uscita di Kahn appoggia nell'area piccola a Inzaghi, per il quale è un gioco da ragazzi infilare la porta sguarnita. Il Milan è in vantaggio!!
La gioia dura poco più di un giro di lancetta: sanguinoso l'affondo di Salihamidzic sulla destra che si beve Pirlo e pennella un cross per il colpo di testa vincente di Pizarro che vale l'1-1.
Ancelotti cambia Rivaldo per inserire ad Ambrosini, pensando prima di tutto a coprirsi, poi fa uscire Pirlo per Serginho. Il Bayern è padrone del campo, Ballack costringe Dida alla deviazione in corner su un bel tiro dal limite. Ma è il nuovo entrato Serginho a spaccare la partita: servito da tacco di Seedorf, il brasiliano vola come una libellula (ricordate il soprannome di Pellegatti?!) sulla fascia sinistra e crossa per Inzaghi... che prende l'ascensore di testa... ed è GOAL! Il Milan passa, ancora una volta, con SuperPippo. Ed è il goal partita.
Milan in vetta al girone con 9 punti contro i 6 del Deportivo, mentre Lens e Bayern sono fermi a 1 punto.
Questo successo pesante in campo internazionale fa sì che i ragazzi di Ancelotti riprendano il campionato carichi come una molla. La domenica successiva a San Siro il Torino (in piena crisi) è travolto per 6-0. Ancora una volta fantastica l'intesa tra Serginho e Inzaghi (che mette a segno una tripletta). Continua la rincorsa all'Inter dei rossoneri, ma i cugini mantengono la vetta con convincente successo a Piacenza (4-1). Alle loro spalle perde terreno la Juve, bloccata in casa dal sorprendente Como che sfiora il colpaccio: 1-1 con rete dell'ex Pecchia e il pari interno di Zalayeta all'88'.
L'aggancio al vertice tra le milanesi avviene due settimane più tardi, dopo la sosta di metà ottobre: nell'anticipo del sabato Inter e Juventus le provano tutte per superarsi ma finisce in parità, così come è pari la sfida tra Vieri e Del Piero. Alex la sblocca per la Juve su rigore all'89' e sembra fatta, ma il pari dell'Inter arriva al 5' di recupero con Toldo che si porta all'attacco e trova il gol con un tiro però toccato dal compagno Vieri. Il Milan vince a Bergamo (4-1) e appaia l'Inter a 13 punti in 5 partite. Per i rossoneri importante il risveglio di Tomasson, che si sblocca proprio quando è ormai imminente il rientro di Shevchenko.
Prima però c'è la seconda sfida in Champions con il Bayern. Assente Rivaldo, Ancelotti se la gioca con Serginho avanzato da seconda punta vicino a Inzaghi. Ed è una discesa del brasiliano che porta in vantaggio il Milan dopo 11 minuti. Il Bayern è a un passo dall'eliminazione e reagisce con un gran goal di Tarnat. Neanche a dirlo, chi piazza il colpo decisivo è ancora lui, Inzaghi. Il Milan replica così il 2-1 dell'andata e conquista in anticipo il passaggio del turno, oltre alla matematica certezza del primo posto del girone, visto che sono saliti a 6 i punti di vantaggio sul Deportivo, sconfitto in Francia.
Il Milan può così concentrarsi sul campionato e ritrova Sheva nell'anticipo del sabato contro il Chievo Verona. Ancelotti lo schiera subito al fianco di Inzaghi. Il Chievo ha vissuto una vera e propria favola nella stagione precedente. L'emozione della prima avventura europea ha avuto breve durata per i clivensi che hanno pagato l'inesperienza con l'eliminazione al primo turno di UEFA contro la Stella Rossa. In campionato i veronesi sono sempre una mina vagante a causa di risultati altalenanti e hanno già ottenuto uno scalpo importante ai danni della Lazio all'Olimpico (2-3). Alla vigilia il tecnico Del Neri non teme l'esame delle stelle rossonere: "Sono fortissimi, ma ho notato che hanno dei punti deboli." E i punti deboli della macchina, bellissima, ma imperfetta, di Ancelotti, risiedono nei calci piazzati. Una punizione dalla lunga distanza con un traversone che spiove in area e Nesta si fa bruciare da Marazzina per l'1-0 del Chievo. Il Milan prova a reagire, ma il Chievo chiude tutti i varchi (solo un tiro da fuori di Seedorf impegna Lupatelli nei primi 45'). Il secondo tempo si apre con un altro gol di testa dopo una serie di rimpalli in area, questa volta è Oliver Bierhoff che batte Dida facendo valere la legge del gol dell'ex. Il doppio svantaggio scuote il Milan in fase offensiva, con Sheva che accorcia su assist di Pirlo, ma le amnesie della difesa restano ed arriva il terzo gol di testa della partita per i gialloblu, firmato da Cossato. Al 94' la rete di Tomasson non serve ad evitare il primo KO in Serie A.
L'Inter batte il Bologna e tenta la fuga. Alla Juventus basta un gol di Salas per affondare l'Udinese.
Pareggio nel derby tra Lazio e Roma: 2-2, secondo tempo spettacolare con le 4 reti segnate tra il 51' e il 75'.
Il giorno dopo grosso passo avanti della Roma che fa l'impresa al Bernabeu vincendo 0-1 (Totti). Non è ancora tempo di esultare per l'Inter (nonostante il 3-0 al Rosenborg) che dovrà giocare l'ultimo match all'Amsterdam Arena con l'Ajax che ha gli stessi punti dei nerazzurri e il Lione terzo nel girone a -1.
Il 1 ottobre 2002 il Milan scende in campo all'Olympiastadion di Monaco contro il Bayern. Sulla carta il Bayern è la più forte del girone, ma le gerarchie sono attualmente ribaltate perché il Milan ha conquistato 6 punti nelle prime due partite con Lens e La Coruna, mentre i bavaresi sono stati sconfitti tra le proprie mura dagli spagnoli e non sono andati oltre in pareggio in terra francese. Un pareggio basterebbe al Milan per mantenere il primo posto, ma una vittoria sarebbe una vera e propria ipoteca sulla vetta del Gruppo G.
Ancelotti si affida ancora a Rivaldo e Inzaghi, sostenuti da Rui Costa, mentre il Bayern si affida in avanti a Pizarro ed Elber. Nel primo tempo sono i tedeschi a fare la partita, ma le conclusioni pericolose per Dida arrivano tutte da fuori area. Il Milan va a riposo ben contento dello 0-0, ma dopo pochi minuti della ripresa ecco che Seedorf trova il triangolo giusto con Rivaldo, taglia fuori la difesa del Bayern e sull'uscita di Kahn appoggia nell'area piccola a Inzaghi, per il quale è un gioco da ragazzi infilare la porta sguarnita. Il Milan è in vantaggio!!
La gioia dura poco più di un giro di lancetta: sanguinoso l'affondo di Salihamidzic sulla destra che si beve Pirlo e pennella un cross per il colpo di testa vincente di Pizarro che vale l'1-1.
Ancelotti cambia Rivaldo per inserire ad Ambrosini, pensando prima di tutto a coprirsi, poi fa uscire Pirlo per Serginho. Il Bayern è padrone del campo, Ballack costringe Dida alla deviazione in corner su un bel tiro dal limite. Ma è il nuovo entrato Serginho a spaccare la partita: servito da tacco di Seedorf, il brasiliano vola come una libellula (ricordate il soprannome di Pellegatti?!) sulla fascia sinistra e crossa per Inzaghi... che prende l'ascensore di testa... ed è GOAL! Il Milan passa, ancora una volta, con SuperPippo. Ed è il goal partita.
Milan in vetta al girone con 9 punti contro i 6 del Deportivo, mentre Lens e Bayern sono fermi a 1 punto.
Questo successo pesante in campo internazionale fa sì che i ragazzi di Ancelotti riprendano il campionato carichi come una molla. La domenica successiva a San Siro il Torino (in piena crisi) è travolto per 6-0. Ancora una volta fantastica l'intesa tra Serginho e Inzaghi (che mette a segno una tripletta). Continua la rincorsa all'Inter dei rossoneri, ma i cugini mantengono la vetta con convincente successo a Piacenza (4-1). Alle loro spalle perde terreno la Juve, bloccata in casa dal sorprendente Como che sfiora il colpaccio: 1-1 con rete dell'ex Pecchia e il pari interno di Zalayeta all'88'.
L'aggancio al vertice tra le milanesi avviene due settimane più tardi, dopo la sosta di metà ottobre: nell'anticipo del sabato Inter e Juventus le provano tutte per superarsi ma finisce in parità, così come è pari la sfida tra Vieri e Del Piero. Alex la sblocca per la Juve su rigore all'89' e sembra fatta, ma il pari dell'Inter arriva al 5' di recupero con Toldo che si porta all'attacco e trova il gol con un tiro però toccato dal compagno Vieri. Il Milan vince a Bergamo (4-1) e appaia l'Inter a 13 punti in 5 partite. Per i rossoneri importante il risveglio di Tomasson, che si sblocca proprio quando è ormai imminente il rientro di Shevchenko.
Prima però c'è la seconda sfida in Champions con il Bayern. Assente Rivaldo, Ancelotti se la gioca con Serginho avanzato da seconda punta vicino a Inzaghi. Ed è una discesa del brasiliano che porta in vantaggio il Milan dopo 11 minuti. Il Bayern è a un passo dall'eliminazione e reagisce con un gran goal di Tarnat. Neanche a dirlo, chi piazza il colpo decisivo è ancora lui, Inzaghi. Il Milan replica così il 2-1 dell'andata e conquista in anticipo il passaggio del turno, oltre alla matematica certezza del primo posto del girone, visto che sono saliti a 6 i punti di vantaggio sul Deportivo, sconfitto in Francia.
Il Milan può così concentrarsi sul campionato e ritrova Sheva nell'anticipo del sabato contro il Chievo Verona. Ancelotti lo schiera subito al fianco di Inzaghi. Il Chievo ha vissuto una vera e propria favola nella stagione precedente. L'emozione della prima avventura europea ha avuto breve durata per i clivensi che hanno pagato l'inesperienza con l'eliminazione al primo turno di UEFA contro la Stella Rossa. In campionato i veronesi sono sempre una mina vagante a causa di risultati altalenanti e hanno già ottenuto uno scalpo importante ai danni della Lazio all'Olimpico (2-3). Alla vigilia il tecnico Del Neri non teme l'esame delle stelle rossonere: "Sono fortissimi, ma ho notato che hanno dei punti deboli." E i punti deboli della macchina, bellissima, ma imperfetta, di Ancelotti, risiedono nei calci piazzati. Una punizione dalla lunga distanza con un traversone che spiove in area e Nesta si fa bruciare da Marazzina per l'1-0 del Chievo. Il Milan prova a reagire, ma il Chievo chiude tutti i varchi (solo un tiro da fuori di Seedorf impegna Lupatelli nei primi 45'). Il secondo tempo si apre con un altro gol di testa dopo una serie di rimpalli in area, questa volta è Oliver Bierhoff che batte Dida facendo valere la legge del gol dell'ex. Il doppio svantaggio scuote il Milan in fase offensiva, con Sheva che accorcia su assist di Pirlo, ma le amnesie della difesa restano ed arriva il terzo gol di testa della partita per i gialloblu, firmato da Cossato. Al 94' la rete di Tomasson non serve ad evitare il primo KO in Serie A.
L'Inter batte il Bologna e tenta la fuga. Alla Juventus basta un gol di Salas per affondare l'Udinese.
Pareggio nel derby tra Lazio e Roma: 2-2, secondo tempo spettacolare con le 4 reti segnate tra il 51' e il 75'.
CLASSIFICA SERIE A DOPO 6 GIORNATE
16 INTER
13 MILAN
12 JUVENTUS
11 LAZIO
11 BOLOGNA
10 ROMA
10 EMPOLI
29 ottobre: il Milan in formazione largamente rimaneggiata viene sconfitto 2-1 a Lens. Un risultato che sentenzia l'eliminazione del Bayern Monaco dalle coppe europee (irraggiungibile per i bavaresi anche il terzo posto che varrebbe la retrocessione in UEFA). La Juventus annienta il Feyenoord ed è la seconda italiana a conquistarsi la qualificazione matematica al secondo turno. 16 INTER
13 MILAN
12 JUVENTUS
11 LAZIO
11 BOLOGNA
10 ROMA
10 EMPOLI
Il giorno dopo grosso passo avanti della Roma che fa l'impresa al Bernabeu vincendo 0-1 (Totti). Non è ancora tempo di esultare per l'Inter (nonostante il 3-0 al Rosenborg) che dovrà giocare l'ultimo match all'Amsterdam Arena con l'Ajax che ha gli stessi punti dei nerazzurri e il Lione terzo nel girone a -1.