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Può piacere o meno, essere condivisibile o meno, ma il mio pensiero è che Pioli non sempre ha saputo valorizzare quanto ha avuto tra le mani. Eccede in determinati dogmi tattici, subordinando l'aspetto tecnico allo schema, al vincolo tattico, anzichè cercare di adottare moduli e modo di giocare alle caratteristiche di determinati giocatori.Un conto è il non piacere, altro conto sono gli insulti, i dileggi e il continuo sminuire i risultati ottenuti. Al massimo quelli meno obiettivi sminuiscono i successi degli altri, ma quelli della propria squadra mai.
Io, che quando esonerammo Giampaolo avrei preferito n-mila volte Spalletti a Pioli, non dimentico dove eravamo e dove siamo. Se dopo quell’Atalanta- Milan 5 a 0 mi avessero detto “tranquillo, fra due anni vincerai lo scudetto e fra tre anni giocherei una semifinale di CL” avrei chiamato la neuro.
Se la squadra è in formissima, le cose funzionano, ma quando il rendimento di taluni elementi cala appena non è in grado di proporre qualcosa di diverso rispetto al solito canovaccio trito e ritrito di calcio improntato alla verticalità. Ha deciso a priori che certi elementi siano bidoni, è un allenatore che da mio punto di vista presenta dei limiti piuttosto evidenti.