Però il tenore dei messaggi è maturo, non è che stiamo chiedendo la testa di Pioli o speriamo in Spalletti
Il credito di cui gode è enorme, ma non c'è nulla di male nel dire o almeno sospettare che ieri l'abbia fatta fuori dal vaso, un po' come quando abusò di Krunic sulla trequarti. La percentuale è schiacciante.
E sono dubbi arrivati da quasi tutti noi tifosi anche nel prepartita, dubbi che poi il campo ha confermato e reso critiche costruttive.
Se poi Meitè è stato preso come vice Hakan, se Diaz è stato definitivamente bocciato perché non può giocare a certi livelli (io mi sentirei malissimo al posto suo) e se Mandzukic è qui per lanciare palla alta e scavalcare il nostro gioco a palla bassa, allora abbiamo sì un problema.
Ma Pioli non è fesso, semplicemente è un uomo con le proprie paure ed ha pensato in piccolo rievocando il 5-0, andando in over-coaching e quindi cercando soluzioni cervellotiche fuori dal proprio spartito.
Ma non è quel tipo di allenatore ed il Milan non è quel tipo di squadra che deve avere il terrore di Djimsiti, Romero, De Roon, Hateboer e Pessina. Ora lo sa anche lui.