Stadio: comitati furibondi:"Pronte azioni legali".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
239,103
Reaction score
43,915
Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente
 
Registrato
8 Ottobre 2018
Messaggi
44,097
Reaction score
14,301
Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente

1400 firme ahahahahahahahahah.
al giorno d'oggi c'è troppa democrazia e libertà.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,662
Reaction score
36,681
Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente
Un paese destinato all'estinzione.

Manca solo la congrega dei castori e la santa alleanza dei cinghiali che bloccano i lavori.
 
Registrato
12 Dicembre 2014
Messaggi
10,555
Reaction score
5,758
Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente
Poteva uscire su tanti giornali eppure esce su Tuttosport.
 

Djici

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
30,362
Reaction score
10,144
Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente
Incredibile come non capiscono nulla.
Lo stadio o lo si fa nuovo a San Siro o lo si fa a Sesto. Non ci sono alternative.
E se si fa a Sesto allora rimane lì con 4 concerti a l'anno e senza gli introiti del affitto delle squadre. Insomma un buco nero nei conti della città.

Questi vogliono imporre quello che dobbiamo fare. Noi San Siro, NON LO RINNOVIAMO.
 
Registrato
8 Ottobre 2018
Messaggi
44,097
Reaction score
14,301
Incredibile come non capiscono nulla.
Lo stadio o lo si fa nuovo a San Siro o lo si fa a Sesto. Non ci sono alternative.
E se si fa a Sesto allora rimane lì con 4 concerti a l'anno e senza gli introiti del affitto delle squadre. Insomma un buco nero nei conti della città.

Questi vogliono imporre quello che dobbiamo fare. Noi San Siro, NON LO RINNOVIAMO.
preferiscono gli spacciatori sotto casa...
 

Djici

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
30,362
Reaction score
10,144
preferiscono gli spacciatori sotto casa...
Ci sta se vuoi trovare merce senza spostarti troppo ?.
Ci potrebbe anche stare.
La cosa che invece non concepisco e la voglia di imporre quello che vogliono loro a 2 club.
Fanno ricerche per dimostrare che si potrebbe rinnovare... Ma se non vogliamo cosa perdono tempo? Credono che Milan e Inter si diranno "non ci avevamo pensato, grazie per l'idea!"

Io rimango basito.
 

Zenos

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
27,698
Reaction score
17,198
Il comitato gobbo non ci permetterà mai di avere uno stadio di proprietà a Milano.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Incredibile come non capiscono nulla.
Lo stadio o lo si fa nuovo a San Siro o lo si fa a Sesto. Non ci sono alternative.
E se si fa a Sesto allora rimane lì con 4 concerti a l'anno e senza gli introiti del affitto delle squadre. Insomma un buco nero nei conti della città.

Questi vogliono imporre quello che dobbiamo fare. Noi San Siro, NON LO RINNOVIAMO.
Questi vogliono solo che non si faccia una riqualificazione dell'area di SanSiro che spazzerebbe via le case popolari in quell'area costringendo chi vi abita legalmente a trasferirsi nelle nuove case popolari in periferia e chi vi abita illegalmente ad uscirne punto.
Inutile girarci intorno, la questione è solamente questa per i comitati.
Vogliono che quel quartiere-fogna resti il loro quartiere-fogna.
 
Alto