Sprofondo Milan. Ritorno al passato. CL a rischio e allarme.

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I quotidiani in edicola sul pesante KO rimediato dal Milan contro la Lazio

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: il Milan campione non c'è. La Lazio ne fa quattro a Pioli. E' uno sprofondo rossonero. Il Milan resta a -12 dal Napoli. E ora è allarme anche in vista della Champions. Squadra lunga e con interpreti fuori forma: la creatura tricolore di Pioli è sparita. Serviva un difensore centrale di livello e Tatarusanu non può bastare...Uno schianto storico: 4-0. E potevano essere di più. Qualcosa di pa- ragonabile al 5-0 con l’Atalanta del dicembre 2019, che innescò uno tsunami d’orgoglio che portò allo scudetto. E’ come se Stefano Pioli fosse tornato al punto di partenza. Con Kjaer reduce da un infortunio grave, con Kalulu e Tomori bravissimi lo scorso anno, ma alla prima esperienza da titolari, era chiaro che servisse un difensore di spessore internazionale, già fatto e finito. Ed era chiaro che Tatarusanu non può bastare a una squadra dalle ambizioni del Milan. Ma le responsabilità di Maldini e Massara sfumano in quelle di una proprietà che ha frenato il progetto di crescita, al di là dei vincoli di spesa. A dispetto della crisi e dell’emergenza atletica, Pioli non ha voluto cambiare copione e rafforzare la mediana. Ha confermato la leggerezza di Diaz e Messias. Forse un messaggio di coraggio, ma così ha mandato al massacro una squadra debole e indifesa.

Corriere della Sera: Milan in caduta libera. Partita dominata dalla Lazio. Il Napoli vola a +12. Pioli non trova rimedi nè alternative. Il Napoli è lontano 12 punti, ma la verità è che da qui in poi il Milan farà bene a guardarsi le spalle, perché continuando così il posto Champions rischia di diventare un miraggio. Cinque squadre in tre punti, dai 38 dei rossoneri secondi ai 35 dell’Atalanta sesta: la corsa ai milioni dell’Europa sarà tostissima. Una cosa è certa: così il Milan rischia. Gruppo scollato, scelte sbagliate, zero idee, errori inspiegabili: dov’è finita la squadra scudettata che proprio qui, il 24 aprile scorso, riuscì a ribaltare la Lazio e conquistare in rimonta tre punti decisivi per lo scudetto? Svanita. Pare sull’orlo di una crisi di nervi, il Diavolo. La difesa ora è un caso e non può essere colpa sempre e solo di Tatarusanu se i gol a carico sono già 24, quando l’anno scorso furono 31 in tutto. Un dato che la dice lunga, ma che non spiega tutto. Non subiva almeno quattro gol senza segnare dallo 0-5 con l’Atalanta del 22 dicembre 2019. Dopo quel giorno, questa è l’ora più buia

Tuttosport in edicola: c'era una volta il Milan. La Lazio banchetta sui resti della squadra di Pioli. Dopo la sconfitta di Riad questa è sicuramente la più mortificante. Il Milan scivola a -12 dal Napoli ed ora è in lotta per un posto in CL. Una spiegazione va trovata. Questo gruppo non può essere imbrocchito tutto insieme. Troppi protagonisti della passata stagione appaiono eccessivamente fuori fase, e siamo solamente alla fine dell'andata. Pioli, in tutto questo, non riesce a dare quel qualcosa in più che aveva immesso nel Milan. Con l'aggravante di non possedere alternative in canna.


Repubblica: povero Diavolo. Lazio scatenata. Milan senza benzina a -12 dalla capolista a metà campionato. E' un distacco record. La crisi del Milan è un pozzo senza fondo. Al suo gennaio nero ha aggiunto in casa di una Lazio spietata e affilatissima la terza batosta in 6 partite. È stata anche la terza in 13 giorni e la più umiliante, con gli avversari pronti a infilarsi nell’area mal protetta, a irridere una difesa poco più che nominale e a fare torello nel finale. Il 4-0 è un risultato esatto. Dopo le disfatte di Coppa Italia col Torino e di Supercoppa con l’Inter, i campioni d’Italia hanno smarrito l’ultimo appiglio, l’imbattibilità (durava da 6 turni) in campionato.
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Corriere della Sera: Milan in caduta libera. Partita dominata dalla Lazio. Il Napoli vola a +12. Pioli non trova rimedi nè alternative. Il Napoli è lontano 12 punti, ma la verità è che da qui in poi il Milan farà bene a guardarsi le spalle, perché continuando così il posto Champions rischia di diventare un miraggio. Cinque squadre in tre punti, dai 38 dei rossoneri secondi ai 35 dell’Atalanta sesta: la corsa ai milioni dell’Europa sarà tostissima. Una cosa è certa: così il Milan rischia. Gruppo scollato, scelte sbagliate, zero idee, errori inspiegabili: dov’è finita la squadra scudettata che proprio qui, il 24 aprile scorso, riuscì a ribaltare la Lazio e conquistare in rimonta tre punti decisivi per lo scudetto? Svanita. Pare sull’orlo di una crisi di nervi, il Diavolo. La difesa ora è un caso e non può essere colpa sempre e solo di Tatarusanu se i gol a carico sono già 24, quando l’anno scorso furono 31 in tutto. Un dato che la dice lunga, ma che non spiega tutto. Non subiva almeno quattro gol senza segnare dallo 0-5 con l’Atalanta del 22 dicembre 2019. Dopo quel giorno, questa è l’ora più buia

Tuttosport in edicola: c'era una volta il Milan. La Lazio banchetta sui resti della squadra di Pioli. Dopo la sconfitta di Riad questa è sicuramente la più mortificante. Il Milan scivola a -12 dal Napoli ed ora è in lotta per un posto in CL. Una spiegazione va trovata. Questo gruppo non può essere imbrocchito tutto insieme. Troppi protagonisti della passata stagione appaiono eccessivamente fuori fase, e siamo solamente alla fine dell'andata. Pioli, in tutto questo, non riesce a dare quel qualcosa in più che aveva immesso nel Milan. Con l'aggravante di non possedere alternative in canna.


Repubblica: povero Diavolo. Lazio scatenata. Milan senza benzina a -12 dalla capolista a metà campionato. E' un distacco record. La crisi del Milan è un pozzo senza fondo. Al suo gennaio nero ha aggiunto in casa di una Lazio spietata e affilatissima la terza batosta in 6 partite. È stata anche la terza in 13 giorni e la più umiliante, con gli avversari pronti a infilarsi nell’area mal protetta, a irridere una difesa poco più che nominale e a fare torello nel finale. Il 4-0 è un risultato esatto. Dopo le disfatte di Coppa Italia col Torino e di Supercoppa con l’Inter, i campioni d’Italia hanno smarrito l’ultimo appiglio, l’imbattibilità (durava da 6 turni) in campionato.
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Tuttosport in edicola: c'era una volta il Milan. La Lazio banchetta sui resti della squadra di Pioli. Dopo la sconfitta di Riad questa è sicuramente la più mortificante. Il Milan scivola a -12 dal Napoli ed ora è in lotta per un posto in CL. Una spiegazione va trovata. Questo gruppo non può essere imbrocchito tutto insieme. Troppi protagonisti della passata stagione appaiono eccessivamente fuori fase, e siamo solamente alla fine dell'andata. Pioli, in tutto questo, non riesce a dare quel qualcosa in più che aveva immesso nel Milan. Con l'aggravante di non possedere alternative in canna.


Repubblica: povero Diavolo. Lazio scatenata. Milan senza benzina a -12 dalla capolista a metà campionato. E' un distacco record. La crisi del Milan è un pozzo senza fondo. Al suo gennaio nero ha aggiunto in casa di una Lazio spietata e affilatissima la terza batosta in 6 partite. È stata anche la terza in 13 giorni e la più umiliante, con gli avversari pronti a infilarsi nell’area mal protetta, a irridere una difesa poco più che nominale e a fare torello nel finale. Il 4-0 è un risultato esatto. Dopo le disfatte di Coppa Italia col Torino e di Supercoppa con l’Inter, i campioni d’Italia hanno smarrito l’ultimo appiglio, l’imbattibilità (durava da 6 turni) in campionato.

Sono stronzio se da una parte in cuor mio spero proprio di non rientrare tra le prime 4?
Non per altro, ma come abbiamo visto anche ieri sera con la questione "scudetto vintoh" tirata in ballo per proteggersi dalle accuse, userebbero il 4° posto per dire: "visto, abbiamo avuto ragione noi, questa è la strada giusta per aprire un ciclo vincente.....tra 30 anni".

Sarebbe un disastro.
Poi la proprietà pezzente non si merita nemmeno i 40 milioni della CL.
 

Marilson

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Corriere della Sera: Milan in caduta libera. Partita dominata dalla Lazio. Il Napoli vola a +12. Pioli non trova rimedi nè alternative. Il Napoli è lontano 12 punti, ma la verità è che da qui in poi il Milan farà bene a guardarsi le spalle, perché continuando così il posto Champions rischia di diventare un miraggio. Cinque squadre in tre punti, dai 38 dei rossoneri secondi ai 35 dell’Atalanta sesta: la corsa ai milioni dell’Europa sarà tostissima. Una cosa è certa: così il Milan rischia. Gruppo scollato, scelte sbagliate, zero idee, errori inspiegabili: dov’è finita la squadra scudettata che proprio qui, il 24 aprile scorso, riuscì a ribaltare la Lazio e conquistare in rimonta tre punti decisivi per lo scudetto? Svanita. Pare sull’orlo di una crisi di nervi, il Diavolo. La difesa ora è un caso e non può essere colpa sempre e solo di Tatarusanu se i gol a carico sono già 24, quando l’anno scorso furono 31 in tutto. Un dato che la dice lunga, ma che non spiega tutto. Non subiva almeno quattro gol senza segnare dallo 0-5 con l’Atalanta del 22 dicembre 2019. Dopo quel giorno, questa è l’ora più buia

Tuttosport in edicola: c'era una volta il Milan. La Lazio banchetta sui resti della squadra di Pioli. Dopo la sconfitta di Riad questa è sicuramente la più mortificante. Il Milan scivola a -12 dal Napoli ed ora è in lotta per un posto in CL. Una spiegazione va trovata. Questo gruppo non può essere imbrocchito tutto insieme. Troppi protagonisti della passata stagione appaiono eccessivamente fuori fase, e siamo solamente alla fine dell'andata. Pioli, in tutto questo, non riesce a dare quel qualcosa in più che aveva immesso nel Milan. Con l'aggravante di non possedere alternative in canna.


Repubblica: povero Diavolo. Lazio scatenata. Milan senza benzina a -12 dalla capolista a metà campionato. E' un distacco record. La crisi del Milan è un pozzo senza fondo. Al suo gennaio nero ha aggiunto in casa di una Lazio spietata e affilatissima la terza batosta in 6 partite. È stata anche la terza in 13 giorni e la più umiliante, con gli avversari pronti a infilarsi nell’area mal protetta, a irridere una difesa poco più che nominale e a fare torello nel finale. Il 4-0 è un risultato esatto. Dopo le disfatte di Coppa Italia col Torino e di Supercoppa con l’Inter, i campioni d’Italia hanno smarrito l’ultimo appiglio, l’imbattibilità (durava da 6 turni) in campionato.

l'involuzione e' netta, totale, a tutto tondo. Benvenuti nel 2019
 

bmb

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Tuttosport in edicola: c'era una volta il Milan. La Lazio banchetta sui resti della squadra di Pioli. Dopo la sconfitta di Riad questa è sicuramente la più mortificante. Il Milan scivola a -12 dal Napoli ed ora è in lotta per un posto in CL. Una spiegazione va trovata. Questo gruppo non può essere imbrocchito tutto insieme. Troppi protagonisti della passata stagione appaiono eccessivamente fuori fase, e siamo solamente alla fine dell'andata. Pioli, in tutto questo, non riesce a dare quel qualcosa in più che aveva immesso nel Milan. Con l'aggravante di non possedere alternative in canna.


Repubblica: povero Diavolo. Lazio scatenata. Milan senza benzina a -12 dalla capolista a metà campionato. E' un distacco record. La crisi del Milan è un pozzo senza fondo. Al suo gennaio nero ha aggiunto in casa di una Lazio spietata e affilatissima la terza batosta in 6 partite. È stata anche la terza in 13 giorni e la più umiliante, con gli avversari pronti a infilarsi nell’area mal protetta, a irridere una difesa poco più che nominale e a fare torello nel finale. Il 4-0 è un risultato esatto. Dopo le disfatte di Coppa Italia col Torino e di Supercoppa con l’Inter, i campioni d’Italia hanno smarrito l’ultimo appiglio, l’imbattibilità (durava da 6 turni) in campionato.
Colpa nostra che permettiamo alla carta straccia di pugnalarci.

Per la Champions ci sono 19 partite, c'è da rimboccarsi le maniche ma sinceramente non c'è nessuna squadra, di quelle in corsa, più forte di noi.

Serve diventare umili e fare come la Juve di Allegri, mettersi dietro e non prendere gol per 6-7 partite.
 
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Colpa nostra che permettiamo alla carta straccia di pugnalarci.

Per la Champions ci sono 19 partite, c'è da rimboccarsi le maniche ma sinceramente non c'è nessuna squadra, di quelle in corsa, più forte di noi.

Serve diventare umili e fare come la Juve di Allegri, mettersi dietro e non prendere gol per 6-7 partite.
Si ma il mister è il primo che deve diventarlo. È chiaro che questo suo perseverare con quel centrocampo a 2 o col trequartista leggero sia un segno non di coraggio, ma di arroganza e cocciutaggine.
 

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Si ma il mister è il primo che deve diventarlo. È chiaro che questo suo perseverare con quel centrocampo a 2 o col trequartista leggero sia un segno non di coraggio, ma di arroganza e cocciutaggine.
Se per tre partite consecutive vai sotto di 2 gol alla mezz'ora non è un problema di uomini però.
 
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Se per tre partite consecutive vai sotto di 2 gol alla mezz'ora non è un problema di uomini però.
Non ci siamo più con la testa, ma non puoi presentarti con la fotocopia della supercoppa dai. Stiamo prendendo sberle da Lecce e i campanelli arrivavano già da prima. Se continui così ti schianti.
Cerchiamo di dare un minimo di equilibrio dietro, di dare un minimo di sicurezza.
Io contro la Juventus ricordo una partita perfetta a livello di equilibrio. Certo avevamo un'altra testa e soprattutto un'altra intensità, ma la copertura a 3 ci ha permesso di respirare in un momento in cui, seppur positivo, già cominciavamo a prendere dei gol.
Ci vuole umiltà sicuramente, ma anche compattezza, sia di spogliatoio e sia tattica.
 

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Non ci siamo più con la testa, ma non puoi presentarti con la fotocopia della supercoppa dai. Stiamo prendendo sberle da Lecce e i campanelli arrivavano già da prima. Se continui così ti schianti.
Cerchiamo di dare un minimo di equilibrio dietro, di dare un minimo di sicurezza.
Io contro la Juventus ricordo una partita perfetta a livello di equilibrio. Certo avevamo un'altra testa e soprattutto un'altra intensità, ma la copertura a 3 ci ha permesso di respirare in un momento in cui, seppur positivo, già cominciavamo a prendere dei gol.
Ci vuole umiltà sicuramente, ma anche compattezza, sia di spogliatoio e sia tattica.
Guarda, quando lo scorso anno abbiamo iniziato a giocare con Kessie o Krunic al posto di Diaz siamo diventati quasi impenetrabili. Se le partite rimangono 0 a 0 prima o poi le sblocchi. Ma se al 5' sei già lungo 50 metri ti segna pure la Cremonese in questo momento.
 

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Corriere della Sera: Milan in caduta libera. Partita dominata dalla Lazio. Il Napoli vola a +12. Pioli non trova rimedi nè alternative. Il Napoli è lontano 12 punti, ma la verità è che da qui in poi il Milan farà bene a guardarsi le spalle, perché continuando così il posto Champions rischia di diventare un miraggio. Cinque squadre in tre punti, dai 38 dei rossoneri secondi ai 35 dell’Atalanta sesta: la corsa ai milioni dell’Europa sarà tostissima. Una cosa è certa: così il Milan rischia. Gruppo scollato, scelte sbagliate, zero idee, errori inspiegabili: dov’è finita la squadra scudettata che proprio qui, il 24 aprile scorso, riuscì a ribaltare la Lazio e conquistare in rimonta tre punti decisivi per lo scudetto? Svanita. Pare sull’orlo di una crisi di nervi, il Diavolo. La difesa ora è un caso e non può essere colpa sempre e solo di Tatarusanu se i gol a carico sono già 24, quando l’anno scorso furono 31 in tutto. Un dato che la dice lunga, ma che non spiega tutto. Non subiva almeno quattro gol senza segnare dallo 0-5 con l’Atalanta del 22 dicembre 2019. Dopo quel giorno, questa è l’ora più buia

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