Sole24Ore controcorrente: tanti dubbi sul'affare Bee-Berlusconi.

Albijol

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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:

1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.

2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.

3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?

4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?

5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.

Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.

Finalmente un articolo serio, ci sono troppe cose che non tornano in questa facenda, io sono preoccupato.
 

Il Re dell'Est

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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:

1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.

2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.

3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?

4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?

5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.

Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.

Concordo con chi sostiene che dall'articolo traspari una discreta dose di acidità nei confronti di Berlusconi.
A molti fa rabbia vedere un vecchietto ridotto ai servizi sociali riuscire a compiere ancora simili affari. Ma veniamo ai 5 punti:

1) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: accordi parasociali, e il comunicato lo lasciava intendere. Mi pare ovvio che all'atto della stipula di un preliminare che riguarda un affare da un miliardo, non si rivelino troppi dettagli fino al momento delle firme finali.

2) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: put and call nel corso degli anni avvenire. E non sono tenuti a rivelarlo pubblicamente solo per far contenti i giornalisti o i tifosi. Inoltre se la Juventus al top vale più o meno come noi (parlo del valore complessivo, non soltanto del brand) è legittimo che il Milan in prospettiva valga molto di più.

3) Dubbio legittimo (finalmente), ma credo che negli accordi ci siano patti e clausole di salvaguardia tali da metterci al riparo da ogni più nefasta previsione. La quotazione in borsa è un rischio, ma se ne occuperebbe una persona che non solo conosce bene quei mercati ma che è conosciuta a sua volta in quei posti.

4) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: Fininvest farà una plusvalenza e poi girerà parte di quei soldi al Milan per il debito e per il mercato.

5) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: i soldi provengono da ADS Securities e CITIC. Operazione tutta a debito? Probabile, ma il debito non graverà sul bilancio del Milan e sarà un rischio che hanno deciso di accollarsi gli istituti bancari evidentemente attratti dagli sviluppi che possiamo avere in quei mercati. E le banche solitamente non buttano soldi, anzi, quindi per forza di cose hanno sufficienti garanzie o convinzioni che i 10€ che mettono oggi, tra qualche anno diventeranno 100€. Dubito che dietro le banche ci siano imprenditori misteriosi.

L'osservazione sull'onorevole Ronzulli, invece, è una battuta bella e buona che rafforza la convinzione di chi pensa che l'articolo trasudi di invidia nei confronti di Berlusconi per un affare decisamente clamoroso. Berlusconi per vendere il Milan non si è rivolto ad una infermiera ma a delle banche e studi legali specializzati. Licia Ronzulli è stata semplicemente il "ponte" tra le due parti, una persona che gode della fiducia del venditore e del compratore. E che quindi ha agevolato i colloqui e le trattative.
 
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franck3211

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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:

1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.

2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.

3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?

4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?

5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.

Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.
Troppo entusiamo iniziale e adesso tutti con troppi timori..mah. Sono curioso di sentire il pensiero di [MENTION=1993]kollaps[/MENTION] e del [MENTION=931]Il Re dell'Est[/MENTION]
 

Jack14

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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:

1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.

2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.

3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?

4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?

5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.

Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.

Ma non è detto che l'articola debba avere necessariamente un accezione negativa. Ricordiamoci che il Milan non è una società quotata, quindi i particolari dell'operazione non devono essere necessariamente divulgati.

Le 8 settimane indicate è un periodo massimo che si ritiene idoneo per ratificare l'accordo e definire e limare gli ultimi dettagli, non mi sembra comunque un problema. Se Bee spende 480M per avere il 48% (ma forse avrà già definito accordi per il controllo futuro, come possiamo noi saperlo?) avrà certamente un suo tornaconto, che non può che essere quello di migliorare la situazione finanziaria (e di pari passo quella sportiva) del Milan, mi sembra ovvio. La quotazione non centra con la Champions League e i conti, se è per questo allora dovrebbero quotarsi solamente colossi finanziari ma questo non succede. Ad esempio abbiamo quotate società che hanno ottimi business plan per il futuro e ricercano finanziamenti sul mefcato per poterli portare avanti. Poi certamente c'è anche il blasone di una società e credo che il milan (real madrid a parte e forse barcellona) non abbia eguali. Il confronto ocn la Juve non è proponibile, il Milan è una società con un forte brand internazionale, la Juve è conosciuta per lo più in Italia.
Realmente da dove provengono i soldi lo sapranno solamente Bee e Berlusconi ma ripeto, non essendo società quotata, non dobbiamo per il momento dare specifiche.
 

Super_Lollo

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Mamma mia che ROSICATA da parte del Sole.. mamma mia... che la smettano altrimenti ci vuole un camion di Maalox
 

Davidinho22

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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:

1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.

2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.

3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?

4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?

5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.

Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.

sono domande legittime ma soprattutto per il punto 5 io sono convinto, e penso che sia anche giusto, che Berlusconi&Co. sappiano benissimo da dove vengono e da dove verranno i soldi, non è che uno si presenta e dice di avere soldi e tutto si fa bello.
 

carlocarlo

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Concordo con chi sostiene che dall'articolo traspari una discreta dose di acidità nei confronti di Berlusconi.
A molti fa rabbia vedere un vecchietto ridotto ai servizi sociali riuscire a compiere ancora simili affari. Ma veniamo ai 5 punti:

1) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: accordi parasociali, e il comunicato lo lasciava intendere. Mi pare ovvio che all'atto della stipula di un preliminare che riguarda un affare da un miliardo, non si rivelino troppi dettagli fino al momento delle firme finali.

2) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: put and call nel corso degli anni avvenire. E non sono tenuti a rivelarlo pubblicamente solo per far contenti i giornalisti o i tifosi. Inoltre se la Juventus al top vale più o meno come noi (parlo del valore complessivo, non soltanto del brand) è legittimo che il Milan in prospettiva valga molto di più.

3) Dubbio legittimo (finalmente), ma credo che negli accordi ci siano patti e clausole di salvaguardia tali da metterci al riparo da ogni più nefasta previsione. La quotazione in borsa è un rischio, ma se ne occuperebbe una persona che non solo conosce bene quei mercati ma che è conosciuta a sua volta in quei posti.

4) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: Fininvest farà una plusvalenza e poi girerà parte di quei soldi al Milan per il debito e per il mercato.

5) Lui si fa la domanda, lui si da la risposta: i soldi provengono da ADS Securities e CITIC. Operazione tutta a debito? Probabile, ma il debito non graverà sul bilancio del Milan e sarà un rischio che hanno deciso di accollarsi gli istituti bancari evidentemente attratti dagli sviluppi che possiamo avere in quei mercati. E le banche solitamente non buttano soldi, anzi, quindi per forza di cose hanno sufficienti garanzie o convinzioni che i 10€ che mettono oggi, tra qualche anno diventeranno 100€. Dubito che dietro le banche ci siano imprenditori misteriosi.

L'osservazione sull'onorevole Ronzulli, invece, è una battuta bella e buona che rafforza la convinzione di chi pensa che l'articolo trasudi di invidia nei confronti di Berlusconi per un affare decisamente clamoroso. Berlusconi per vendere il Milan non si è rivolto ad una infermiera ma a delle banche e studi legali specializzati. Licia Ronzulli è stata semplicemente il "ponte" tra le due parti, una persona che gode della fiducia del venditore e del compratore. E che quindi ha agevolato i colloqui e le trattative.

sono praticamente d'accordo su tutto.
vi aggiungo un piccolo spunto di riflessione. avete mai comprato casa? dal preliminare al rogito passano quasi sempre almeno 20 giorni. non mi sembrano 8 settimane un tempo molto elevato
 
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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:

1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.

2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.

3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?

4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?

5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.

Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.

Ma perchè bisogna guardare con pessimismo ogni singola cosa venga fatta? C'è un comunicato Fininvest, ci sono le parole di Bee e B, cosa volete di più, che vi chiamino al telefono per dirvi tutti i dettagli dell'affare per poi sbatterlo in prima pagina? E' un affare da un miliardo, se hanno chiesto 8 settimana vuol dire che ci sono dei dettagli sul piano del brand e del merchandising da sistemare, no?
 

tifoso evorutto

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Boh, essere pessimista non è nelle mie corde,
ma al momento. lunedì 8 giugno, cosa abbiamo in mano?

La dirigenza che negli ultimi anni ha fatto danni inenarrabili per per manifesta incapacità è tutta al suo posto,
M. Bee è a tutti gli effetti uno sconosciuto,
In qualche maniera abbiamo imbarcato la Doyen, società non gradita ai vertici calcistici per la sua natura speculativa.

Il resto lo vedremo solo vivendo, come già scritto non è il momento di essere ne ottimisti ne pessimisti.
 
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