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Il giornalista Carlo Festa, firma del Sole24Ore, solleva una molteplicità di dubbi sull'affare che pochi giorni fa ha scombussolato il calcio italiano e internazionale: l'acquisto del 48% del Milan da parte di Bee. Il giornalista ammette di avere molti dubbi, anche di natura finanziaria, dubbi al momento ancora rimasti insoddisfatti ma se verranno chiariti anche lui si dichiarerà pronto ad applaudire l'operazione. Ma nel frattempo preferisce andarci con i piedi di piombo.
Ecco le sue domande:
1) Perché Fininvest ha concesso altre 8 settimane? Per una due diligence supplementare? Oppure per scrivere gli accordi parasociali con Silvio Berlusconi? Al momento non e’ dato saperlo e nel comunicato non ne se ne parla chiaramente.
2) Spendere 480M per una minoranza senza poter comandare è una follia finanziaria che non ha precedenti nel mondo del calcio. Vorrebbe dire che la Juventus vale soltanto 1/3 del Milan (297M). E chi non vorrebbe mai trovare un simile benefattore? Battute a parte, l'unica giustificazione che ho trovato è che negli accordi venga inserita una opzione di put and call grazie alla quale Bee passi in maggioranza.
3) Inoltre ha poco senso giustificare il prezzo con la quotazione in borsa. Questo è solo un progetto e non vi è ancora chiarezza a tal proposito. Ricordo a tutti, infatti, che il Manchester United, che in Asia ha molti più tifosi del Milan, ha dovuto abbandonare l'idea di quotarsi in Asia ed ha scelto Wall Street. E gli inglesi hanno i conti in ordine, uno stadio di proprietà e partecipano alla CL. Le squadre di calcio non sono come la Ferrari (ad esempio), sono società in costante perdita. Dunque perché gli asiatici dovrebbero comprare azioni del Milan?
4) Che fine faranno i 480M di Bee? Entreranno nelle casse di Fininvest? Oppure saranno usati dal Milan per risanare il debito o per la campagna acquisti?
5) Infine la nota più dolente: dove ha preso i soldi Mr Bee? Di certo non dal suo patrimonio personale, alcuni scrivono che abbia un patrimonio personale di un miliardo ma francamente dubito. Si dice che rappresenti due banche come ADS Securities, societa’ di brokeraggio di Abu Dhabi, e Citic, un colosso bancario cinese. Qui le ipotesi sono solo due: o le banche prestano i soldi per l’acquisto della quota (quindi sarebbero finanziatori per un’operazione tutta a debito ma non si capisce con quali garanzie) oppure dietro le due banche si nascondono misteriosi investitori facoltosi che al momento non vogliono essere pubblicizzati. Quindi sarebbero investitori schermati. Ma perché nascondersi ora che tutto è divenuto pubblico? I tifosi hanno il sacrosanto diritto di sapere da dove vengono fuori i soldi. Si saprà in futuro? Si spera. Poi diciamola tutta: non sapere da dove provengono 480M non è un buon inizio per chi vuole quotarsi in borsa.
Infine, una semplice osservazione: si è letto che la mediatrice tra Bee e Berlusconi sia stata Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia. Che era una infermiera. E trovo strano che per una simile operazione non siano entrati in gioco i grandi banker o nomi noti nel ghota degli advisor finanziari.
Finalmente un articolo serio, ci sono troppe cose che non tornano in questa facenda, io sono preoccupato.