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Sarà perché sono agli inizi della mia carriera lavorativa, ma al momento sento ancora il bisogno del contatto “fisico” con il posto di lavoro: a casa mi sento come “rinchiuso”. Del resto, già Aristotele nella “Politica” definiva l’uomo un “politikòn zôon”, e credo abbia ragione. Capisco certo chi lavora da tanti anni ed è pure stanco di vedersi assommato al lavoro anche il percorso da fare per giungere nel luogo in cui esercita la professione; il tragitto da compiere non mi è pesato né ai tempi del liceo, in cui facevo 50 km ogni giorno, né ai tempi dell’università, in cui ne facevo 120. Poi ripeto: per me dipende molto anche da quanto tempo uno stia lavorando.
Al momento, ti direi che lo “smart working” non mi sta entusiasmando.
Ci sta la tua analisi..poi appunto per quello chiedevo, ero certo che non tutti apprezzassero