Per i più esperti (@casnop jerry ECC) mi spiegate a livello di finanze societarioe quale soluzione è da preferire tra:
- vendita in questa sessione a 17-18 ma con minus
- prestito + vendita nel 2018 ma a un prezzo minore ma senza minus (es. 15)
Insomma meglio una minus ma avere più liquidità o meglio prendere meno evitando però la minus il prossimo anno?
La differenza sostanziale sta nella quota di ammortamento annua che col prestito dovremmo pagare interamente noi e che per Bacca è pari a 6.6 milioni, quindi piuttosto pesante.
Vendendo ora non solo scomparirebbe l'ingaggio, ma a bilancio risparmieremmo anche su quella quota di ammortamento, mentre avremmo "solo" il negativo di quella minusvalenza (la differenza tra 19.8 e la cifra di cessione) che se fosse nell'ordine dei 3 milioni sarebbe sostenibile.
Per farla breve a bilancio del prossimo anno avremmo: +7 circa (ingaggio lordo risparmiato) +6.6 (quota ammortamento annua risparmiata) -3 circa (minusvalenza in caso di cessione a 16.8) = +10.6
In caso di prestito invece dovremmo inserire comunque a bilancio quei 6.6 per un anno, oltre a non "incassare" subito quei 17 milioni, anche se non comparirebbe mai quel -2 della minusvalenza.
Se la minusvalenza è contenuta, credo quindi sarebbe preferibile cederlo subito in questo caso. Il problema di fondo è che secondo me il Siviglia non metterà mai subito 17 milioni per Bacca.
P.S.: va detto che poi subentrano questioni di opportunità e tempistiche, esempio stupido: la necessità di entrata "di cassa" può essere più urgente un anno piuttosto che un altro, o ancora ci sono casi in cui le società dilazionano le plusvalenze per averne una corposa all'anno e rientrare nei conti, tipo l'Atalanta che ha ceduto Caldara nel precedente esercizio, Conti in quello attuale, avrà i soldi di Gagliardini nel 2018 e quelli di Kessie nel 2019.
Quindi lì sta molto anche in quello che hanno in testa Fassone e soci per i bilanci successivi.