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Come riporta Repubblica, dopo la cacciata del dittatore Assad da parte dei jihadisti ribelli, vicini ai Fratelli Musulmani comandati dal sanguinario Al-Jolan ex vice del Califfo ed ex di Al Qaeda, torna la minaccia dell'ISIS.
La salita al potere di Al-Jolan è stata acclamata dagli USA e dai governi occidentali come una nuova ventata di speranza.
Al- Jolan, che ora si professa "democratico", impone subito le regole dello stato islamico più intransigente. E' stato anche intervistato come una star dalla CNN costringendo l'intervistatrice ad indossare il velo.
Al Jolan, che ha 10 milioni di dollari di taglia Usa sulla testa, per il pubblico occidentale ha addirittura iniziato a usare il suo vero nome, Ahmed al-Sharaa e non quello di battaglia, troppo compromesso con il terrorismo jihadista.
Il primo ministro mantenuto in carica è scortato, come un prigioniero, da un reparto scelto dei ribelli. Oltre a scene di giubilo per la caduta del regime ci sono razzie e saccheggi. E' prossimo dunque l'inizio di un nuovo Califfato, sulla scia di Kabul con i talebani che si mostrarono subito accomodanti con il mondo occidentale.
Biden che fino a ieri si dimostrava entusiasta per la caduta di Assad vicino a Putin ("Un'opportunità storica per il popolo siriano. Assad non può stare in Russia, deve essere condotto davanti alla giustizia ed essere punito"), sposta immediatamente l'attenzione sull'ISIS e annuncia bombardamenti nel paese appena liberato.
"Siamo consapevoli del fatto che l'Isis cercherà di approfittarne, non lo permetteremo.
Ieri le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell'Isis e operatori dell'Isis"
Il Pentagono: sono stati effettuati raid aerei contro oltre 75 obiettivi legati al cosiddetto Stato islamico nel Paese.
Trump: "La Siria è pericolosa, non è amica dell'Occidente. Non dobbiamo essere coinvolti. Se Putin ha scaricato Assad, significa che era debole e che dalla caduta di Assad la Russia potrà averne solo vantaggi in futuro. Stiamone fuori."
La salita al potere di Al-Jolan è stata acclamata dagli USA e dai governi occidentali come una nuova ventata di speranza.
Al- Jolan, che ora si professa "democratico", impone subito le regole dello stato islamico più intransigente. E' stato anche intervistato come una star dalla CNN costringendo l'intervistatrice ad indossare il velo.
Al Jolan, che ha 10 milioni di dollari di taglia Usa sulla testa, per il pubblico occidentale ha addirittura iniziato a usare il suo vero nome, Ahmed al-Sharaa e non quello di battaglia, troppo compromesso con il terrorismo jihadista.
Il primo ministro mantenuto in carica è scortato, come un prigioniero, da un reparto scelto dei ribelli. Oltre a scene di giubilo per la caduta del regime ci sono razzie e saccheggi. E' prossimo dunque l'inizio di un nuovo Califfato, sulla scia di Kabul con i talebani che si mostrarono subito accomodanti con il mondo occidentale.
Biden che fino a ieri si dimostrava entusiasta per la caduta di Assad vicino a Putin ("Un'opportunità storica per il popolo siriano. Assad non può stare in Russia, deve essere condotto davanti alla giustizia ed essere punito"), sposta immediatamente l'attenzione sull'ISIS e annuncia bombardamenti nel paese appena liberato.
"Siamo consapevoli del fatto che l'Isis cercherà di approfittarne, non lo permetteremo.
Ieri le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell'Isis e operatori dell'Isis"
Il Pentagono: sono stati effettuati raid aerei contro oltre 75 obiettivi legati al cosiddetto Stato islamico nel Paese.
Trump: "La Siria è pericolosa, non è amica dell'Occidente. Non dobbiamo essere coinvolti. Se Putin ha scaricato Assad, significa che era debole e che dalla caduta di Assad la Russia potrà averne solo vantaggi in futuro. Stiamone fuori."