Simonelli:"L'inizio della Serie A, il Var la Supercoppa...".

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Simonetta, presidenteellq Lega Serie A, a Radio RAI:"Juve-Inter è stato uno spettacolo molto bello, sia per il match avvincente sia per l'atmosfera allo Stadium. È un po' un benchmark su cui tutta la Serie A si dovrebbe avvicinare per l'impostazione dello stadio. Anche Lazio-Napoli è stata una partita di alto livello, a conferma che il nostro è un bel campionato, molto combattuto, con tre squadre che si giocano lo scudetto. Il nostro campionato è molto visto: abbiamo raggiunto la media di 31 mila spettatori a partita, la media più alta degli ultimi dieci anni, nonostante non abbiamo esattamente gli stadi più adeguati, non sono tutti Juventus Stadium purtroppo".

Quanta conflittualità ha trovato tra le 20 squadre di Serie A?
"Posso dire che la conflittualità è stata ampiamente superata. Abbiamo trovato un'unità che da tempo non c'era in lega, sto trovando un ambiente molto positivo. Spero che sia prodromico a un periodo di serenità per il calcio italiano".

Primo problema da risolvere?
"I problemi sono molti. Citerei quello degli stadi, dobbiamo riuscire prima di ogni altra cosa a risolvere il problema. Il ministro Abodi la pensa come me, c'è la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Mi auguro che entro la fine di febbraio possa essere nominato il commissario per gli stadi, sarebbe utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un'anzianità media di 66 anni. E 66 anni fa il calcio era molto diverso rispetto a oggi, gli spettatori hanno altre esigenze. Questo è il primo punto su cui dobbiamo lavorare per dare ai tifosi un ambiente confortevole".

Intasamento calendario:
"L'intasamento del calendario è il vero problema del calcio: per le squadre, per gli allenatori, per i giocatori. Però è una cosa che non dipende dalla Lega Calcio italiana. Non possiamo far niente per ridurre il numero di partite".

Serie A a 18 squadre:
"Lascio sempre la sovranità all'Assemblea per decidere su certi argomenti. Qualche presidente, provocatoriamente, vorrebbe fare un campionato a otto squadre. Un campionato a 18 squadre vorrebbe dire quattro partite in meno, però vorrebbe dire anche un campionato meno avvincente, meno rappresentativo di tutta Italia. Il cambio di format al momento non mi sembra realizzabile a breve. Anche gli altri campionati come Spagna e Inghilterra sono a 20 squadre".

Cambio protocollo Var:
"Innanzitutto credo che il giudizio sul Var non possa che essere positivo. Tutte le tecnologie che riescono a migliorare la trasparenza sono le benvenute nel mondo del calcio. Come tutte le tecnologie vanno adattate con il pensiero del mondo. Ci stiamo rendendo conto che in alcuni casi il Var non funziona bene: nell'episodio dell'espulsione di Tomori in Empoli-Milan c'era un bug nel sistema del Var. Ma questo non dipende da noi, dipende dall'IFAB e dal suo protocollo. So che il primo marzo ci sarà una riunione per rivedere i protocolli del Var. Mi auguro che, come ogni anno, l'esperienza e gli errori che capitano in campo siano poi prodromici a migliorare le cose".

Favorevole al Var a chiamata?
"Assolutamente sì. Da appassionato di tennis, il fatto di poter chiamare in caso di dubbio sarebbe a mio avviso un'evoluzione positiva. Darebbe anche responsabilità alle squadre. Sono favorevole. Non abbiamo avuto modo di confrontarci in assemblea su questo tema, ma penso che molti presidenti e allenatori la pensino come me".

Un ritorno alla Supercoppa Italiana in gara unica alleggerirebbe il calendario e Bologna-Milan sarebbe stata già recuperata:
"Sì, questo è vero, ma è altrettanto vero che uno degli obiettivi della Lega Calcio è diffondere il calcio italiano all'estero, ultimamente un po' appannato. Queste finali giocate all'estero hanno lo scopo di aumentare la fanbase e la visibilità del nostro calcio e di aumentare i ricavi".

Inizio prossima stagione:
"Posso anticipare che, al 99%, il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto. Vogliamo evitare il calcio a Ferragosto".

La Serie A spende troppo rispetto a quanto incassa e il confronto con la Premier League inglese:
"La Premier è irraggiungibile: fattura oltre 4 miliardi di euro l'anno, noi siamo tra 1,2 e 1,3 miliardi. Nel calcio non c'è una formula matematica, però quasi sempre vince chi incassa e guadagna di più. IN questo abbiamo molte difficoltà. Siamo stati molto aiutati dai provvedimenti governativi, come il Decreto Crescita, che oggi non c'è più. Senza quei benefici fiscali, stiamo pian piano perdendo competitività. Mi auguro che il governo prenda consapevolezza di questo e trovi dei meccanismi che ci consentano di attrarre campioni".


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Franco

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Un altro che vuole soldi pubblici per finanziare il calciomercato. Imbarazzante. Anche perché la scorsa estate la Serie A è stata il campionato che più ha speso dopo la PL. Altro che sconti fiscali! Ognuno compri i giocatori che può, secondo le proprie possibilità, con i propri soldi e senza chiedere in regalo i soldi delle nostre tasse. Spero il governo risponda con una pernacchia.
 
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Un altro che vuole soldi pubblici per finanziare il calciomercato. Imbarazzante. Anche perché la scorsa estate la Serie A è stata il campionato che più ha speso dopo la PL. Altro che sconti fiscali! Ognuno compri i giocatori che può, secondo le proprie possibilità, con i propri soldi e senza chiedere in regalo i soldi delle nostre tasse. Spero il governo risponda con una pernacchia.
Credo ci siano limiti fisiologici a quanto possiamo ampliarci a livello mondiale.
Bene che facciamo, sarà dura arrivare alla Premier.

Sul discorso soldi pubblici è molto semplice: se non li avremo, non rompiamo sulla Serie A poco competitiva.

E non è una polemica la mia, un buon 60% di italiani non vorrebbe dare un centesimo al calcio, e hanno pure ragione.
 

Franco

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Credo ci siano limiti fisiologici a quanto possiamo ampliarci a livello mondiale.
Bene che facciamo, sarà dura arrivare alla Premier.

Sul discorso soldi pubblici è molto semplice: se non li avremo, non rompiamo sulla Serie A poco competitiva.

E non è una polemica la mia, un buon 60% di italiani non vorrebbe dare un centesimo al calcio, e hanno pure ragione.


L'ultimo calciomercato la serie a ha speso cifre folli. Moltissimo più di Spagna e Germania. Sentirli ora piangere miseria e chiedere aiuto al governo perché non ce la fanno è a dir poco una presa in giro.
Detto questo, io per primo sono tifoso e appassionato di calcio. E te lo dico chiaramente: i soldi pubblici vanno spesi per sanità, istruzione, trasporti... per alzare gli stipendi e per diminuire le tasse degli italiani. Non certo per il calcio. E la competitività della serie a sarà quella che può pemettersi la serie a, come è giusto che sia. Perchè ricordati che prima ancora che tifosi siamo cittadini.
 
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Un altro che vuole soldi pubblici per finanziare il calciomercato. Imbarazzante. Anche perché la scorsa estate la Serie A è stata il campionato che più ha speso dopo la PL. Altro che sconti fiscali! Ognuno compri i giocatori che può, secondo le proprie possibilità, con i propri soldi e senza chiedere in regalo i soldi delle nostre tasse. Spero il governo risponda con una pernacchia.
Hanno bilanci disastrati ma anzichè risanare le aziende vogliono soldi pubblici per non perdere terreno sportivo sulla concorrenza.
Concorrenza sleale.
 

Franco

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Hanno bilanci disastrati ma anzichè risanare le aziende vogliono soldi pubblici per non perdere terreno sportivo sulla concorrenza.
Concorrenza sleale.

E aggiungo: per quale pazzo motivo dovremmo usare i soldi pubblici per finanziare proprietà americane o fondi speculativi con sedi alle Cayman? Anche alla decenza c'è un limite. Se il governo cede a questo ricatto davvero me ne vado al mare e non li voto più.
 
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Simonetta, presidenteellq Lega Serie A, a Radio RAI:"Juve-Inter è stato uno spettacolo molto bello, sia per il match avvincente sia per l'atmosfera allo Stadium. È un po' un benchmark su cui tutta la Serie A si dovrebbe avvicinare per l'impostazione dello stadio. Anche Lazio-Napoli è stata una partita di alto livello, a conferma che il nostro è un bel campionato, molto combattuto, con tre squadre che si giocano lo scudetto. Il nostro campionato è molto visto: abbiamo raggiunto la media di 31 mila spettatori a partita, la media più alta degli ultimi dieci anni, nonostante non abbiamo esattamente gli stadi più adeguati, non sono tutti Juventus Stadium purtroppo".

Quanta conflittualità ha trovato tra le 20 squadre di Serie A?
"Posso dire che la conflittualità è stata ampiamente superata. Abbiamo trovato un'unità che da tempo non c'era in lega, sto trovando un ambiente molto positivo. Spero che sia prodromico a un periodo di serenità per il calcio italiano".

Primo problema da risolvere?
"I problemi sono molti. Citerei quello degli stadi, dobbiamo riuscire prima di ogni altra cosa a risolvere il problema. Il ministro Abodi la pensa come me, c'è la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Mi auguro che entro la fine di febbraio possa essere nominato il commissario per gli stadi, sarebbe utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un'anzianità media di 66 anni. E 66 anni fa il calcio era molto diverso rispetto a oggi, gli spettatori hanno altre esigenze. Questo è il primo punto su cui dobbiamo lavorare per dare ai tifosi un ambiente confortevole".

Intasamento calendario:
"L'intasamento del calendario è il vero problema del calcio: per le squadre, per gli allenatori, per i giocatori. Però è una cosa che non dipende dalla Lega Calcio italiana. Non possiamo far niente per ridurre il numero di partite".

Serie A a 18 squadre:
"Lascio sempre la sovranità all'Assemblea per decidere su certi argomenti. Qualche presidente, provocatoriamente, vorrebbe fare un campionato a otto squadre. Un campionato a 18 squadre vorrebbe dire quattro partite in meno, però vorrebbe dire anche un campionato meno avvincente, meno rappresentativo di tutta Italia. Il cambio di format al momento non mi sembra realizzabile a breve. Anche gli altri campionati come Spagna e Inghilterra sono a 20 squadre".

Cambio protocollo Var:
"Innanzitutto credo che il giudizio sul Var non possa che essere positivo. Tutte le tecnologie che riescono a migliorare la trasparenza sono le benvenute nel mondo del calcio. Come tutte le tecnologie vanno adattate con il pensiero del mondo. Ci stiamo rendendo conto che in alcuni casi il Var non funziona bene: nell'episodio dell'espulsione di Tomori in Empoli-Milan c'era un bug nel sistema del Var. Ma questo non dipende da noi, dipende dall'IFAB e dal suo protocollo. So che il primo marzo ci sarà una riunione per rivedere i protocolli del Var. Mi auguro che, come ogni anno, l'esperienza e gli errori che capitano in campo siano poi prodromici a migliorare le cose".

Favorevole al Var a chiamata?
"Assolutamente sì. Da appassionato di tennis, il fatto di poter chiamare in caso di dubbio sarebbe a mio avviso un'evoluzione positiva. Darebbe anche responsabilità alle squadre. Sono favorevole. Non abbiamo avuto modo di confrontarci in assemblea su questo tema, ma penso che molti presidenti e allenatori la pensino come me".

Un ritorno alla Supercoppa Italiana in gara unica alleggerirebbe il calendario e Bologna-Milan sarebbe stata già recuperata:
"Sì, questo è vero, ma è altrettanto vero che uno degli obiettivi della Lega Calcio è diffondere il calcio italiano all'estero, ultimamente un po' appannato. Queste finali giocate all'estero hanno lo scopo di aumentare la fanbase e la visibilità del nostro calcio e di aumentare i ricavi".

Inizio prossima stagione:
"Posso anticipare che, al 99%, il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto. Vogliamo evitare il calcio a Ferragosto".

La Serie A spende troppo rispetto a quanto incassa e il confronto con la Premier League inglese:
"La Premier è irraggiungibile: fattura oltre 4 miliardi di euro l'anno, noi siamo tra 1,2 e 1,3 miliardi. Nel calcio non c'è una formula matematica, però quasi sempre vince chi incassa e guadagna di più. IN questo abbiamo molte difficoltà. Siamo stati molto aiutati dai provvedimenti governativi, come il Decreto Crescita, che oggi non c'è più. Senza quei benefici fiscali, stiamo pian piano perdendo competitività. Mi auguro che il governo prenda consapevolezza di questo e trovi dei meccanismi che ci consentano di attrarre campioni".
si la CORROTTA A fila che è una meraviglia 😻 ma vattene a prendere in quel posto haha valà che si sta autodistruggendo da sola 🫶🏼
 

Fabry_cekko

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Sul Var non capisco perché il Calcio non segua gli altri sport; dai due challenge a partita ad ogni squadra e via.
 
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Aggiungerei che se proprio si dovesse dare una mano alle società il decreto crescita mi sembra la cosa peggiore. Piuttosto darei incentivi a chi fa giocare più italiani.
 
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