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Enrico Silvestrin, conduttore e tifoso rossonera all'attacco dei tanti "menestrelli":"Ci sono troppi menestrelli, persone che hanno fatto altre scelte nelle vita. Per i benefit hanno cantato che era tutto a posto e che era tutto giusto, allora continua ad essere tutto a posto. Non piangete adesso. Caro Pellegatti, non piangere, non dire che il ciclo di Pioli è finito, sorridi. Noi te l’abbiamo detto per mesi, tu hai detto che non era così, che eravamo negativi e che bisognava avere fiducia. Tu hai rinunciato, a favore dei benefit, perché ti piace avere lo stadio pagato, le trasferte pagate, tu lavori per il Milan. Ma tu non lavori per il Milan che tifiamo noi, per la società del Milan. Noi abbiamo bisogno di più schiene dritte“.
Ancora Silvestrin, a tvPlay:"Io non ho detto che lei è pagato dal Milan, ho detto che lei lavora per l’AC Milan. È un concetto diverso“.
La replica di Pellegatti:"Io lavoro per il Milan? No, ho già parlato con un avvocato. Perché lei dice che io mi faccio pagare le trasferte dal Milan, è una cosa grave. Io sono un blogger. Se io dicessi di lei che mette su un disco perché c’è una casa discografica che dà una lira, ma lei dopo un istante fa giustamente partire una querela. Se lei dice una cosa del genere, vuol dire che tutto quello che io dico non sono libero di dirlo. Dire che io lavoro per il Milan è falso, neanche gratuitamente. Non è vero“.
VIDEO QUI IN BASSO
Ancora Silvestrin, a tvPlay:"Io non ho detto che lei è pagato dal Milan, ho detto che lei lavora per l’AC Milan. È un concetto diverso“.
La replica di Pellegatti:"Io lavoro per il Milan? No, ho già parlato con un avvocato. Perché lei dice che io mi faccio pagare le trasferte dal Milan, è una cosa grave. Io sono un blogger. Se io dicessi di lei che mette su un disco perché c’è una casa discografica che dà una lira, ma lei dopo un istante fa giustamente partire una querela. Se lei dice una cosa del genere, vuol dire che tutto quello che io dico non sono libero di dirlo. Dire che io lavoro per il Milan è falso, neanche gratuitamente. Non è vero“.
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