Sileri:"Normalità solo con vaccino, ci saranno altre pandemie"

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Sileri:"Normalità solo con vaccino, ci saranno altre pandemie"

Parole preoccupanti da parte del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileria, a Radio Capital.

"La normalità tornerà solo quando avremo un vaccino. Fino ad allora avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani. Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia, si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro. Il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent'anni avremo almeno altre due pandemie"


Corriere della Sera: potrebbe essere il 4 maggio
la data della ripartenza, graduale. A metà aprile possibile il riavvio di alcune attività produttive. A maggio poi circolazione più libera, anche se con tanti limiti. Dalle mascherine al metro di distanza. Niente locali pubblici, feste, bar e ristoranti (almeno nella prima fase).

Il ritorno da parrucchieri e centri estetici è molto lontano. Ma si potrebbe proporre anche un'attività in sicurezza, attraverso una particolare autorizzazione. Lontanissima la riapertura di palestre e piscine.

E per l'estate? Si vedrà. Se ne riparlerà più avanti.[
 
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Parole preoccupanti da parte del Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileria, a Radio Capital.

"La normalità tornerà solo quando avremo un vaccino. Fino ad allora avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani. Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia, si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro. Il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent'anni avremo almeno altre due pandemie"

E' un incubo. Rischiamo di rimanere anni in queste condizioni. Senza poter più incontrare nessuno, senza rapporti personali. Con la vita che si riduce ad un tirare a campare.

Maledetti cinesi.
 

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Corriere della Sera: potrebbe essere il 4 maggio la data della ripartenza, graduale. A metà aprile possibile il riavvio di alcune attività produttive. A maggio poi circolazione più libera, anche se con tanti limiti. Dalle mascherine al metro di distanza. Niente locali pubblici, feste, bar e ristoranti (almeno nella prima fase).

Il ritorno da parrucchieri e centri estetici è molto lontano. Ma si potrebbe proporre anche un'attività in sicurezza, attraverso una particolare autorizzazione. Lontanissima la riapertura di palestre e piscine.

E per l'estate? Si vedrà. Se ne riparlerà più avanti.
 
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Parole preoccupanti da parte del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileria, a Radio Capital.

"La normalità tornerà solo quando avremo un vaccino. Fino ad allora avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani. Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia, si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro. Il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent'anni avremo almeno altre due pandemie"


Corriere della Sera: potrebbe essere il 4 maggio
la data della ripartenza, graduale. A metà aprile possibile il riavvio di alcune attività produttive. A maggio poi circolazione più libera, anche se con tanti limiti. Dalle mascherine al metro di distanza. Niente locali pubblici, feste, bar e ristoranti (almeno nella prima fase).

Il ritorno da parrucchieri e centri estetici è molto lontano. Ma si potrebbe proporre anche un'attività in sicurezza, attraverso una particolare autorizzazione. Lontanissima la riapertura di palestre e piscine.

E per l'estate? Si vedrà. Se ne riparlerà più avanti.[

Ma come fanno a campare tutte queste persone? Un disastro... Mi sento veramente male per loro

I ristoranti già qualcosa col domicilio possono fare, ma tutto il resto... Poi quelli che campano solo con le entrate estive...
 

goleador 70

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Io lavoro in palestra in un centro riabilitativo
Praticamente siamo spacciati
 
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Parole preoccupanti da parte del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileria, a Radio Capital.

"La normalità tornerà solo quando avremo un vaccino. Fino ad allora avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani. Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia, si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro. Il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent'anni avremo almeno altre due pandemie"


Corriere della Sera: potrebbe essere il 4 maggio
la data della ripartenza, graduale. A metà aprile possibile il riavvio di alcune attività produttive. A maggio poi circolazione più libera, anche se con tanti limiti. Dalle mascherine al metro di distanza. Niente locali pubblici, feste, bar e ristoranti (almeno nella prima fase).

Il ritorno da parrucchieri e centri estetici è molto lontano. Ma si potrebbe proporre anche un'attività in sicurezza, attraverso una particolare autorizzazione. Lontanissima la riapertura di palestre e piscine.

E per l'estate? Si vedrà. Se ne riparlerà più avanti.[

La situazione e' drammatica, lo stato deve consentire di poter lavorare in sicurezza con le dovute limitazioni tutti.
Palestre , parrucchieri, estetiste, ecc devono poter tornare a lavorare quanto prima o saranno guai
 

Darren Marshall

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La situazione e' drammatica, lo stato deve consentire di poter lavorare in sicurezza con le dovute limitazioni tutti.
Palestre , parrucchieri, estetiste, ecc devono poter tornare a lavorare quanto prima o saranno guai

Pur capendo, come fanno palestre e parrucchieri ad aprire in sicurezza? Purtroppo mi sembra quasi impossibile.
 

Ringhio8

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Parole preoccupanti da parte del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileria, a Radio Capital.

"La normalità tornerà solo quando avremo un vaccino. Fino ad allora avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani. Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia, si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro. Il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent'anni avremo almeno altre due pandemie"


Corriere della Sera: potrebbe essere il 4 maggio
la data della ripartenza, graduale. A metà aprile possibile il riavvio di alcune attività produttive. A maggio poi circolazione più libera, anche se con tanti limiti. Dalle mascherine al metro di distanza. Niente locali pubblici, feste, bar e ristoranti (almeno nella prima fase).

Il ritorno da parrucchieri e centri estetici è molto lontano. Ma si potrebbe proporre anche un'attività in sicurezza, attraverso una particolare autorizzazione. Lontanissima la riapertura di palestre e piscine.

E per l'estate? Si vedrà. Se ne riparlerà più avanti.[

Boh, a me pare che si punti per forza a brevettare il vaccino e mangiarci sopra il più possibile, studiare una cura fa tanto schifo? Non dico che sarà facile ne immediata. Ormai la fiducia in ministri, rappresentanti, governanti è praticamente zero, guardo a chiunque parli come a un nemico. E resta sempre il fattore che loro a tenerci sotto controllo costante ci sguazzano, non ci libereranno tanto facilmente, fino a quando una cura o sto dannato vaccino non sarà per forza di cose sotto gli occhi di tutti. Ad ogni modo, per principio, quando ci sarà il vaccino non lo farò, e non sono mai stato un no-vax, anzi, Ma stavolta mi puzza troppo di imbroglio.
 

Ringhio8

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E' un incubo. Rischiamo di rimanere anni in queste condizioni. Senza poter più incontrare nessuno, senza rapporti personali. Con la vita che si riduce ad un tirare a campare.

Maledetti cinesi.

La soluzione è semplice, ognuno pensi per se prima di cadere nella rovina più totale. Tanto aiuti non ne arriveranno da nessuna parte.
 
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