Siamo sicuri dell'innocenza di Bonucci?

Aron

Senior Member
Registrato
28 Aprile 2014
Messaggi
18,282
Reaction score
563
A questo punto è lecito porsi qualche domanda su Bonucci.
Non tanto sul suo contributo sul campo (comunque al di sotto delle aspettative), ma per quello che accade fuori.

Non si tratta di discolpare quegli elementi dello spogliatoio infastiditi da Bonucci.
Ma di considerare la sua scarsa capacità di integrazione nello spogliatoio, ignorando l'equilibrio dello stesso e i rapporti che legano i giocatori delle passate stagioni.


Già Donnarumma aveva espresso in campo segni di tensione verso Bonucci nell'ultima partita di Europa League, ma quello che ha scritto Locatelli su Instagram è forse la prima vera esposizione mediatica di ciò che traspariva velatamente già a luglio, di cui si vociferava ad agosto, e che è filtrato a settembre.

La sostanza è questa: Bonucci è entrato in punta di piedi. Si è presentato nello spogliatoio come il fenomeno che vince scudetti a ripetizione e arrivato per insegnare come giocare a calcio a chi era già in squadra.

E alcuni giocatori l'hanno presa male. Molto male.




Al Milan c'è gente che ha messo radici in questi anni, gente dalla mentalità perdente che ha comunque formato un clan al quale risulta complicato non aderire. Un clan capitanato da Montolivo e sorretto da Abate e Zapata, al quale aderiscono altri giocatori in prevalenza italiani, tra cui Bonaventura, Donnarumma e praticamente qualsiasi giovane proveniente dalla Primavera come Locatelli e Cutrone.
Non tutti sono ferventi sostenitori di questo clan, ma ne fanno ugualmente parte. E quando serve, fanno gruppo.

Bonucci non è un semplice nuovo acquisto come Rodriguez o Musacchio.
Bonucci è visto dal clan come un intruso, e come intruso si è comportato agli occhi loro.

Il clan ha però completamente torto?

Bonucci è arrivato e ha preteso il numero di Kessie, vicenda che non è stata risolta in un paio d'ore e che a quanto si vociferava non era stata gradita né da Kessie stesso né dal clan che l'ha vista come un segno di forte prepotenza di un nuovo arrivato

Si è preso di pugno la fascia da capitano, estirpandola non tanto da Montolivo quanto da Donnarumma, a cui sembrerebbe fosse stata promessa (ne ha parlato Raiola e ne ha parlato qualche giornalista) col benestare di Montolivo.

Da quanto riportato da alcuni giornalisti, dà molto fastidio l'atteggiamento di Bonucci, sia negli spogliatoi sia nel prepartita, da uomo navigato di calcio pluriscudettato che guarda dall'alto in basso i reduci delle passate stagioni.
Così come danno fastidio i suoi post sui social che sembrano filastrocche di belle parole fatte con lo stampino.


Immaginiamo per un attimo che Maldini avesse giocato nella Juventus e fosse arrivato al Milan nelle stesse modalità di Bonucci.
Maldini avrebbe preteso la fascia da capitano in quanto leader indiscusso? O forse avrebbe partecipato a qualcosa di bello e significativo come donare la fascia al diciottenne italiano più promettente del calcio nazionale e internazionale?
Maldini per essere Maldini avrebbe voluto dimostrare di volere a tutti i costi quella fascia, o l'avrebbe concessa con entusiasmo a Donnarumma?

Secondo me, con Maldini avremmo avuto Donnarumma capitano, come simbolo di rinascita del Milan.

Bonucci invece quella fascia se l'è presa, come si è preso il 19 da Kessie e come si è preso il ruolo non di leader ma di autorità io so io e voi non siete un casso

Neanche Ibrahimovic arrivò e si comportò nei modi in cui è arrivato e si è comportato Bonucci. E parliamo di Ibra.

Montolivo e soci non lo perdoneranno mai Bonucci.
E ora ci ritroviamo con un problema enorme nello spogliatoio, che si risolverà in uno di questi modi:

-Bonucci andrà via a gennaio (possibile)
-Bonucci rinuncia alla fascia di capitano e si mette alla pari degli altri (quasi impossibile)
 

gabri

Junior Member
Registrato
26 Giugno 2017
Messaggi
218
Reaction score
48
A questo punto è lecito porsi qualche domanda su Bonucci.
Non tanto sul suo contributo sul campo (comunque al di sotto delle aspettative), ma per quello che accade fuori.

Già Donnarumma aveva espresso in campo segni di tensione verso Bonucci nell'ultima partita di Europa League, ma quello che ha scritto Locatelli su Instagram è forse la prima vera esposizione mediatica di ciò che traspariva velatamente già a luglio, di cui si vociferava ad agosto, e che è filtrato a settembre.

La sostanza è questa: Bonucci è entrato in punta di piedi. Si è presentato nello spogliatoio come il fenomeno che vince scudetti a ripetizione e arrivato per insegnare come giocare a calcio a chi era già in squadra.

E alcuni giocatori l'hanno presa male. Molto male.


Al Milan c'è gente che ha messo radici in questi anni, gente dalla mentalità perdente che ha comunque formato un clan al quale risulta complicato non aderire. Un clan capitanato da Montolivo e sorretto da Abate e Zapata, al quale aderiscono altri giocatori in prevalenza italiani, tra cui Bonaventura, Donnarumma e praticamente qualsiasi giovane proveniente dalla Primavera come Locatelli e Cutrone.
Non tutti sono ferventi sostenitori di questo clan, ma ne fanno ugualmente parte. E quando serve, fanno gruppo.

Bonucci non è un semplice nuovo acquisto come Rodriguez o Musacchio.
Bonucci è visto dal clan come un intruso, e come intruso si è comportato agli occhi loro.

Il clan ha però completamente torto?

Bonucci è arrivato e ha preteso il numero di Kessie, vicenda che non è stata risolta in un paio d'ore e che a quanto si vociferava non era stata gradita né da Kessie stesso né dal clan che l'ha vista come un segno di forte prepotenza di un nuovo arrivato

Si è preso di pugno la fascia da capitano, estirpandola non tanto da Montolivo quanto da Donnarumma, a cui sembrerebbe fosse stata promessa (ne ha parlato Raiola e ne ha parlato qualche giornalista) col benestare di Montolivo.

Da quanto riportato da alcuni giornalisti, dà molto fastidio l'atteggiamento di Bonucci, sia negli spogliatoi sia nel prepartita, da uomo navigato di calcio pluriscudettato che guarda dall'alto in basso i reduci delle passate stagioni.
Così come danno fastidio i suoi post sui social che sembrano filastrocche di belle parole fatte con lo stampino.


Immaginiamo per un attimo che Maldini avesse giocato nella Juventus e fosse arrivato al Milan nelle stesse modalità di Bonucci.
Maldini avrebbe preteso la fascia da capitano in quanto leader indiscusso? O forse avrebbe partecipato a qualcosa di bello e significativo come donare la fascia al diciottenne italiano più promettente del calcio nazionale e internazionale?
Maldini per essere Maldini avrebbe voluto dimostrare di volere a tutti i costi quella fascia, o l'avrebbe concessa con entusiasmo a Donnarumma?

Secondo me, con Maldini avremmo avuto Donnarumma capitano, come simbolo di rinascita del Milan.

Bonucci invece quella fascia se l'è presa, come si è preso il 19 da Kessie e come si è preso il ruolo non di leader ma di autorità io so io e voi non siete un casso

Neanche Ibrahimovic arrivò e si comportò nei modi in cui è arrivato e si è comportato Bonucci. E parliamo di Ibra.

Montolivo e soci non lo perdoneranno mai Bonucci.
E ora ci ritroviamo con un problema enorme nello spogliatoio, che si risolverà in uno di questi modi:

-Bonucci andrà via a gennaio (possibile)
-Bonucci rinuncia alla fascia di capitano e si mette alla pari degli altri (quasi impossibile)
Prima di tutto il post non lo ha scritto Locatelli, è stato scritto da qualche tifoso e il pirla ha messo mi piace al commento.

Per me, Bonucci, non ha sbagliato nulla.

Ci ha messo la faccia, si è preso le responsabilita e si sta consapevolmente prendendo le critiche, per quanto - va fatto notare - ci sia un accanimento mediatico sul ragazzo non indifferente.

Bonucci è arrivato in una squadra totalmente inesperta, piena di mezzi giocatori che non hai mai vinto nulla a 27/28/29/30 anni, sul fatto che la fascia dovesse andare a lui, dal mio punto di vista, non ci sono dubbi, medioman Bonaventura (per fare un nome a caso) non ha carattere, specialmente se lo paragoni a Bonucci.

Ad oggi è impossibile pensare che possa partire a Gennaio, non è un senza palle come quelli del clan e non parte nemmeno a giugno infine è altrettanto impossibile che perda la fascia, per societa e allenatore sarebbe come darsi la zappata sui piedi da soli.

Bonucci rimarra e tra gennaio e giugno i "capi clan" saranno epurati.

La stizza del borioso Scummarumma lascia il tempo che trova, il ragazzo non sara a Milanello la prossima stagione, lo sa lui, lo sa la societa e devono iniziare a capirlo anche i tifosi.

Sono invece daccordo sulla vicenda Kessie, ma non la vedo cosi grave.
 

JohnDoe

New member
Registrato
4 Luglio 2017
Messaggi
1,213
Reaction score
5
A questo punto è lecito porsi qualche domanda su Bonucci.
Non tanto sul suo contributo sul campo (comunque al di sotto delle aspettative), ma per quello che accade fuori.

Non si tratta di discolpare quegli elementi dello spogliatoio infastiditi da Bonucci.
Ma di considerare la sua scarsa capacità di integrazione nello spogliatoio, ignorando l'equilibrio dello stesso e i rapporti che legano i giocatori delle passate stagioni.


Già Donnarumma aveva espresso in campo segni di tensione verso Bonucci nell'ultima partita di Europa League, ma quello che ha scritto Locatelli su Instagram è forse la prima vera esposizione mediatica di ciò che traspariva velatamente già a luglio, di cui si vociferava ad agosto, e che è filtrato a settembre.

La sostanza è questa: Bonucci è entrato in punta di piedi. Si è presentato nello spogliatoio come il fenomeno che vince scudetti a ripetizione e arrivato per insegnare come giocare a calcio a chi era già in squadra.

E alcuni giocatori l'hanno presa male. Molto male.




Al Milan c'è gente che ha messo radici in questi anni, gente dalla mentalità perdente che ha comunque formato un clan al quale risulta complicato non aderire. Un clan capitanato da Montolivo e sorretto da Abate e Zapata, al quale aderiscono altri giocatori in prevalenza italiani, tra cui Bonaventura, Donnarumma e praticamente qualsiasi giovane proveniente dalla Primavera come Locatelli e Cutrone.
Non tutti sono ferventi sostenitori di questo clan, ma ne fanno ugualmente parte. E quando serve, fanno gruppo.

Bonucci non è un semplice nuovo acquisto come Rodriguez o Musacchio.
Bonucci è visto dal clan come un intruso, e come intruso si è comportato agli occhi loro.

Il clan ha però completamente torto?

Bonucci è arrivato e ha preteso il numero di Kessie, vicenda che non è stata risolta in un paio d'ore e che a quanto si vociferava non era stata gradita né da Kessie stesso né dal clan che l'ha vista come un segno di forte prepotenza di un nuovo arrivato

Si è preso di pugno la fascia da capitano, estirpandola non tanto da Montolivo quanto da Donnarumma, a cui sembrerebbe fosse stata promessa (ne ha parlato Raiola e ne ha parlato qualche giornalista) col benestare di Montolivo.

Da quanto riportato da alcuni giornalisti, dà molto fastidio l'atteggiamento di Bonucci, sia negli spogliatoi sia nel prepartita, da uomo navigato di calcio pluriscudettato che guarda dall'alto in basso i reduci delle passate stagioni.
Così come danno fastidio i suoi post sui social che sembrano filastrocche di belle parole fatte con lo stampino.


Immaginiamo per un attimo che Maldini avesse giocato nella Juventus e fosse arrivato al Milan nelle stesse modalità di Bonucci.
Maldini avrebbe preteso la fascia da capitano in quanto leader indiscusso? O forse avrebbe partecipato a qualcosa di bello e significativo come donare la fascia al diciottenne italiano più promettente del calcio nazionale e internazionale?
Maldini per essere Maldini avrebbe voluto dimostrare di volere a tutti i costi quella fascia, o l'avrebbe concessa con entusiasmo a Donnarumma?

Secondo me, con Maldini avremmo avuto Donnarumma capitano, come simbolo di rinascita del Milan.

Bonucci invece quella fascia se l'è presa, come si è preso il 19 da Kessie e come si è preso il ruolo non di leader ma di autorità io so io e voi non siete un casso

Neanche Ibrahimovic arrivò e si comportò nei modi in cui è arrivato e si è comportato Bonucci. E parliamo di Ibra.

Montolivo e soci non lo perdoneranno mai Bonucci.
E ora ci ritroviamo con un problema enorme nello spogliatoio, che si risolverà in uno di questi modi:

-Bonucci andrà via a gennaio (possibile)
-Bonucci rinuncia alla fascia di capitano e si mette alla pari degli altri (quasi impossibile)

Maldini se aveva oggi 35 anni poteva andare anche al Real Madrid e prendere la fascia a Ramos , ma qui parliamo di capitan Montolivo uno che io che guardo il calcio da 25 anni mai visto un capitano cosi scarso e senza carisma in una grande e forse neanche picolla squadra.Ibrahimovic arrivava in una squadra che aveva vinto piu della Juve e Inter messi insieme...cosa poteva fare?la maglia di Bonucci?ma tu credi veramente che Bonucci voleva litigare pe una maglia?sono solo problemi di sponsor tutto qui , lui ha fatto una carriera con quella maglia si prende i soldi per questo e qui era il problema,intanto Kessie ha appena iniziato la sua carriera ed ha tutto il tempo eh.per me al posto di prendere 2-3 giocatori era meglio fare una rescisione contratuale a Montolivo Abate e gli altri.
 

malos

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2014
Messaggi
9,569
Reaction score
4,427
Bonucci non mi è mai piaciuto soprattutto per l'atteggiamento, ho sempre detto che approvavo il suo acquisto soprattutto perchè pensavo potesse portare una mentalità nuova, purtroppo non pensavo fosse così radicato il clan Galliani. In questa fase sto comunque con Bonucci anche per quello che rappresenta tutto ciò che cerca di abbattere.

Un altra cosa, mi sono venuti i peli dritti sentendo accostare Maldini a Bonucci anche se in una ricostruzione ipotetica. Il primo è stato dieci spanne sopra in tutto. Bei tempi.
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
3,049
Reaction score
24
Acquisto che si è rivelato assolutamente sbagliato per tantissimi motivi. Ma quello che non riesco a perdonare è quanto ci siamo piegati per averlo: stipendio da 8 milioni, fascia da capitano per contratto, difesa a 3 snaturando tutti..
 

Clarenzio

Senior Member
Registrato
16 Luglio 2015
Messaggi
17,424
Reaction score
2,670
I 2 ragazzini con la bocca ancora sporca di latte (o altro) se ne possono andare allegramente a quel paese: da cedere a giugno al primo che passa per strada, hanno meno di 20 anni ed il cervello già marcio.

L'altro se si è offeso per la maglia 19 si merita 2 sberle: Bonucci 19 è un marchio che si vende nel mondo, oggi i giocatori di livello sono delle vere e proprie industrie.

Altro da aggiungere non c'è. Meno chiacchiere, più sacrifici negli allenamenti.
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,907
Reaction score
4,633
A questo punto è lecito porsi qualche domanda su Bonucci.
Non tanto sul suo contributo sul campo (comunque al di sotto delle aspettative), ma per quello che accade fuori.

Non si tratta di discolpare quegli elementi dello spogliatoio infastiditi da Bonucci.
Ma di considerare la sua scarsa capacità di integrazione nello spogliatoio, ignorando l'equilibrio dello stesso e i rapporti che legano i giocatori delle passate stagioni.


Già Donnarumma aveva espresso in campo segni di tensione verso Bonucci nell'ultima partita di Europa League, ma quello che ha scritto Locatelli su Instagram è forse la prima vera esposizione mediatica di ciò che traspariva velatamente già a luglio, di cui si vociferava ad agosto, e che è filtrato a settembre.

La sostanza è questa: Bonucci è entrato in punta di piedi. Si è presentato nello spogliatoio come il fenomeno che vince scudetti a ripetizione e arrivato per insegnare come giocare a calcio a chi era già in squadra.

E alcuni giocatori l'hanno presa male. Molto male.




Al Milan c'è gente che ha messo radici in questi anni, gente dalla mentalità perdente che ha comunque formato un clan al quale risulta complicato non aderire. Un clan capitanato da Montolivo e sorretto da Abate e Zapata, al quale aderiscono altri giocatori in prevalenza italiani, tra cui Bonaventura, Donnarumma e praticamente qualsiasi giovane proveniente dalla Primavera come Locatelli e Cutrone.
Non tutti sono ferventi sostenitori di questo clan, ma ne fanno ugualmente parte. E quando serve, fanno gruppo.

Bonucci non è un semplice nuovo acquisto come Rodriguez o Musacchio.
Bonucci è visto dal clan come un intruso, e come intruso si è comportato agli occhi loro.

Il clan ha però completamente torto?

Bonucci è arrivato e ha preteso il numero di Kessie, vicenda che non è stata risolta in un paio d'ore e che a quanto si vociferava non era stata gradita né da Kessie stesso né dal clan che l'ha vista come un segno di forte prepotenza di un nuovo arrivato

Si è preso di pugno la fascia da capitano, estirpandola non tanto da Montolivo quanto da Donnarumma, a cui sembrerebbe fosse stata promessa (ne ha parlato Raiola e ne ha parlato qualche giornalista) col benestare di Montolivo.

Da quanto riportato da alcuni giornalisti, dà molto fastidio l'atteggiamento di Bonucci, sia negli spogliatoi sia nel prepartita, da uomo navigato di calcio pluriscudettato che guarda dall'alto in basso i reduci delle passate stagioni.
Così come danno fastidio i suoi post sui social che sembrano filastrocche di belle parole fatte con lo stampino.


Immaginiamo per un attimo che Maldini avesse giocato nella Juventus e fosse arrivato al Milan nelle stesse modalità di Bonucci.
Maldini avrebbe preteso la fascia da capitano in quanto leader indiscusso? O forse avrebbe partecipato a qualcosa di bello e significativo come donare la fascia al diciottenne italiano più promettente del calcio nazionale e internazionale?
Maldini per essere Maldini avrebbe voluto dimostrare di volere a tutti i costi quella fascia, o l'avrebbe concessa con entusiasmo a Donnarumma?

Secondo me, con Maldini avremmo avuto Donnarumma capitano, come simbolo di rinascita del Milan.

Bonucci invece quella fascia se l'è presa, come si è preso il 19 da Kessie e come si è preso il ruolo non di leader ma di autorità io so io e voi non siete un casso

Neanche Ibrahimovic arrivò e si comportò nei modi in cui è arrivato e si è comportato Bonucci. E parliamo di Ibra.

Montolivo e soci non lo perdoneranno mai Bonucci.
E ora ci ritroviamo con un problema enorme nello spogliatoio, che si risolverà in uno di questi modi:

-Bonucci andrà via a gennaio (possibile)
-Bonucci rinuncia alla fascia di capitano e si mette alla pari degli altri (quasi impossibile)

Stiamo andando dietro alle favole inventate dai giornali..

Se davvero abbiamo uno spogliatoio che all'arrivo di un Bonucci e di una mentalità vincente reagisce così si conferma quello che da anni si diceva: squadra piena di mezze seghe a cui andava benissimo un Milan fogna in cui loro potevano fregiarsi di essere "il fenomeno del gruppo" "Il capitano" "Il senatore"..
Avrebbero dovuto davvero cambiare 20/20esimi se questa era l'aria (che un Seedorf aveva annusato sicuro)

Che indecenza, adesso si spiega la mancanza di attributi..mancava solo il mister che prende tutto con filosofia (buono per la vita, me per eccellere nello sport spiace non è la via giusta, nello sport eccellono solo i maniaci della perfezione)
 

angelo_o_diavolo

New member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
727
Reaction score
1
Per quanto riguarda la fascia c'è poco da commentare.
Donnarumma capitano come simbolo di rinascita? Ma chi, lo stesso Donnarumma che non voleva rinnovare perchè 5 milioni di euro, a 18 anni, erano pochi?
Quello che è stato costretto a rinnovare perchè il popolo milanista si era rivoltato completamente contro di lui?
Io non dimentico chi è Donnarumma, uno così il capitano non deve farlo.
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
7,649
Reaction score
2,206
Stiamo davvero considerando ciò che pensa qualche fenomeno da baraccone che negli anni passati sarebbe stato considerato fenomeno e ora è semplicemente considerata una sanguisuga?

La fascia di capitano a chi avremmo dovuta darla? A Donnamurra che comunque era quello che non voleva restare? Montolivo che fortunatamente gioca da titolare solo a Fifa?

Per quanto riguarda il numero preso da Kiesse: il numero di maglia di Bonucci è il suo marchio di fabbrica, è quello che fa vendere le maglie. E' come dire a CR7 di non indossare il 7.

Bonucci non è in forma e comunque pur essendo uno di esperienza deve comunque pur adattarsi al nuovo ambiente.
 
Alto