Servizio Rete 4: covid curabile in casa e tante morti evitabili

fabri47

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Sarebbe bello, ma non è così.
Alcuni miei cari sono stati curati tempestivamente, eppure non ci sono più.
Poi ecco, se lo dice giordano tendo ad andarci con i piedi di piombo...
Lo dicono i medici intervistati, non Giordano ed i suoi siparietti trash. Sono d'accordo sul fatto che ci siano casi e casi, però il fatto che abbiamo il maggior tasso di mortalità non è una cosa bella. C'è chiaramente qualcosa che non va.
 

Andris

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come fate a dire che non è vero ?
considerati i numeri ci sarebbe stata un'ecatombe se tutti i sintomatici fossero andati in ospedale,è chiaro che molti hanno risolto in casa.
poi dipende anche da come reagisce la persona,non siamo tutti uguali.
questo vale pure in ospedale,è tipico dire da parte dei medici "abbiamo fatto il possibile,ora dipende da come reagisce il paziente" il che significa che qualcuno ne esce e qualcuno no a parità di misure prese.
 
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come fate a dire che non è vero ?
considerati i numeri ci sarebbe stata un'ecatombe se tutti i sintomatici fossero andati in ospedale,è chiaro che molti hanno risolto in casa.
poi dipende anche da come reagisce la persona,non siamo tutti uguali.
questo vale pure in ospedale,è tipico dire da parte dei medici "abbiamo fatto il possibile,ora dipende da come reagisce" il che significa che qualcuno ne esce e qualcuno no a parità di misure prese.

Ok, ma come si è visto, tanti sono morti in ospedale o arrivati già agonizzanti.

E uno come fa a saperlo prima? Presumo molti medici seguano la stessa linea, ma sapere se si aggraverà o meno è un po' lanciare una monetina.

Guarda, ti faccio un esempio di un mio caro amico: Covid da 10 giorni, sembrava ormai guarito, stava meglio e praticamente finita la febbre.

Una mattina si sveglia e saturazione bassissima, ricovero immediato e polmonite bilaterale.

E' una malattia bast....da cosi.
 

Goro

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In un servizio del programma Fuori dal Coro di Mario Giordano, in onda il martedì sera su Rete 4, è andato in onda un servizio dove vari medici intervistati affermano che il Covid-19 con le medicine giuste può essere curato in casa e che le tante morti, in realtà, sarebbero dovute al fatto che i pazienti, sia a casa che in ospedale, siano stati lasciati per troppo tempo abbandonati a loro stessi. Ricordiamo, che l'Italia ha il più alto tasso di mortalità nonostante abbia contagi inferiori a molti paesi europei.

Per guardare il servizio, copiate ed incollate il seguente link sul vostro browser (cancellati gli spazi): www . mediasetplay.mediaset. it /video/fuoridalcoro/covid-e-terapie-in-casa-la-parola-dei-medici-di-base_F310754201002C32

Il covid di oggi mi sembra molto diverso da quello iniziale che tanto terrore ha seminato, quindi personalmente ci credo che possa essere curato con delle semplici medicine
 
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Il covid di oggi mi sembra molto diverso da quello iniziale che tanto terrore ha seminato, quindi personalmente ci credo che possa essere curato con delle semplici medicine

Inizio a crederlo anche io, nonostante non sia "ufficiale".

Per me quello di marzo 20020 era molto più aggressivo.
 
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Lo dicono i medici intervistati, non Giordano ed i suoi siparietti trash. Sono d'accordo sul fatto che ci siano casi e casi
Il discorso dei medici intervistati è viziato dalla mancanza di una valutazione complessiva della realtà: sono sufficienti poche considerazioni di carattere statistico e medico per dimostrarne la fallacia.
1)Dal punto di vista statistico, la percentuale di casi gravi e/o di decessi sul totale dei casi è bassa: se su 100 casi, 95 se la sfangano senza problemi, è estremamente facile trovare qualche decina(ma anche centinaia) di medici di base che hanno avuto pochi o nessun caso grave tra i propri pazienti. Ma si tratta di un campione statisticamente non significativo: dire "io non ho avuto nessuno/pochi ricoverati, quindi si può curare a casa" è come dire "non ho mai visto morti ammazzati per strada, quindi non esistono gli omicidi".
2)Dal punto di vista medico, tra le varie considerazioni che si potrebbero fare, ce ne sono due a mio parere particolarmente significative.
La prima considerazione è che questi "protocolli miracolosi" prevedono la somministrazione di antinfiammatori. Senza scendere troppo nel tecnico, l'idea alla base della loro somministrazione è quella di fluidificare il sangue e limitare le aggregazioni di piastrine che potrebbero andare a danneggiare il sistema circolatorio. Il punto è: TUTTI i soggetti maggiormente a rischio, e cioè i pazienti con patologie circolatorie e cardiache, già prendono farmaci che hanno quello scopo. E, allora, se questa fosse stata la soluzione di tutti i mali, non avremmo dovuto avere casi gravi tra i soggetti a rischio, o comunque ne avremmo dovuti avere pochi.
La seconda considerazione è che la stragrande maggioranza dei casi gravi è dovuta allo sviluppo di una polmonite bilaterale. Noi, a oggi, non abbiamo una cura vera e propria per la polmonite. Non l'abbiamo per quella virale e non ne abbiamo una efficace al 100% neanche per quella batterica(e, infatti, ai soggetti a rischio si consiglia il vaccino contro lo pneumococco, che è una delle principali cause di polmonite).
Non a caso la polmonite è una delle principali cause di morte al mondo, la prima in determinate categorie di soggetti, e cioè le stesse che sono più a rischio COVID(più i bambini in alcune aree geografiche).


però il fatto che abbiamo il maggior tasso di mortalità non è una cosa bella. C'è chiaramente qualcosa che non va.
Ma in realtà non siamo messi molto peggio di altri Paesi. Guardando i dati sui casi conclusi(guarigioni+decessi), vediamo che negli USA hanno il 3% di decessi, UK 6%, Germania 3%, noi 4%. In questa statistica, noi paghiamo il fatto di aver avuto, nella prima fase, una concentrazione di casi su un singolo territorio regionale che non ha uguali al Mondo: fino a luglio avevamo una singola regione che aveva intorno al 20% di decessi sul totale dei casi conclusi.
Questi dati fanno rabbia perché, nonostante tutto, con un sistema sanitario adeguato a gestire l'ordinaria amministrazione, probabilmente avremmo evitato 10-20mila decessi.
 

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Lo dicono i medici intervistati, non Giordano ed i suoi siparietti trash. Sono d'accordo sul fatto che ci siano casi e casi, però il fatto che abbiamo il maggior tasso di mortalità non è una cosa bella. C'è chiaramente qualcosa che non va.

Ma figurati. I "medici" sono solo quelli schierati col regime. Gli altri non possono parlare. Anzi, vanno radiati.

Come il Corriere della Sera che prende per il **** un premio Nobel come Montagnier per pendere dalle labbra di un anestesista di un paesello sperduto che pontifica sui vaccini.
 
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Inizio a crederlo anche io, nonostante non sia "ufficiale".

Per me quello di marzo 20020 era molto più aggressivo.

Quello di marzo 2020 rilevavi come casi solo i casi fortemente asintomatici, adesso hai centinaia di migliaia di tamponi e rilevi anche gli asintomatici.,per quello statisticamente sembra sia meno grave.

Ma se vai a vedere ospedalizzati, T.I.me morti (nonostante quasi tre mesi di Lockdown a varia gradazione) vedrai che non é cosí.

Certo a Bergamo é stato peggio a Marzo e a Como a Novembre, ma nella media sempre la stessa m. é.

Nell’ultimo mese abbiamo avuto una media di morti su 7. giorni compresa tra 450 e 560. Sono circa 15.000 morti al mese.

Ad Aprile (con Lockdown molto duro) la media é passata da 800 al giorno a 300 al giorno, ma sempre circa 15.000 morti ci sono stati.
 
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