- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 240,353
- Reaction score
- 44,391
Mario Sconcerti al CorSera in edicola:"Chi vincerà il campionato? È la che ha una partita in meno), 27 il e Spezia. Gioca molto meglio in
domanda che mi sento rivolgere in questi giorni un po’ dovunque, ma la realtà è che non ho una risposta, posso dire soltanto Milan, Inter o Napoli. In modo serio, niente di più. Ci sono incastri infiniti. In più questo è il primo campionato in cui manca una squadra di riferimento. Non sai chi vincerà e nemmeno chi perderà di più. Conta poco quello che pensiamo, conta quello che continuerà ad accadere. Cento anni di cifre dicono che tutte e tre le squadre di testa per ora sono dentro i limiti per vincere. Il confine più severo è quello delle sconfitte, molto pericoloso superare le cinque partite perse, ma alla 31a giornata Milan, Napoli e Inter sono dentro il margine. Lo sono anche per il numero di partite in cui hanno segnato: 27 l’Inter (da adesso daremo per ricordato
Napoli, 28 il Milan. Come se ne esce allora? Solo con il tifo? Direi che il tifo è un ottimo punto di vista, ma bisognerebbe riuscire a rimanere oggettivi. E questo non è facile. C’è un altro possibile inizio, riguarda il calendario, cioè le partite che restano alle tre squadre di testa. Ma anche qui ci sono molti pericoli. Faccio un esempio: all’ultima giornata l’Inter giocherà in casa con la Sampdoria e il Napoli andrà a La Spezia. Sono due avversari che si equivalgono, abbastanza agevoli. Ma se Spezia e Samp dovessero giocarsi la salvezza quel giorno, diventerebbero due partite complesse.
"Il Milan andrà invece a Reggio Emilia contro il Sassuolo, partita delicata, ma il Sassuolo in casa ha battuto solo Salernitana, Venezia, Lazio, Fiorentina trasferta dove ha battuto Milan, Juve e Verona. Ho cercato allora di fare qualcosa di diverso, niente che possa eliminare il caso e l’opinione personale ma che ne limiti almeno il potere. Provo a spiegarmi. La prima cosa importante è costruire due gruppi di squadre, quelle da incontrare in casa e quelle da incontrare in trasferta. A ogni squadra ho dato un handicap, cioè un punteggio che ne fotografi il rendimento possibile. Esempio: senza la Juve, le squadre più difficili da affrontare in trasferta sono Fiorentina, Roma e Lazio. A questo daremo un handicap 5. Alla squadra giudicata più facile 1 ( trovate l’elenco nella tabella a destra). Ora prendiamo il calendario di Milan, Napoli, Inter e applichiamo l’handicap ai loro avversari. C’è un altro avviso importante. Per ogni punto di differenza nella classifica attuale, si assegna un punto di handicap. Quindi uno in più al Napoli e da uno a quattro all’Inter secondo il risultato del recupero. Ecco che cosa viene fuori (in maiuscolo le partite in trasferta). Milan, punti 67: TORINO 3,5; Genoa 2; LAZIO 5; Fiorentina 3; VERONA 3,5. Atalanta 3,5. SASSUOLO 2,5. Il valore totale handicap del Milan è 23. Napoli, punti 66: Fiorentina 3; Roma 4; EMPOLI 2; Sassuolo 3; TORINO 3,5; Genoa 2; SPEZIA 2. Il valore totale handicap del Napoli è 19,5. Inter punti 63: Verona 2,5; SPEZIA 2; Roma 4; UDINESE 2,5; Empoli 2; CAGLIARI 3; Sampdoria 1. Il valore totale handicap dell’Inter è 17. Se l’Inter vincesse a Bologna il suo distacco dal Milan scenderebbe a un punto, e il suo handicap salirebbe solo a 18. Se pareggiasse, i punti di distacco e gli handicap sarebbero 3, totale 20. Perdendo tutto salirebbe a 4, totale 21. Contro i 20,5 finali del Napoli (19,5 più il punto attuale di distacco). Partendo dai distacchi attuali questo porterebbe a un risultato clamoroso. La classifica diventerebbe questa: 1 Inter, 2 Napoli, 3 Milan. Con due risultati su tre dell’Inter a Bologna. Naturalmente è tutto fuorché scienza, ma ha buone radici nei dati analizzabili. Il calendario è una prova oggettiva, la classifica anche. I giudizi sulle squadre sono ormai abbastanza collaudati. È un buon inizio di risposta alla domanda di partenza. Va da sé che basta un calcio di rigore, una prodezza di uno qualsiasi fra le centinaia di giocatori coinvolti, o semplicemente una valutazione sbagliata, per ricominciare tutto da capo. Ma questo lo sapevamo già".
domanda che mi sento rivolgere in questi giorni un po’ dovunque, ma la realtà è che non ho una risposta, posso dire soltanto Milan, Inter o Napoli. In modo serio, niente di più. Ci sono incastri infiniti. In più questo è il primo campionato in cui manca una squadra di riferimento. Non sai chi vincerà e nemmeno chi perderà di più. Conta poco quello che pensiamo, conta quello che continuerà ad accadere. Cento anni di cifre dicono che tutte e tre le squadre di testa per ora sono dentro i limiti per vincere. Il confine più severo è quello delle sconfitte, molto pericoloso superare le cinque partite perse, ma alla 31a giornata Milan, Napoli e Inter sono dentro il margine. Lo sono anche per il numero di partite in cui hanno segnato: 27 l’Inter (da adesso daremo per ricordato
Napoli, 28 il Milan. Come se ne esce allora? Solo con il tifo? Direi che il tifo è un ottimo punto di vista, ma bisognerebbe riuscire a rimanere oggettivi. E questo non è facile. C’è un altro possibile inizio, riguarda il calendario, cioè le partite che restano alle tre squadre di testa. Ma anche qui ci sono molti pericoli. Faccio un esempio: all’ultima giornata l’Inter giocherà in casa con la Sampdoria e il Napoli andrà a La Spezia. Sono due avversari che si equivalgono, abbastanza agevoli. Ma se Spezia e Samp dovessero giocarsi la salvezza quel giorno, diventerebbero due partite complesse.
"Il Milan andrà invece a Reggio Emilia contro il Sassuolo, partita delicata, ma il Sassuolo in casa ha battuto solo Salernitana, Venezia, Lazio, Fiorentina trasferta dove ha battuto Milan, Juve e Verona. Ho cercato allora di fare qualcosa di diverso, niente che possa eliminare il caso e l’opinione personale ma che ne limiti almeno il potere. Provo a spiegarmi. La prima cosa importante è costruire due gruppi di squadre, quelle da incontrare in casa e quelle da incontrare in trasferta. A ogni squadra ho dato un handicap, cioè un punteggio che ne fotografi il rendimento possibile. Esempio: senza la Juve, le squadre più difficili da affrontare in trasferta sono Fiorentina, Roma e Lazio. A questo daremo un handicap 5. Alla squadra giudicata più facile 1 ( trovate l’elenco nella tabella a destra). Ora prendiamo il calendario di Milan, Napoli, Inter e applichiamo l’handicap ai loro avversari. C’è un altro avviso importante. Per ogni punto di differenza nella classifica attuale, si assegna un punto di handicap. Quindi uno in più al Napoli e da uno a quattro all’Inter secondo il risultato del recupero. Ecco che cosa viene fuori (in maiuscolo le partite in trasferta). Milan, punti 67: TORINO 3,5; Genoa 2; LAZIO 5; Fiorentina 3; VERONA 3,5. Atalanta 3,5. SASSUOLO 2,5. Il valore totale handicap del Milan è 23. Napoli, punti 66: Fiorentina 3; Roma 4; EMPOLI 2; Sassuolo 3; TORINO 3,5; Genoa 2; SPEZIA 2. Il valore totale handicap del Napoli è 19,5. Inter punti 63: Verona 2,5; SPEZIA 2; Roma 4; UDINESE 2,5; Empoli 2; CAGLIARI 3; Sampdoria 1. Il valore totale handicap dell’Inter è 17. Se l’Inter vincesse a Bologna il suo distacco dal Milan scenderebbe a un punto, e il suo handicap salirebbe solo a 18. Se pareggiasse, i punti di distacco e gli handicap sarebbero 3, totale 20. Perdendo tutto salirebbe a 4, totale 21. Contro i 20,5 finali del Napoli (19,5 più il punto attuale di distacco). Partendo dai distacchi attuali questo porterebbe a un risultato clamoroso. La classifica diventerebbe questa: 1 Inter, 2 Napoli, 3 Milan. Con due risultati su tre dell’Inter a Bologna. Naturalmente è tutto fuorché scienza, ma ha buone radici nei dati analizzabili. Il calendario è una prova oggettiva, la classifica anche. I giudizi sulle squadre sono ormai abbastanza collaudati. È un buon inizio di risposta alla domanda di partenza. Va da sé che basta un calcio di rigore, una prodezza di uno qualsiasi fra le centinaia di giocatori coinvolti, o semplicemente una valutazione sbagliata, per ricominciare tutto da capo. Ma questo lo sapevamo già".