E quindi? È un demerito? Ci sono squadre che, al contrario, sono sbracate. Quindi, un altro punto in più a favorevoli
È possibile, ma qui andiamo davvero per ipotesi, che Pioli abbia impostato a maggio una preparazione atletica finalizzata al raggiungimento di una condizione brillante della squadra già a metà giugno, in coincidenza con la fase finale della Coppa Italia, una competizione che, vincendo, avrebbe consentito di raggiungere immediatamente l'obiettivo della qualificazione alla Europa League. Le cose non sono andate bene, certo non per responsabilità specifica del nostro allenatore, ma quella scelta è apparsa nondimeno corretta. Può darsi però che la squadra la paghi nelle prossime tre settimane, con un calo di rendimento atletico, non rimediabile, come sappiamo, causa la stringenza degli impegni agonistici, che impediscono allenamenti di carico e tenuta del tono muscolare, e soprattutto una fase di riposo. Qualche segnale, purtroppo, lo si è percepito domenica sera a Napoli, con quel brusco calo di rendimento nell'ultima mezz'ora. Pioli, a fine match, parlava di giocatori 'stravolti' e di 'necessità di tener duro, d'ora in poi'. Insomma, qualche segnale è arrivato. Purtroppo, in questo campionato emergenziale, il fattore atletico è determinante, basti vedere la impressionante trasformazione in negativo della Lazio, che pare ora un sedicesimo di quella macchina di energia e gioco che era lo scorso inverno.
