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Come riportato da Mario Sconcerti dal CorSera in edicola oggi, 13 luglio, quella tra Napoli e Milan è stata una buona partita accademica, senza velocità e senza cattiveria. Ibra ha detto che con lui, se fosse arrivato prima, la squadra avrebbe vinto lo scudetto. Quindi ha voluto dire che la squadra è niente senza di lui. Troppo pieno di sè lo svedese che è stato straordinario in carriera ma non è più abbastanza grande per turbare la ricerca di un nuovo equilibrio. E' un Milan, tormentato dalle numerose dichiarazioni di Ibra, che si sta spegnendo per esaurimento. Quindi è giusto tentare una strada diversa. Rangnick è chiamato il professore, può essere un altro Sacchi o Zeman, potrebbe consumarsi nello stesso modo, ma si è guadagnato il diritto di essere una diversità. Ma non ha diritto all'ignoranza.