Sconcerti:"E' un ciapa no stanco. I limiti di tutti...".

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola:"Continuano le fatiche di Milan e Inter. Meglio l’Inter di pochi millimetri, forse solo per una
maggiore vivacità al limite dell’insistenza. Mentre il Milan è stato lento fin dall’inizio, quasi senza idee anche nei giocatori migliori. Ha pesato Leao per qualche giocata e naturalmente il gol, tecnicamente una primizia, ma è stato anche un Leao che ruba gli occhi sulla sua bellezza, senza riuscire a prendersi una reale responsabilità nei momenti duri. Questo campionato sembra una specie di lungo gioco ad handicap. Nel complesso le prime hanno 30 punti meno della scorsa stagione, l’Inter addirittura 10. Quando si pensava che le cessioni estive pesassero, non era molto sbagliato. Poi può bastare, ma quanto sale in meno potremo accettare? Aiuta tutti l’impoverimento generale. Hanno 5 punti meno Juve e Atalanta, 9 meno la Roma, è a zero il Milan, a -1 la Lazio. Ma non basta a capire. Un mercato, una stagione, con tutte le parole che portano dietro, stanno passando solo con un danno comune. Stupisce la difficoltà a segnare, la fatica che rende tutti uguali, i nervi che non tengono più, hanno continua necessità di pause"

"Pesano le Coppe per fatica e risultati, per le dimostrazioni che portano; pesa il calendario che avanza per tutti, quindi anche l’importanza dei risultati per le piccole. Ma affiora anche un senso di impotenza, una rassegnazione per un significato di marginalità che abbraccia tutto. Giochiamo nel ripostiglio del grande calcio, impossibilitati a cercare l’aria, ogni anno sempre un po’ più leggeri, vendiamo sempre un po’ di più per comprare qualcosa che non ci appaga mai, in sostanza ci inganniamo. Viviamo di speranza e propaganda. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango.

"È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più".
 
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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola:"Continuano le fatiche di Milan e Inter. Meglio l’Inter di pochi millimetri, forse solo per una
maggiore vivacità al limite dell’insistenza. Mentre il Milan è stato lento fin dall’inizio, quasi senza idee anche nei giocatori migliori. Ha pesato Leao per qualche giocata e naturalmente il gol, tecnicamente una primizia, ma è stato anche un Leao che ruba gli occhi sulla sua bellezza, senza riuscire a prendersi una reale responsabilità nei momenti duri. Questo campionato sembra una specie di lungo gioco ad handicap. Nel complesso le prime hanno 30 punti meno della scorsa stagione, l’Inter addirittura 10. Quando si pensava che le cessioni estive pesassero, non era molto sbagliato. Poi può bastare, ma quanto sale in meno potremo accettare? Aiuta tutti l’impoverimento generale. Hanno 5 punti meno Juve e Atalanta, 9 meno la Roma, è a zero il Milan, a -1 la Lazio. Ma non basta a capire. Un mercato, una stagione, con tutte le parole che portano dietro, stanno passando solo con un danno comune. Stupisce la difficoltà a segnare, la fatica che rende tutti uguali, i nervi che non tengono più, hanno continua necessità di pause"

"Pesano le Coppe per fatica e risultati, per le dimostrazioni che portano; pesa il calendario che avanza per tutti, quindi anche l’importanza dei risultati per le piccole. Ma affiora anche un senso di impotenza, una rassegnazione per un significato di marginalità che abbraccia tutto. Giochiamo nel ripostiglio del grande calcio, impossibilitati a cercare l’aria, ogni anno sempre un po’ più leggeri, vendiamo sempre un po’ di più per comprare qualcosa che non ci appaga mai, in sostanza ci inganniamo. Viviamo di speranza e propaganda. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango.

"È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più".
Mi sono fermato a Sconcerti. Oggi proprio gna faccio e non lo reggo.
Lo mandassero a mediare la guerra farebbe esplodere la terza guerra mondiale con la sua filosofia spicciola.
 

Blu71

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola:"Continuano le fatiche di Milan e Inter. Meglio l’Inter di pochi millimetri, forse solo per una
maggiore vivacità al limite dell’insistenza. Mentre il Milan è stato lento fin dall’inizio, quasi senza idee anche nei giocatori migliori. Ha pesato Leao per qualche giocata e naturalmente il gol, tecnicamente una primizia, ma è stato anche un Leao che ruba gli occhi sulla sua bellezza, senza riuscire a prendersi una reale responsabilità nei momenti duri. Questo campionato sembra una specie di lungo gioco ad handicap. Nel complesso le prime hanno 30 punti meno della scorsa stagione, l’Inter addirittura 10. Quando si pensava che le cessioni estive pesassero, non era molto sbagliato. Poi può bastare, ma quanto sale in meno potremo accettare? Aiuta tutti l’impoverimento generale. Hanno 5 punti meno Juve e Atalanta, 9 meno la Roma, è a zero il Milan, a -1 la Lazio. Ma non basta a capire. Un mercato, una stagione, con tutte le parole che portano dietro, stanno passando solo con un danno comune. Stupisce la difficoltà a segnare, la fatica che rende tutti uguali, i nervi che non tengono più, hanno continua necessità di pause"

"Pesano le Coppe per fatica e risultati, per le dimostrazioni che portano; pesa il calendario che avanza per tutti, quindi anche l’importanza dei risultati per le piccole. Ma affiora anche un senso di impotenza, una rassegnazione per un significato di marginalità che abbraccia tutto. Giochiamo nel ripostiglio del grande calcio, impossibilitati a cercare l’aria, ogni anno sempre un po’ più leggeri, vendiamo sempre un po’ di più per comprare qualcosa che non ci appaga mai, in sostanza ci inganniamo. Viviamo di speranza e propaganda. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango.

"È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più".

@KILPIN_91 ecco il gran maestro?
 

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"Pesano le Coppe per fatica e risultati, per le dimostrazioni che portano; pesa il calendario che avanza per tutti, quindi anche l’importanza dei risultati per le piccole. Ma affiora anche un senso di impotenza, una rassegnazione per un significato di marginalità che abbraccia tutto. Giochiamo nel ripostiglio del grande calcio, impossibilitati a cercare l’aria, ogni anno sempre un po’ più leggeri, vendiamo sempre un po’ di più per comprare qualcosa che non ci appaga mai, in sostanza ci inganniamo. Viviamo di speranza e propaganda. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango.

"È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più".
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"Pesano le Coppe per fatica e risultati, per le dimostrazioni che portano; pesa il calendario che avanza per tutti, quindi anche l’importanza dei risultati per le piccole. Ma affiora anche un senso di impotenza, una rassegnazione per un significato di marginalità che abbraccia tutto. Giochiamo nel ripostiglio del grande calcio, impossibilitati a cercare l’aria, ogni anno sempre un po’ più leggeri, vendiamo sempre un po’ di più per comprare qualcosa che non ci appaga mai, in sostanza ci inganniamo. Viviamo di speranza e propaganda. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango.

"È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più".
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"Pesano le Coppe per fatica e risultati, per le dimostrazioni che portano; pesa il calendario che avanza per tutti, quindi anche l’importanza dei risultati per le piccole. Ma affiora anche un senso di impotenza, una rassegnazione per un significato di marginalità che abbraccia tutto. Giochiamo nel ripostiglio del grande calcio, impossibilitati a cercare l’aria, ogni anno sempre un po’ più leggeri, vendiamo sempre un po’ di più per comprare qualcosa che non ci appaga mai, in sostanza ci inganniamo. Viviamo di speranza e propaganda. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango.

"È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più".
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Le prime 5 del campionato italiano,in Premier,stazionerebbero tra l'8o e 11o posto,dalla mediocrità delle nostre squadre possiamo trarre le risposte in merito ai risultati altalenanti,specie se poi trovi le medio piccole che corrono,quindi Sconcerti,ogni tua altra analisi è superflua.
 
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Le prime 5 del campionato italiano,in Premier,stazionerebbero tra l'8o e 11o posto,dalla mediocrità delle nostre squadre possiamo trarre le risposte in merito ai risultati altalenanti,specie se poi trovi le medio piccole che corrono,quindi Sconcerti,ogni tua altra analisi è superflua.
Non ci piove.Ritmi diversissimi.

Mai visto un possesso palla così lento.
 

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