Sconcerti:"Confusione creativa Inter più forte dei dandy rossoneri".

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Sconcerti:"Confusione creativa Inter più forte dei dandy rossoneri".

Come riportato da Mario Sconcerti sul Corriere della Sera in edicola oggi, 22 ottobre 2018, nel derby di Milano la confusione creativa dell'Inter ha avuto la meglio sui dandy rossoneri. La sorpresa di questo campionato è rappresentata dai 13 e 11 punti di distacco di Milan e Roma dalla Juventus. Distacco enorme, che mette di fronte società e squadra a forti responsabilità.

L'Inter sapeva che il Milan era squadra con maggiori qualità. Così ha fatto in modo che i rossoneri non tenessero troppo il pallone. L'Inter l'ha sbloccata nel recupero, ma non ha mai rischiato di perdere. L'Inter ha oscurato Higuain e ha chiuso Biglia e Bonaventura e ha reso inutili le corse degli esterni.

L'Inter ha meritato di vincere grazie a costruzioni di gioco che hanno provato ad allontanare la confusione agonistica che il match portava naturalmente. Il Milan è squadra graziosa e potenzialmente forte, ma leggera come un dandy al primo tè. Ha davanti Higuain ma non riesce a servirlo.
 

Clarenzio

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Come riportato da Mario Sconcerti sul Corriere della Sera in edicola oggi, 22 ottobre 2018, nel derby di Milano la confusione creativa dell'Inter ha avuto la meglio sui dandy rossoneri. La sorpresa di questo campionato è rappresentata dai 13 e 11 punti di distacco di Milan e Roma dalla Juventus. Distacco enorme, che mette di fronte società e squadra a forti responsabilità.

L'Inter sapeva che il Milan era squadra con maggiori qualità. Così ha fatto in modo che i rossoneri non tenessero troppo il pallone. L'Inter l'ha sbloccata nel recupero, ma non ha mai rischiato di perdere. L'Inter ha oscurato Higuain e ha chiuso Biglia e Bonaventura e ha reso inutili le corse degli esterni.

L'Inter ha meritato di vincere grazie a costruzioni di gioco che hanno provato ad allontanare la confusione agonistica che il match portava naturalmente. Il Milan è squadra graziosa e potenzialmente forte, ma leggera come un dandy al primo tè. Ha davanti Higuain ma non riesce a servirlo.

Prima metafora semi-riuscita di Sconcerti, incredibile.
 
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