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Inter e Milan stanno finalizzando il complesso piano finanziario per l'acquisto e la costruzione del nuovo stadio nell'area di San Siro, con l'obiettivo di completare l'atto di acquisto presumibilmente entro la fine di ottobre.
Secondo quanto riportato da Milano-Finanza, la strategia dei due club si articola su tre fasi principali:
Prestito Ponte Iniziale: Un finanziamento temporaneo da saldare in due o tre anni per coprire i 197 milioni di euro del prezzo di acquisto del terreno e le spese correlate.
Maxi-Finanziamento per la Costruzione: Un prestito più consistente, previsto intorno al 2027 (l'inizio stimato dei lavori), destinato a coprire quasi l'intero costo di costruzione del nuovo impianto, valutato a circa 1,5 miliardi di euro.
Rifinaziamento a Lungo Termine: Un'ultima operazione di rifinanziamento, da finalizzare in prossimità dell'inaugurazione, che dovrebbe essere in gran parte gestita tramite debito privato.
L'impianto è destinato a ospitare gli Europei del 2032 e i club sperano di accedere a eventuali agevolazioni creditizie per nuove infrastrutture. La gestione dei finanziamenti sarà affidata al veicolo societario San Siro Stadio, controllato da Nsm Holding.
L'operazione coinvolge l'interesse di 4-5 istituti bancari di rilievo (tra cui Goldman Sachs, JpMorgan e Banco BPM), pronti a fornire credito a un tasso molto competitivo.
Con il nuovo stadio, il Milan e l'Inter prevedono un aumento di ricavi di 150 milioni di euro, derivanti principalmente dall'incremento di posti premium, servizi di hospitality e sponsorizzazioni, inclusi i naming rights (la cui vendita potrebbe essere annunciata prima dell'inizio dei lavori). Si stima che, a pieno regime, il fatturato complessivo delle due società possa raggiungere i 650 milioni di euro. Il progetto è supportato da un project executive team composto da specialisti e dagli studi legali Chiomenti e PedersoliGattai.
Secondo quanto riportato da Milano-Finanza, la strategia dei due club si articola su tre fasi principali:
Prestito Ponte Iniziale: Un finanziamento temporaneo da saldare in due o tre anni per coprire i 197 milioni di euro del prezzo di acquisto del terreno e le spese correlate.
Maxi-Finanziamento per la Costruzione: Un prestito più consistente, previsto intorno al 2027 (l'inizio stimato dei lavori), destinato a coprire quasi l'intero costo di costruzione del nuovo impianto, valutato a circa 1,5 miliardi di euro.
Rifinaziamento a Lungo Termine: Un'ultima operazione di rifinanziamento, da finalizzare in prossimità dell'inaugurazione, che dovrebbe essere in gran parte gestita tramite debito privato.
L'impianto è destinato a ospitare gli Europei del 2032 e i club sperano di accedere a eventuali agevolazioni creditizie per nuove infrastrutture. La gestione dei finanziamenti sarà affidata al veicolo societario San Siro Stadio, controllato da Nsm Holding.
L'operazione coinvolge l'interesse di 4-5 istituti bancari di rilievo (tra cui Goldman Sachs, JpMorgan e Banco BPM), pronti a fornire credito a un tasso molto competitivo.
Con il nuovo stadio, il Milan e l'Inter prevedono un aumento di ricavi di 150 milioni di euro, derivanti principalmente dall'incremento di posti premium, servizi di hospitality e sponsorizzazioni, inclusi i naming rights (la cui vendita potrebbe essere annunciata prima dell'inizio dei lavori). Si stima che, a pieno regime, il fatturato complessivo delle due società possa raggiungere i 650 milioni di euro. Il progetto è supportato da un project executive team composto da specialisti e dagli studi legali Chiomenti e PedersoliGattai.