La Corte dei Conti ha avviato un'indagine sulla vendita dello stadio San Siro a Milan e Inter, per un valore stimato di 197 milioni di euro (73 milioni per lo stadio e 124 milioni per le aree circostanti), al fine di verificare eventuali danni erariali derivanti dall'operazione, indagine avviata a seguito di notizie stampa e di un esposto, parallelamente all'indagine della procura, anch'essa nata da un esposto del comitato "Sì Meazza", che solleva dubbi sulla valutazione del prezzo e sulle modalità di acquisizione dei terreni.
L'indagine della Corte dei Conti si concentra in particolare sui metodi di valutazione utilizzati dall'Agenzia delle Entrate, che ha stimato il terreno su cui sorge lo stadio a 30 milioni di euro, un valore inferiore a quello stabilito dalla giunta comunale in una delibera precedente (43 milioni di euro), generando sospetti su una possibile sottovalutazione del bene pubblico.
L'assessore alla rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, ha espresso serenità riguardo all'indagine, sottolineando che il Comune si è affidato all'Agenzia delle Entrate per la stima, un ente ritenuto competente e imparziale, mentre l'indagine della procura, attualmente senza indagati né ipotesi di reato, si concentra anche sulle autorizzazioni comunali per i carotaggi effettuati a gennaio sui terreni interessati dalla vendita.