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Mentre nel Parlamento europeo siedono persone già condannate nei loro Paesi, si discute se togliere l’immunità non a un politico corrotto o a un colluso, ma a una militante colpevole soltanto di aver dato un calcio a un nazista. Per questo rischia 24 anni di carcere in condizioni disumane. Una vergogna senza se e senza ma. Questa è la realtà: non può esistere alcun dibattito, perché la sproporzione della pena e delle condizioni di detenzione è lampante, e dovrebbe trovare d'accordo anche chi non condivide il gesto compiuto, ma questa ritorsione degli ungheresi è roba da Terzo Mondo, da Sudafrica dell’apartheid. Su questo non può che esserci condivisione; se invece ogni piccolo sgarro dovesse essere trattato così allora significherebbe legittimare la violenza come unica risposta. È questa l’Europa che vogliamo? Per questo la solidarietà a Salis deve essere piena, chiara e senza riserve. Non c'è razionalità nel godere di quanto sta accadendo.
Si bhe certo , ovviamente può dispiacere ma da adulta consapevole e apertamente schierata in una direzione sapeva a cosa andava incontro. Non posso che immaginare come godeva quando si accaniva in un paese straniero contro una controparte a lei ostile con violenza e aggressività. Adesso piange e chiede clemenza protetta da una parte di politica e magistratura che vuole farla passare per "Pasionaria",siamo nel 2025 e il mondo è cambiato , pretendo che chi si schiera apertamente in una direzione ma soprattutto commette violenza venga giudicato senza protezioni secondo la legge. Dispiace ma se ha sbagliato deve pagare.