Sala:"Milan e Inter se ne andranno col no del Consiglio".

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Ancora il solito Sala sulla questione stadio:"Io ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho disimparato in questo momento, ho fatto tutto quello che potevo fare. Quindi, il mio lavoro si è risolto con la definizione di questa ipotesi di contratto. Ora bisogna aspettare un parere. E’ chiaro che mi auguro una decisione a favore, dopodichè, però, non posso certamente ipotizzare nulla. Fumagalli? Ci siamo visti. Io capisco il suo pensiero, ha delle riserve, non ha ancora deciso, vedremo cosa farà, ma anche con lui ho usato lo stesso metro, cioè gli ho spiegato la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto ‘decidi in coscienza, pensaci’. E quindi non saprei dire cosa votera’, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non e’ ancora deciso, vedremo”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto alle critiche del Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune sulla delibera di vendita dello stadio di San Siro, affermando: "Non credo che siano invalicabili, ma sono osservazioni giuste. La vicesindaca sta parlando direttamente con il professore Dalla Chiesa da giorni, quindi anche su questo stiamo lavorando".

Riguardo ai tempi del voto in Consiglio, il sindaco ha dichiarato: "Non saprei, vediamo come si svolge discussione. Se non è oggi immagino sia lunedì. Tutto può essere, si può anche andare al di là di lunedì, ma credo che le posizioni siano abbastanza cristallizzate e quindi il Consiglio fara’ la sua parte formale e sostanziale e vedremo".

Sala ha poi parlato delle implicazioni politiche della decisione, osservando che la vicenda segnerà un momento importante per la città e sarà un elemento di discussione in vista della campagna elettorale. Ha criticato l'opposizione, sostenendo che spesso le loro posizioni non si basano su ciò che è giusto per la città, ma su logiche di posizionamento politico: "Io faccio fatica a capire come una parte della minoranza possa essere contraria a un’ipotesi di sviluppo della città che creerebbe tanto lavoro, tanta economia".

Infine, il sindaco ha avvertito che se la delibera non dovesse passare, le squadre "si muoverebbero con rapidità verso un’altra situazione", con il rischio che l'area di San Donato venga urbanizzata e che San Siro rimanga "vuoto". Nonostante tutto, ha concluso: "il mio parere e la mia opinione è più che conosciuta, io non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessuna recriminazione, perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Ho fatto quello che devo fare, dopodiché il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione del Consiglio".

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Ancora il solito Sala sulla questione stadio:"Io ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho disimparato in questo momento, ho fatto tutto quello che potevo fare. Quindi, il mio lavoro si è risolto con la definizione di questa ipotesi di contratto. Ora bisogna aspettare un parere. E’ chiaro che mi auguro una decisione a favore, dopodichè, però, non posso certamente ipotizzare nulla. Fumagalli? Ci siamo visti. Io capisco il suo pensiero, ha delle riserve, non ha ancora deciso, vedremo cosa farà, ma anche con lui ho usato lo stesso metro, cioè gli ho spiegato la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto ‘decidi in coscienza, pensaci’. E quindi non saprei dire cosa votera’, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non e’ ancora deciso, vedremo”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto alle critiche del Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune sulla delibera di vendita dello stadio di San Siro, affermando: "Non credo che siano invalicabili, ma sono osservazioni giuste. La vicesindaca sta parlando direttamente con il professore Dalla Chiesa da giorni, quindi anche su questo stiamo lavorando".

Riguardo ai tempi del voto in Consiglio, il sindaco ha dichiarato: "Non saprei, vediamo come si svolge discussione. Se non è oggi immagino sia lunedì. Tutto può essere, si può anche andare al di là di lunedì, ma credo che le posizioni siano abbastanza cristallizzate e quindi il Consiglio fara’ la sua parte formale e sostanziale e vedremo".

Sala ha poi parlato delle implicazioni politiche della decisione, osservando che la vicenda segnerà un momento importante per la città e sarà un elemento di discussione in vista della campagna elettorale. Ha criticato l'opposizione, sostenendo che spesso le loro posizioni non si basano su ciò che è giusto per la città, ma su logiche di posizionamento politico: "Io faccio fatica a capire come una parte della minoranza possa essere contraria a un’ipotesi di sviluppo della città che creerebbe tanto lavoro, tanta economia".

Infine, il sindaco ha avvertito che se la delibera non dovesse passare, le squadre "si muoverebbero con rapidità verso un’altra situazione", con il rischio che l'area di San Donato venga urbanizzata e che San Siro rimanga "vuoto". Nonostante tutto, ha concluso: "il mio parere e la mia opinione è più che conosciuta, io non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessuna recriminazione, perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Ho fatto quello che devo fare, dopodiché il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione del Consiglio".
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Milanforever26

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Ancora il solito Sala sulla questione stadio:"Io ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho disimparato in questo momento, ho fatto tutto quello che potevo fare. Quindi, il mio lavoro si è risolto con la definizione di questa ipotesi di contratto. Ora bisogna aspettare un parere. E’ chiaro che mi auguro una decisione a favore, dopodichè, però, non posso certamente ipotizzare nulla. Fumagalli? Ci siamo visti. Io capisco il suo pensiero, ha delle riserve, non ha ancora deciso, vedremo cosa farà, ma anche con lui ho usato lo stesso metro, cioè gli ho spiegato la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto ‘decidi in coscienza, pensaci’. E quindi non saprei dire cosa votera’, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non e’ ancora deciso, vedremo”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto alle critiche del Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune sulla delibera di vendita dello stadio di San Siro, affermando: "Non credo che siano invalicabili, ma sono osservazioni giuste. La vicesindaca sta parlando direttamente con il professore Dalla Chiesa da giorni, quindi anche su questo stiamo lavorando".

Riguardo ai tempi del voto in Consiglio, il sindaco ha dichiarato: "Non saprei, vediamo come si svolge discussione. Se non è oggi immagino sia lunedì. Tutto può essere, si può anche andare al di là di lunedì, ma credo che le posizioni siano abbastanza cristallizzate e quindi il Consiglio fara’ la sua parte formale e sostanziale e vedremo".

Sala ha poi parlato delle implicazioni politiche della decisione, osservando che la vicenda segnerà un momento importante per la città e sarà un elemento di discussione in vista della campagna elettorale. Ha criticato l'opposizione, sostenendo che spesso le loro posizioni non si basano su ciò che è giusto per la città, ma su logiche di posizionamento politico: "Io faccio fatica a capire come una parte della minoranza possa essere contraria a un’ipotesi di sviluppo della città che creerebbe tanto lavoro, tanta economia".

Infine, il sindaco ha avvertito che se la delibera non dovesse passare, le squadre "si muoverebbero con rapidità verso un’altra situazione", con il rischio che l'area di San Donato venga urbanizzata e che San Siro rimanga "vuoto". Nonostante tutto, ha concluso: "il mio parere e la mia opinione è più che conosciuta, io non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessuna recriminazione, perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Ho fatto quello che devo fare, dopodiché il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione del Consiglio".

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In tutta onestà non so nemmeno più capire chi vuole cosa in questa situazione..mi sembrano solo tutti ridicoli..
 

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Ancora il solito Sala sulla questione stadio:"Io ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho disimparato in questo momento, ho fatto tutto quello che potevo fare. Quindi, il mio lavoro si è risolto con la definizione di questa ipotesi di contratto. Ora bisogna aspettare un parere. E’ chiaro che mi auguro una decisione a favore, dopodichè, però, non posso certamente ipotizzare nulla. Fumagalli? Ci siamo visti. Io capisco il suo pensiero, ha delle riserve, non ha ancora deciso, vedremo cosa farà, ma anche con lui ho usato lo stesso metro, cioè gli ho spiegato la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto ‘decidi in coscienza, pensaci’. E quindi non saprei dire cosa votera’, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non e’ ancora deciso, vedremo”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto alle critiche del Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune sulla delibera di vendita dello stadio di San Siro, affermando: "Non credo che siano invalicabili, ma sono osservazioni giuste. La vicesindaca sta parlando direttamente con il professore Dalla Chiesa da giorni, quindi anche su questo stiamo lavorando".

Riguardo ai tempi del voto in Consiglio, il sindaco ha dichiarato: "Non saprei, vediamo come si svolge discussione. Se non è oggi immagino sia lunedì. Tutto può essere, si può anche andare al di là di lunedì, ma credo che le posizioni siano abbastanza cristallizzate e quindi il Consiglio fara’ la sua parte formale e sostanziale e vedremo".

Sala ha poi parlato delle implicazioni politiche della decisione, osservando che la vicenda segnerà un momento importante per la città e sarà un elemento di discussione in vista della campagna elettorale. Ha criticato l'opposizione, sostenendo che spesso le loro posizioni non si basano su ciò che è giusto per la città, ma su logiche di posizionamento politico: "Io faccio fatica a capire come una parte della minoranza possa essere contraria a un’ipotesi di sviluppo della città che creerebbe tanto lavoro, tanta economia".

Infine, il sindaco ha avvertito che se la delibera non dovesse passare, le squadre "si muoverebbero con rapidità verso un’altra situazione", con il rischio che l'area di San Donato venga urbanizzata e che San Siro rimanga "vuoto". Nonostante tutto, ha concluso: "il mio parere e la mia opinione è più che conosciuta, io non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessuna recriminazione, perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Ho fatto quello che devo fare, dopodiché il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione del Consiglio".

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Quanto gli piace il suono della sua stessa voce a questo inetto
 

malos

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Ancora il solito Sala sulla questione stadio:"Io ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho disimparato in questo momento, ho fatto tutto quello che potevo fare. Quindi, il mio lavoro si è risolto con la definizione di questa ipotesi di contratto. Ora bisogna aspettare un parere. E’ chiaro che mi auguro una decisione a favore, dopodichè, però, non posso certamente ipotizzare nulla. Fumagalli? Ci siamo visti. Io capisco il suo pensiero, ha delle riserve, non ha ancora deciso, vedremo cosa farà, ma anche con lui ho usato lo stesso metro, cioè gli ho spiegato la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto ‘decidi in coscienza, pensaci’. E quindi non saprei dire cosa votera’, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non e’ ancora deciso, vedremo”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto alle critiche del Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune sulla delibera di vendita dello stadio di San Siro, affermando: "Non credo che siano invalicabili, ma sono osservazioni giuste. La vicesindaca sta parlando direttamente con il professore Dalla Chiesa da giorni, quindi anche su questo stiamo lavorando".

Riguardo ai tempi del voto in Consiglio, il sindaco ha dichiarato: "Non saprei, vediamo come si svolge discussione. Se non è oggi immagino sia lunedì. Tutto può essere, si può anche andare al di là di lunedì, ma credo che le posizioni siano abbastanza cristallizzate e quindi il Consiglio fara’ la sua parte formale e sostanziale e vedremo".

Sala ha poi parlato delle implicazioni politiche della decisione, osservando che la vicenda segnerà un momento importante per la città e sarà un elemento di discussione in vista della campagna elettorale. Ha criticato l'opposizione, sostenendo che spesso le loro posizioni non si basano su ciò che è giusto per la città, ma su logiche di posizionamento politico: "Io faccio fatica a capire come una parte della minoranza possa essere contraria a un’ipotesi di sviluppo della città che creerebbe tanto lavoro, tanta economia".

Infine, il sindaco ha avvertito che se la delibera non dovesse passare, le squadre "si muoverebbero con rapidità verso un’altra situazione", con il rischio che l'area di San Donato venga urbanizzata e che San Siro rimanga "vuoto". Nonostante tutto, ha concluso: "il mio parere e la mia opinione è più che conosciuta, io non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessuna recriminazione, perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Ho fatto quello che devo fare, dopodiché il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione del Consiglio".

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Vattene prima tu e loro dietro.
 

Ramza Beoulve

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Ancora il solito Sala sulla questione stadio:"Io ritengo di avere negoziato al meglio con le squadre. Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, di certo non ho disimparato in questo momento, ho fatto tutto quello che potevo fare. Quindi, il mio lavoro si è risolto con la definizione di questa ipotesi di contratto. Ora bisogna aspettare un parere. E’ chiaro che mi auguro una decisione a favore, dopodichè, però, non posso certamente ipotizzare nulla. Fumagalli? Ci siamo visti. Io capisco il suo pensiero, ha delle riserve, non ha ancora deciso, vedremo cosa farà, ma anche con lui ho usato lo stesso metro, cioè gli ho spiegato la necessità per Milano di avere un nuovo stadio e gli ho detto ‘decidi in coscienza, pensaci’. E quindi non saprei dire cosa votera’, certamente da come ci siamo lasciati ieri sera non e’ ancora deciso, vedremo”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto alle critiche del Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune sulla delibera di vendita dello stadio di San Siro, affermando: "Non credo che siano invalicabili, ma sono osservazioni giuste. La vicesindaca sta parlando direttamente con il professore Dalla Chiesa da giorni, quindi anche su questo stiamo lavorando".

Riguardo ai tempi del voto in Consiglio, il sindaco ha dichiarato: "Non saprei, vediamo come si svolge discussione. Se non è oggi immagino sia lunedì. Tutto può essere, si può anche andare al di là di lunedì, ma credo che le posizioni siano abbastanza cristallizzate e quindi il Consiglio fara’ la sua parte formale e sostanziale e vedremo".

Sala ha poi parlato delle implicazioni politiche della decisione, osservando che la vicenda segnerà un momento importante per la città e sarà un elemento di discussione in vista della campagna elettorale. Ha criticato l'opposizione, sostenendo che spesso le loro posizioni non si basano su ciò che è giusto per la città, ma su logiche di posizionamento politico: "Io faccio fatica a capire come una parte della minoranza possa essere contraria a un’ipotesi di sviluppo della città che creerebbe tanto lavoro, tanta economia".

Infine, il sindaco ha avvertito che se la delibera non dovesse passare, le squadre "si muoverebbero con rapidità verso un’altra situazione", con il rischio che l'area di San Donato venga urbanizzata e che San Siro rimanga "vuoto". Nonostante tutto, ha concluso: "il mio parere e la mia opinione è più che conosciuta, io non voglio insistere e accetterò in ogni caso senza nessuna recriminazione, perché a questo punto io ho la mia coscienza a posto e per uno come me conta molto. Ho fatto quello che devo fare, dopodiché il Consiglio su alcune materie è sovrano e io sarò il primo ad accettare ogni decisione del Consiglio".

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Questo se non era piddino stava già in galera...
 

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