Sacchi:"Milan, ora serve un gioco più europeo".

Swaitak

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Come riportato da Sacchi sulla GDS, il Milan si è qualificato ai gironi di Europa League, ma che fatica. Milan apparso bloccato e con poche azioni manovrate. Il Milan è cresciuto in difesa, soprattutto per l'aggressività. Ma il pressing è relativo. Pioli sta facendo un ottimo lavoro, ha dato un grande spirito di squadra. Oggi tutti i giocatori danno tutto ciò che hanno. Ma in Europa serve un calcio più collettivo e di dominio. Pioli deve riuscire a creare una squadra organica, un gruppo in cui tutti partecipino alla fase offensiva e difensiva. Possesso, pressing e passaggi rasoterra devono diventare la norma.

Arrighe ste cose dille quando abbiamo la squadra al completo però , no con l'attacco della chicco
 
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Come riportato da Sacchi sulla GDS, il Milan si è qualificato ai gironi di Europa League, ma che fatica. Milan apparso bloccato e con poche azioni manovrate. Il Milan è cresciuto in difesa, soprattutto per l'aggressività. Ma il pressing è relativo. Pioli sta facendo un ottimo lavoro, ha dato un grande spirito di squadra. Oggi tutti i giocatori danno tutto ciò che hanno. Ma in Europa serve un calcio più collettivo e di dominio. Pioli deve riuscire a creare una squadra organica, un gruppo in cui tutti partecipino alla fase offensiva e difensiva. Possesso, pressing e passaggi rasoterra devono diventare la norma.
Ci spieghi signor sacchi ci spieghi.

Quindi dominio palla come voleva fare Sarri? Oppure come il suo pupillo preferito Giampaolo?

Quindi palla a tetra e 7000 passaggi i in orizzontale?

Quindi abboliamo il lancio lungo? Abbiamo vinto l'ultima partita di campionato grazie a un lancio di 60 m di Hernandez...non si doveva fare? I tiri da fuori che dice li abboliamo? Eppure il suo Milan ne ha fatto una specialità.

Tutti quelli che hanno un gioco di possesso sono in picchiata verticale, a cominciare dal Barcellona.

Egregio sacchi è fortunato a non allenare più,abbiamo un bel ricordo di quello che lei è stato lasci stare il calcio di oggi che non è più cosa sua.
 
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Il Rio Ave, per quello che ho visto, vale una buona di b italiana.

Abbiamo affrontato e vissuto male la partita, finendo su un piano che non è il nostro, rischiando tantissimo di perdere.

Il discorso dei giocatori vale fino ad un certo punto, il Rio Ave è talmente scarso che non serve certo Ibra per vincere. Ma se affronti e vivi male la partita tutto si complica.

serie b mi sembra esagerato.

comunque noi con quei 4 "attaccanti" schierati oltretutto fuori ruolo, stanchi, fuori casa col vento e tutto, giovani ed inesperti non potevamo fare di meglio secondo me.
non è una questione di finire sulla rissa, che a me non è sembrato, è il fatto che se la rigiochi 10 volte vedi sempre una partita così. decisa da episodi.
pochissimi tiri e gol casuali.

e di rio ave in A ce n'è una caterva... quindi ci vuole la fisicità ed un pizzico di esperienza che possono dare ibra e rebic più quella che non possono dare i nuovi acquisti "alla bakayoko" che speravo facessimo ma non abbiam fatto.
 

A.C Milan 1899

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serie b mi sembra esagerato.

comunque noi con quei 4 "attaccanti" schierati oltretutto fuori ruolo, stanchi, fuori casa col vento e tutto, giovani ed inesperti non potevamo fare di meglio secondo me.
non è una questione di finire sulla rissa, che a me non è sembrato, è il fatto che se la rigiochi 10 volte vedi sempre una partita così. decisa da episodi.
pochissimi tiri e gol casuali.

e di rio ave in A ce n'è una caterva... quindi ci vuole la fisicità ed un pizzico di esperienza che possono dare ibra e rebic più quella che non possono dare i nuovi acquisti "alla bakayoko" che speravo facessimo ma non abbiam fatto.

Esatto.
 
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Diciamo anche che il Rio Ave ha affrontato una squadra da ottavo/nono posto in Serie A (tale valeva il Milan con gli effettivi schierati l’altra sera, qualora giocasse con quegli uomini tutta la stagione senza che i titolari rientrino) con un attacco da parte destra della classifica, anzi da lotta salvezza.

Gran parte delle difficoltà sono derivate da quello. Se riprendessimo Suso e Piatek e tornassimo al 4-3-3 torneremmo il Milan della prima metà del 2019/2020, sono i giocatori a fare la squadra, mai il contrario.
Se con 8/11 della formazione titolare e due prime scelte su tre per quanto riguarda le riserve siamo una squadra da ottavo/nono posto è un problema, eh.
Per quanto riguarda l’attacco, tra Ibra e Maldini ci sono ovviamente infinite categorie di differenza, ma tra Rebic e Saele la differenza non è quella che passa tra Shevchenko e Javi Moreno(=Rebic da solo non vale 4-5 posti in classifica in più).
Peraltro, in questo momento, come vice-Ibra abbiamo solo Colombo e al limite possiamo mettere Leao fuori ruolo. Da quello che abbiamo visto fino a ora, Maldini, Colombo e Leao sono più o meno nella stessa fascia. Quindi, senza Ibra, il nostro attacco ideale è Castillejo-Calhanoglu-Rebic-Colombo/Leao. Da mani nei capelli.
Insomma, si ritorna al solito punto: la nostra stagione è legata a doppio filo con la condizione fisica e il rendimento di Ibra. Senza di lui, a mio parere, sulla carta non siamo più forti del Milan che ha iniziato la stagione l’anno scorso. L’unica differenza è per noi tifosi che ci risparmiamo il supplizio di vedere Suso e Piatek con la nostra maglia, ma non valiamo più di un posto in EL.
 

A.C Milan 1899

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Se con 8/11 della formazione titolare e due prime scelte su tre per quanto riguarda le riserve siamo una squadra da ottavo/nono posto è un problema, eh.
Per quanto riguarda l’attacco, tra Ibra e Maldini ci sono ovviamente infinite categorie di differenza, ma tra Rebic e Saele la differenza non è quella che passa tra Shevchenko e Javi Moreno(=Rebic da solo non vale 4-5 posti in classifica in più).
Peraltro, in questo momento, come vice-Ibra abbiamo solo Colombo e al limite possiamo mettere Leao fuori ruolo. Da quello che abbiamo visto fino a ora, Maldini, Colombo e Leao sono più o meno nella stessa fascia. Quindi, senza Ibra, il nostro attacco ideale è Castillejo-Calhanoglu-Rebic-Colombo/Leao. Da mani nei capelli.
Insomma, si ritorna al solito punto: la nostra stagione è legata a doppio filo con la condizione fisica e il rendimento di Ibra. Senza di lui, a mio parere, sulla carta non siamo più forti del Milan che ha iniziato la stagione l’anno scorso. L’unica differenza è per noi tifosi che ci risparmiamo il supplizio di vedere Suso e Piatek con la nostra maglia, ma non valiamo più di un posto in EL.

Per me saremmo comunque più forti del Milan che ha iniziato la scorsa stagione, se abbiamo Rebic. Di certo non faremmo un girone d’andata da 25 punti, ecco. Guarda che forse non ce lo ricordiamo bene, ma quel Milan era terribile. Anche con Pioli, che aveva dato un gioco decisamente migliore di quello di Giampollo, non segnavamo manco con le mani. Quello era un Milan da massimo 55 punti stagionali, Sunburn.

Ma è naturale che sia Ibra il vero spostatore di equilibri, visto che da solo ti porta una ventina di goal su azione (stando bassi) e una decina di assist (stando al rendimento avuto nella metà della passata stagione la proiezione è quella).

Poi l’altra sera avevamo fuori sia lui che Rebic, e appunto aver fuori Ibra e Rebic contemporaneamente significa aver fuori in tutto un potenziale stagione di una trentina di goal (minimo) e una quindicina di assist.

E 30 goal e 15 assist in più o in meno beh, giustificano tutta la differenza tra un quarto, minimo quinto, posto in classifica, e una stagione a lottare con le unghie e con i denti per acciuffare un settimo posto, secondo me.

P.s: al livello dello scorso anno non ci torneremmo con Ibra o senza Ibra anche perché il 4-2-3-1, a differenza del 4-3-3, esalta molti componenti della rosa. Ma con un attacco Rebic-Leao-Salmonstriker o Leao-Rebic-Salmonstriker (ammesso che Gallinejo non può né deve essere titolare) saremmo da sesto posto, non di più. Con Ibra è ben diverso, e siamo da quinto posto con la possibilità di lottare per il quarto (specie con l’arrivo di Dalot; arrivasse anche Thauvin o un esterno destro con numeri analogamente importanti non avremmo nulla da invidiare al Napoli, per me, mentre così come siamo ora, se torna Ibra possiamo lottare, seppur da underdog).

L’anno scorso invece, con la squadra della prima metà del 2019/2020, la formazione pre-Ibra con Suco e Pitalek, sarebbe stato un miracolo anche un settimo posto.
 
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