Sacchi e Lippi su Milan - Juve. Le dichiarazioni.

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 10 novembre, ha intervistato Sacchi e Lippi su Milan - Juve. Ecco le dichiarazioni:

Sacchi:"Il Milan ha tanti infortunati e deve affrontare il match in condizioni precarie. Ma deve giocare con coraggio senza spaventarsi. Non pretendo che il Milan pressi in attacco, ma non vorrei nemmeno vederlo in difesa. L'equilibrio in fase di non possesso può essere la chiave.Quanto peserà l'Europa League il giovedì? Tantissimo. Giocare il giovedì sera, per di più in trasferta, è un handicap. Pensate: dopo la gara di Siviglia, i ragazzi sono saliti in aereo e rientrati a Milanello, saranno andati a dormire alle quattro di notte, come volete che si recuperino le energie? Ci sono soltanto 48ore per preparare la partita con la Juve: poco, pochissimo. Quello che mi chiedo è: fisicamente il Milan riuscirà a reggere il confronto? Gattuso finora ha compiuto un lavoro enorme, soprattutto a livello psicologico: ha ridato dignità a una squadra che l’aveva smarrita, ha fatto capi- re ai giocatori che cosa significa essere al Milan. Però.. La Juve ha un potenziale enorme. Non solo Ronaldo. Per mettere sotto la Juve servono organizzazione, grande fisicità, velocità nella distribuzione del pallone e aggressività. Il pressing diventa fondamentale e purtroppo, finora, il Milan non pressa molto bene. Però io credo che sia determinante tenere gli avversari lontani dalla porta. Dalle mie parti si dice: se ti porti il beccamorto in casa, è un brutto segnale. Sottoscrivo. La Juve, a settanta metri dall’area rosso- nera, è pericolosa ma si può arginare. Se invece si avvicina a Donnarumma, cominciano i guai. Pressing, dunque? Se si potesse, s. Ma non so se il Milan è attrezzato per farlo. Dei rossoneri apprezzo la volontà di giocare, sempre e comunque. Il difetto sta quando la palla ce l’hanno gli altri: va recuperata in zona più offensiva. Gli attaccanti dovranno infastidire i difensori bianconeri poco prima che questi superino la metà campo. Come si marca Ronaldo? Con la squadra. Se fai in modo che non sia alimentato, lo togli dalla partita. Partiamo da un dato di fatto: la Juve è superiore come individualità, dunque il Milan dovrà cercare di vincere attraverso il gioco, il collettivo e le idee. Le azioni offensive dovranno essere alternate: si va sulle fasce per allargare gli avversari e poi li infila al centro. E Higuain, se avrà recuperato, può essere determinante per applicare questa soluzione. Higuain non si si serve con i cross. Lui ha bisogno del pallone rasoterra. Gattuso? Ringhio è un fenomeno, credetemi. Ha dato un’anima al Milan, ha portato orgoglio, senso di appartenenza. E poi fa praticare un buon calcio, propositivo: al Milan mancano soltanto un po’ di velocità e un po’ di pressing. Però questi ragazzi non mollano mai, vincono le partite anche all’ultimo secondo. E Rino è uno che dà la vita per il calcio e per i suoi giocatori. Pronostico? Sulla carta la Juve è favorita, perché il Milan è in precarie con- dizioni. Però il calcio è come la vita: non sai mai che cosa ti può succedere".

Lippi:"Come il Milan può fermare Ronaldo? Si parla sempre di gabbie, rad*doppi, marcature triple: poi ma*gari nei ha tre su lui e un altro è libero di far gol. Il Milan non può far altro che giocare al massi* mo delle possibilità, compatto, concentrato, e sperare che Suso e Higuain colpiscano. Ci sono di* versi assenti, mi pare. Tutti vogliamo bene a Rino. Ma non è solo un bravo ragazzo: a quei livelli non basta la grinta. Le sue squadre sono organizzate, cercano il gioco. Ha già fatto be*ne contro la Juve e ha tutto quello che serve a un bravo giovane alle*natore. Ricorda quanti miei giocatori sono diventati allenatori, da Conte a Can*navaro, da Ferrara a Grosso? Di tanti forse non lo avrei pensato, ma tutti erano grandi uomini. E questo ti consente di essere un grande allenatore. Il Milan fatica in EL? Il Milan sapeva che il suo obietti*vo massimo sarebbe stata la Champions ed è in piena corsa. Ho stima di Leonardo, Maldini, Gattuso e della dirigenza. La Juve è lì con Barça, City, Real e Bayern: anche se in campionato non sono al massimo, in Europa si trasformano. Ma la Juve ha CR7: fosse arrivato 3/4 anni fa non avrebbe trovato una squadra così matura. Suso il Ronaldo del Milan? Lasciamo stare i paragoni, ma Suso è fortissimo, inventa, fa gol. Insostituibile. E poi Higuain avrà una gran voglia: ma non confon*detela solo con la rabbia da ex, c’è anche stima e desiderio di com*petere allo stesso livello. Come finisce Milan - Juve? Direi che vince la Juve. S. Siro è anche la sua seconda casa e lì fa sempre grandi partite: ricordo un 6*1 all’Inter, altre grandi partite con il Milan. Anche se una gior*nata eccezionale per gli avversari può succedere...":
 

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Sacchi:"Il Milan ha tanti infortunati e deve affrontare il match in condizioni precarie. Ma deve giocare con coraggio senza spaventarsi. Non pretendo che il Milan pressi in attacco, ma non vorrei nemmeno vederlo in difesa. L'equilibrio in fase di non possesso può essere la chiave.Quanto peserà l'Europa League il giovedì? Tantissimo. Giocare il giovedì sera, per di più in trasferta, è un handicap. Pensate: dopo la gara di Siviglia, i ragazzi sono saliti in aereo e rientrati a Milanello, saranno andati a dormire alle quattro di notte, come volete che si recuperino le energie? Ci sono soltanto 48ore per preparare la partita con la Juve: poco, pochissimo. Quello che mi chiedo è: fisicamente il Milan riuscirà a reggere il confronto? Gattuso finora ha compiuto un lavoro enorme, soprattutto a livello psicologico: ha ridato dignità a una squadra che l’aveva smarrita, ha fatto capi- re ai giocatori che cosa significa essere al Milan. Però.. La Juve ha un potenziale enorme. Non solo Ronaldo. Per mettere sotto la Juve servono organizzazione, grande fisicità, velocità nella distribuzione del pallone e aggressività. Il pressing diventa fondamentale e purtroppo, finora, il Milan non pressa molto bene. Però io credo che sia determinante tenere gli avversari lontani dalla porta. Dalle mie parti si dice: se ti porti il beccamorto in casa, è un brutto segnale. Sottoscrivo. La Juve, a settanta metri dall’area rosso- nera, è pericolosa ma si può arginare. Se invece si avvicina a Donnarumma, cominciano i guai. Pressing, dunque? Se si potesse, s. Ma non so se il Milan è attrezzato per farlo. Dei rossoneri apprezzo la volontà di giocare, sempre e comunque. Il difetto sta quando la palla ce l’hanno gli altri: va recuperata in zona più offensiva. Gli attaccanti dovranno infastidire i difensori bianconeri poco prima che questi superino la metà campo. Come si marca Ronaldo? Con la squadra. Se fai in modo che non sia alimentato, lo togli dalla partita. Partiamo da un dato di fatto: la Juve è superiore come individualità, dunque il Milan dovrà cercare di vincere attraverso il gioco, il collettivo e le idee. Le azioni offensive dovranno essere alternate: si va sulle fasce per allargare gli avversari e poi li infila al centro. E Higuain, se avrà recuperato, può essere determinante per applicare questa soluzione. Higuain non si si serve con i cross. Lui ha bisogno del pallone rasoterra. Gattuso? Ringhio è un fenomeno, credetemi. Ha dato un’anima al Milan, ha portato orgoglio, senso di appartenenza. E poi fa praticare un buon calcio, propositivo: al Milan mancano soltanto un po’ di velocità e un po’ di pressing. Però questi ragazzi non mollano mai, vincono le partite anche all’ultimo secondo. E Rino è uno che dà la vita per il calcio e per i suoi giocatori. Pronostico? Sulla carta la Juve è favorita, perché il Milan è in precarie con- dizioni. Però il calcio è come la vita: non sai mai che cosa ti può succedere".

Lippi:"Come il Milan può fermare Ronaldo? Si parla sempre di gabbie, rad*doppi, marcature triple: poi ma*gari nei ha tre su lui e un altro è libero di far gol. Il Milan non può far altro che giocare al massi* mo delle possibilità, compatto, concentrato, e sperare che Suso e Higuain colpiscano. Ci sono di* versi assenti, mi pare. Tutti vogliamo bene a Rino. Ma non è solo un bravo ragazzo: a quei livelli non basta la grinta. Le sue squadre sono organizzate, cercano il gioco. Ha già fatto be*ne contro la Juve e ha tutto quello che serve a un bravo giovane alle*natore. Ricorda quanti miei giocatori sono diventati allenatori, da Conte a Can*navaro, da Ferrara a Grosso? Di tanti forse non lo avrei pensato, ma tutti erano grandi uomini. E questo ti consente di essere un grande allenatore. Il Milan fatica in EL? Il Milan sapeva che il suo obietti*vo massimo sarebbe stata la Champions ed è in piena corsa. Ho stima di Leonardo, Maldini, Gattuso e della dirigenza. La Juve è lì con Barça, City, Real e Bayern: anche se in campionato non sono al massimo, in Europa si trasformano. Ma la Juve ha CR7: fosse arrivato 3/4 anni fa non avrebbe trovato una squadra così matura. Suso il Ronaldo del Milan? Lasciamo stare i paragoni, ma Suso è fortissimo, inventa, fa gol. Insostituibile. E poi Higuain avrà una gran voglia: ma non confon*detela solo con la rabbia da ex, c’è anche stima e desiderio di com*petere allo stesso livello. Come finisce Milan - Juve? Direi che vince la Juve. S. Siro è anche la sua seconda casa e lì fa sempre grandi partite: ricordo un 6*1 all’Inter, altre grandi partite con il Milan. Anche se una gior*nata eccezionale per gli avversari può succedere...":

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corvorossonero

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 10 novembre, ha intervistato Sacchi e Lippi su Milan - Juve. Ecco le dichiarazioni:

Sacchi:"Il Milan ha tanti infortunati e deve affrontare il match in condizioni precarie. Ma deve giocare con coraggio senza spaventarsi. Non pretendo che il Milan pressi in attacco, ma non vorrei nemmeno vederlo in difesa. L'equilibrio in fase di non possesso può essere la chiave.Quanto peserà l'Europa League il giovedì? Tantissimo. Giocare il giovedì sera, per di più in trasferta, è un handicap. Pensate: dopo la gara di Siviglia, i ragazzi sono saliti in aereo e rientrati a Milanello, saranno andati a dormire alle quattro di notte, come volete che si recuperino le energie? Ci sono soltanto 48ore per preparare la partita con la Juve: poco, pochissimo. Quello che mi chiedo è: fisicamente il Milan riuscirà a reggere il confronto? Gattuso finora ha compiuto un lavoro enorme, soprattutto a livello psicologico: ha ridato dignità a una squadra che l’aveva smarrita, ha fatto capi- re ai giocatori che cosa significa essere al Milan. Però.. La Juve ha un potenziale enorme. Non solo Ronaldo. Per mettere sotto la Juve servono organizzazione, grande fisicità, velocità nella distribuzione del pallone e aggressività. Il pressing diventa fondamentale e purtroppo, finora, il Milan non pressa molto bene. Però io credo che sia determinante tenere gli avversari lontani dalla porta. Dalle mie parti si dice: se ti porti il beccamorto in casa, è un brutto segnale. Sottoscrivo. La Juve, a settanta metri dall’area rosso- nera, è pericolosa ma si può arginare. Se invece si avvicina a Donnarumma, cominciano i guai. Pressing, dunque? Se si potesse, s. Ma non so se il Milan è attrezzato per farlo. Dei rossoneri apprezzo la volontà di giocare, sempre e comunque. Il difetto sta quando la palla ce l’hanno gli altri: va recuperata in zona più offensiva. Gli attaccanti dovranno infastidire i difensori bianconeri poco prima che questi superino la metà campo. Come si marca Ronaldo? Con la squadra. Se fai in modo che non sia alimentato, lo togli dalla partita. Partiamo da un dato di fatto: la Juve è superiore come individualità, dunque il Milan dovrà cercare di vincere attraverso il gioco, il collettivo e le idee. Le azioni offensive dovranno essere alternate: si va sulle fasce per allargare gli avversari e poi li infila al centro. E Higuain, se avrà recuperato, può essere determinante per applicare questa soluzione. Higuain non si si serve con i cross. Lui ha bisogno del pallone rasoterra. Gattuso? Ringhio è un fenomeno, credetemi. Ha dato un’anima al Milan, ha portato orgoglio, senso di appartenenza. E poi fa praticare un buon calcio, propositivo: al Milan mancano soltanto un po’ di velocità e un po’ di pressing. Però questi ragazzi non mollano mai, vincono le partite anche all’ultimo secondo. E Rino è uno che dà la vita per il calcio e per i suoi giocatori. Pronostico? Sulla carta la Juve è favorita, perché il Milan è in precarie con- dizioni. Però il calcio è come la vita: non sai mai che cosa ti può succedere".

Lippi:"Come il Milan può fermare Ronaldo? Si parla sempre di gabbie, rad*doppi, marcature triple: poi ma*gari nei ha tre su lui e un altro è libero di far gol. Il Milan non può far altro che giocare al massi* mo delle possibilità, compatto, concentrato, e sperare che Suso e Higuain colpiscano. Ci sono di* versi assenti, mi pare. Tutti vogliamo bene a Rino. Ma non è solo un bravo ragazzo: a quei livelli non basta la grinta. Le sue squadre sono organizzate, cercano il gioco. Ha già fatto be*ne contro la Juve e ha tutto quello che serve a un bravo giovane alle*natore. Ricorda quanti miei giocatori sono diventati allenatori, da Conte a Can*navaro, da Ferrara a Grosso? Di tanti forse non lo avrei pensato, ma tutti erano grandi uomini. E questo ti consente di essere un grande allenatore. Il Milan fatica in EL? Il Milan sapeva che il suo obietti*vo massimo sarebbe stata la Champions ed è in piena corsa. Ho stima di Leonardo, Maldini, Gattuso e della dirigenza. La Juve è lì con Barça, City, Real e Bayern: anche se in campionato non sono al massimo, in Europa si trasformano. Ma la Juve ha CR7: fosse arrivato 3/4 anni fa non avrebbe trovato una squadra così matura. Suso il Ronaldo del Milan? Lasciamo stare i paragoni, ma Suso è fortissimo, inventa, fa gol. Insostituibile. E poi Higuain avrà una gran voglia: ma non confon*detela solo con la rabbia da ex, c’è anche stima e desiderio di com*petere allo stesso livello. Come finisce Milan - Juve? Direi che vince la Juve. S. Siro è anche la sua seconda casa e lì fa sempre grandi partite: ricordo un 6*1 all’Inter, altre grandi partite con il Milan. Anche se una gior*nata eccezionale per gli avversari può succedere...":

Sacchi è un maestro c'è poco da fare.
 

Casnop

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Sacchi:"Il Milan ha tanti infortunati e deve affrontare il match in condizioni precarie. Ma deve giocare con coraggio senza spaventarsi. Non pretendo che il Milan pressi in attacco, ma non vorrei nemmeno vederlo in difesa. L'equilibrio in fase di non possesso può essere la chiave.Quanto peserà l'Europa League il giovedì? Tantissimo. Giocare il giovedì sera, per di più in trasferta, è un handicap. Pensate: dopo la gara di Siviglia, i ragazzi sono saliti in aereo e rientrati a Milanello, saranno andati a dormire alle quattro di notte, come volete che si recuperino le energie? Ci sono soltanto 48ore per preparare la partita con la Juve: poco, pochissimo. Quello che mi chiedo è: fisicamente il Milan riuscirà a reggere il confronto? Gattuso finora ha compiuto un lavoro enorme, soprattutto a livello psicologico: ha ridato dignità a una squadra che l’aveva smarrita, ha fatto capi- re ai giocatori che cosa significa essere al Milan. Però.. La Juve ha un potenziale enorme. Non solo Ronaldo. Per mettere sotto la Juve servono organizzazione, grande fisicità, velocità nella distribuzione del pallone e aggressività. Il pressing diventa fondamentale e purtroppo, finora, il Milan non pressa molto bene. Però io credo che sia determinante tenere gli avversari lontani dalla porta. Dalle mie parti si dice: se ti porti il beccamorto in casa, è un brutto segnale. Sottoscrivo. La Juve, a settanta metri dall’area rosso- nera, è pericolosa ma si può arginare. Se invece si avvicina a Donnarumma, cominciano i guai. Pressing, dunque? Se si potesse, s. Ma non so se il Milan è attrezzato per farlo. Dei rossoneri apprezzo la volontà di giocare, sempre e comunque. Il difetto sta quando la palla ce l’hanno gli altri: va recuperata in zona più offensiva. Gli attaccanti dovranno infastidire i difensori bianconeri poco prima che questi superino la metà campo. Come si marca Ronaldo? Con la squadra. Se fai in modo che non sia alimentato, lo togli dalla partita. Partiamo da un dato di fatto: la Juve è superiore come individualità, dunque il Milan dovrà cercare di vincere attraverso il gioco, il collettivo e le idee. Le azioni offensive dovranno essere alternate: si va sulle fasce per allargare gli avversari e poi li infila al centro. E Higuain, se avrà recuperato, può essere determinante per applicare questa soluzione. Higuain non si si serve con i cross. Lui ha bisogno del pallone rasoterra. Gattuso? Ringhio è un fenomeno, credetemi. Ha dato un’anima al Milan, ha portato orgoglio, senso di appartenenza. E poi fa praticare un buon calcio, propositivo: al Milan mancano soltanto un po’ di velocità e un po’ di pressing. Però questi ragazzi non mollano mai, vincono le partite anche all’ultimo secondo. E Rino è uno che dà la vita per il calcio e per i suoi giocatori. Pronostico? Sulla carta la Juve è favorita, perché il Milan è in precarie con- dizioni. Però il calcio è come la vita: non sai mai che cosa ti può succedere".

Lippi:"Come il Milan può fermare Ronaldo? Si parla sempre di gabbie, rad*doppi, marcature triple: poi ma*gari nei ha tre su lui e un altro è libero di far gol. Il Milan non può far altro che giocare al massi* mo delle possibilità, compatto, concentrato, e sperare che Suso e Higuain colpiscano. Ci sono di* versi assenti, mi pare. Tutti vogliamo bene a Rino. Ma non è solo un bravo ragazzo: a quei livelli non basta la grinta. Le sue squadre sono organizzate, cercano il gioco. Ha già fatto be*ne contro la Juve e ha tutto quello che serve a un bravo giovane alle*natore. Ricorda quanti miei giocatori sono diventati allenatori, da Conte a Can*navaro, da Ferrara a Grosso? Di tanti forse non lo avrei pensato, ma tutti erano grandi uomini. E questo ti consente di essere un grande allenatore. Il Milan fatica in EL? Il Milan sapeva che il suo obietti*vo massimo sarebbe stata la Champions ed è in piena corsa. Ho stima di Leonardo, Maldini, Gattuso e della dirigenza. La Juve è lì con Barça, City, Real e Bayern: anche se in campionato non sono al massimo, in Europa si trasformano. Ma la Juve ha CR7: fosse arrivato 3/4 anni fa non avrebbe trovato una squadra così matura. Suso il Ronaldo del Milan? Lasciamo stare i paragoni, ma Suso è fortissimo, inventa, fa gol. Insostituibile. E poi Higuain avrà una gran voglia: ma non confon*detela solo con la rabbia da ex, c’è anche stima e desiderio di com*petere allo stesso livello. Come finisce Milan - Juve? Direi che vince la Juve. S. Siro è anche la sua seconda casa e lì fa sempre grandi partite: ricordo un 6*1 all’Inter, altre grandi partite con il Milan. Anche se una gior*nata eccezionale per gli avversari può succedere...":
Non sappiamo come andrà a finire l'esperienza di Gattuso al Milan. Vogliamo bene a Rino, ma sappiamo come vanno le cose nel calcio, in cui i risultati, come è giusto che sia, sono i giudici unici, e non ci facciamo molte illusioni. Invitiamo tuttavia il nostro allenatore a ritagliare idealmente questo articolo con le parole di Sacchi, ed a conservarlo, non fosse altro come feedback per una futura assunzione altrove. Sono parole che vengono da uno dai gusti molto difficili in tema di calcio, e di allenatori, ricordiamo i giudizi critici in passato dell'Arrigo verso tecnici come Mancini, Mourinho, Allegri, pure molto vincenti. L'espressione fenomeno, anzi, non l'avevamo mai sentita, e sulla bocca di Sacchi significa non tanto qualità estetica del gioco, sul quale anzi non mancano da lui rilievi critici come sempre precisi, quanto leadership, capacità di conduzione di uno spogliatoio, e dei suoi uomini, verso la coscienza collettiva di squadra, ed un progetto di vittoria. Detto dall'uomo del San Paolo, di Barcellona, Vienna, di quel folle Mondiale americano a cinquanta gradi al sole, è una specie di laurea per lo scugnizzo calabrese che fu, non più corsa e sudore di sangue, ma metodo e ragione nella proposta di calcio, che piaccia o che vinca dipendendo da molti fattori complessi, non sempre controllabili dalla sua opera. Se, poi, Rino volesse accontentare l'incontentabile Sacchi, ed introducesse il pressing difensivo alto, non crediamo che se ne pentirebbe, e magari ci farebbe vincere qualche partita in più. Per il resto, non si vergogni di queste parole dette da un grande vero, e magari ne sia pure un po' orgoglioso, dietro il noto pudore ed umiltà. Giusto il tempo di una sigaretta, la sera prima di andare a dormire, nel buio della stanzetta, lì a Milanello, prima di tornare alla realtà di una partita micidiale contro la Juventus di questa epoca, con una squadra scassata e ferita da mille battaglie. Non il massimo, ma undici si trovano da buttare in campo, e si darà battaglia. Su questo, garantisce il mister. :)
 
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