Rinnovi da 200 mln. Bennacer ottimismo. Leao e Giroud...

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Come riportato dalla GDS in edicola, tutti i rinnovi possono costare al Milan 200 mln di euro. 106,7 mln quelli già fatti. 93,5 mln quelli da completare. Da Theo a Tonali, da Tomori a Kalulu, già stanziati oltre 100 milioni in ingaggi (per tutti gli anni di contratto). Ne mancano tre e pesano quasi altrettanto. Con Giroud è quasi fatta, Bennacer può accordarsi per una cifra vicina ai 3,5-4 milioni a stagione. Dialogo con l’agente in corso. La strategia è chiara: contenere gli stipendi per poter tornare sul mercato


Il grande tema Prima di parlare di singoli casi, però, una questione generale perché la gestione dei rinnovi è il passaggio più importante per la definizione del Milan futuro. Molto più importante - anche se non sembra - della campagna acquisti della scorsa o della prossima estate. II Milan ha sempre fatto grandissima attenzione al con- tenimento del monte-salari. Non è un caso se in estate, tra De Ketelaere (cartellino caro, ingaggio ridotto) e Ziyech (cartel- lino in saldo, ingaggio importante), sia stato scelto il biondo del Bruges. L’imperativo è evitare la crescita del monte ingaggi vista, in Italia, soprattutto alla Juventus. Il Milan del futuro si baserà sul rapporto ricavi-inve- stimenti - più si incassa, più si spende - e non potrà certo costruire le squadre di domani su investimenti a fondo perduto. Per questo, contenere gli stipendi dei... dipendenti aumenterà la possibilità di spendere sul mercato.

Più facile a dirsi che a farsi e anche qui si giocherà la partita Leao. Accettare le richieste verso l’alto di calciatori e agenti, infatti, significa chiamare nuove richieste al rialzo di altri giocatori della rosa: in tutti gli spogliatoi del mondo si fanno confronti e si chiedono ingaggi in proporzione ai guadagni dei compagni. Il Milan, finora, è riuscito a mantenere un equili- brio. Ha allungato il legame con tanti potenziali obiettivi di mercato delle squadre importanti - Theo, Tomori, Kalulu, Tonali - e al massimo ha concesso 4 milioni più bonus a stagione, come da autografo di Hernandez. Tra tutti, l’accordo più conveniente sembra quello con Tonali, già uno dei leader.
Il nucleo A questo punto, al netto della situazione Leao che giustifica un certo pessimismo, Maldini e Massara possono guardare il grande quadro e dire che sì, c’è un gruppo guida su cui costruire il futuro: Kalulu, Tomori, Tonali, De Ketelaere, Theo Hernandez, Maignan, Origi, Pobega, tutti legati almeno fino a giugno 2026. Il Milan del futuro, comunque vada, sarà costruito su queste fondamenta

Tuttosport: Leao sarà a peso d'oro. Rinnovo sempre complicato e oneroso ma non ci saranno nuovi casi Kessie e Donnarumma. Il Milan sperava di chiudere il rinnovo prima del Mondale, ma non sarà così. Così il futuro dipende da ciò che succederà in Qatar. Se Leao dovesse far bene, il suo valore salirebbe, con poche possibilità di rinnovo: inevitabile la cessione in estate per far cassa. Il Milan non prende in esame una cessione prima del 30 giugno. Quanto potrebbe incassare il Milan dalla vendita di Leao in estate? Nonostante il solo anno di contratto, in quel di Casa Milan sono convinti che possano arrivare offerte da almeno 100 milioni per il suo cartellino e vedendo le somme che circolano in Premier League, non hanno tutti i torti. In ogni caso, sarebbe una maxi plusvalenza che darebbe slancio ai conti, ma anche più liquidità per trovare un sostituto di livello e, magari, un po’ più affermato. Non è assolutamente nei piani del Milan un’eventuale cessione a gennaio, perché vorrebbe dire avere troppo poco tempo per trovare un sostituto all’altezza che possa dare una mano alla squadra nel tentativo di rimonta in campionato sul Napoli capolista.
 
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Tuttosport: Leao sarà a peso d'oro. Rinnovo sempre complicato e oneroso ma non ci saranno nuovi casi Kessie e Donnarumma. Il Milan sperava di chiudere il rinnovo prima del Mondale, ma non sarà così. Così il futuro dipende da ciò che succederà in Qatar. Se Leao dovesse far bene, il suo valore salirebbe, con poche possibilità di rinnovo: inevitabile la cessione in estate per far cassa. Il Milan non prende in esame una cessione prima del 30 giugno. Quanto potrebbe incassare il Milan dalla vendita di Leao in estate? Nonostante il solo anno di contratto, in quel di Casa Milan sono convinti che possano arrivare offerte da almeno 100 milioni per il suo cartellino e vedendo le somme che circolano in Premier League, non hanno tutti i torti. In ogni caso, sarebbe una maxi plusvalenza che darebbe slancio ai conti, ma anche più liquidità per trovare un sostituto di livello e, magari, un po’ più affermato. Non è assolutamente nei piani del Milan un’eventuale cessione a gennaio, perché vorrebbe dire avere troppo poco tempo per trovare un sostituto all’altezza che pos- sa dare una mano alla squadra nel tentativo di rimonta in campionato sul Napoli capolista.
 

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Il grande tema Prima di parlare di singoli casi, però, una questione generale perché la gestione dei rinnovi è il passaggio più importante per la definizione del Milan futuro. Molto più importante - anche se non sembra - della campagna acquisti della scorsa o della prossima estate. II Milan ha sempre fatto grandissima attenzione al con- tenimento del monte-salari. Non è un caso se in estate, tra De Ketelaere (cartellino caro, ingaggio ridotto) e Ziyech (cartel- lino in saldo, ingaggio importante), sia stato scelto il biondo del Bruges. L’imperativo è evitare la crescita del monte ingaggi vista, in Italia, soprattutto alla Juventus. Il Milan del futuro si baserà sul rapporto ricavi-inve- stimenti - più si incassa, più si spende - e non potrà certo costruire le squadre di domani su investimenti a fondo perduto. Per questo, contenere gli stipendi dei... dipendenti aumenterà la possibilità di spendere sul mercato.

Più facile a dirsi che a farsi e anche qui si giocherà la partita Leao. Accettare le richieste verso l’alto di calciatori e agenti, infatti, significa chiamare nuove richieste al rialzo di altri giocatori della rosa: in tutti gli spogliatoi del mondo si fanno confronti e si chiedono ingaggi in proporzione ai guadagni dei compagni. Il Milan, finora, è riuscito a mantenere un equili- brio. Ha allungato il legame con tanti potenziali obiettivi di mercato delle squadre importanti - Theo, Tomori, Kalulu, Tonali - e al massimo ha concesso 4 milioni più bonus a stagione, come da autografo di Hernandez. Tra tutti, l’accordo più conveniente sembra quello con Tonali, già uno dei leader.
Il nucleo A questo punto, al netto della situazione Leao che giustifica un certo pessimismo, Maldini e Massara possono guardare il grande quadro e dire che sì, c’è un gruppo guida su cui costruire il futuro: Kalulu, Tomori, Tonali, De Ketelaere, Theo Hernandez, Maignan, Origi, Pobega, tutti legati almeno fino a giugno 2026. Il Milan del futuro, comunque vada, sarà costruito su queste fondamenta

Tuttosport: Leao sarà a peso d'oro. Rinnovo sempre complicato e oneroso ma non ci saranno nuovi casi Kessie e Donnarumma. Il Milan sperava di chiudere il rinnovo prima del Mondale, ma non sarà così. Così il futuro dipende da ciò che succederà in Qatar. Se Leao dovesse far bene, il suo valore salirebbe, con poche possibilità di rinnovo: inevitabile la cessione in estate per far cassa. Il Milan non prende in esame una cessione prima del 30 giugno. Quanto potrebbe incassare il Milan dalla vendita di Leao in estate? Nonostante il solo anno di contratto, in quel di Casa Milan sono convinti che possano arrivare offerte da almeno 100 milioni per il suo cartellino e vedendo le somme che circolano in Premier League, non hanno tutti i torti. In ogni caso, sarebbe una maxi plusvalenza che darebbe slancio ai conti, ma anche più liquidità per trovare un sostituto di livello e, magari, un po’ più affermato. Non è assolutamente nei piani del Milan un’eventuale cessione a gennaio, perché vorrebbe dire avere troppo poco tempo per trovare un sostituto all’altezza che possa dare una mano alla squadra nel tentativo di rimonta in campionato sul Napoli capolista.
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Solo allocchi e profesSoloni potevano pensare che Mendes si facesse infinocchiare da Maldini e soci e rinnovare quindi prima del mondiale.Il giocatore e lo squalo hanno già il piano ben definito,e nel caso giocasse un mondiale da schifo sempre 7 mln chiederebbe e a quel punto saremmo noi a doverci porre la domanda se effettivamente vale la spesa o se resterà sempre un giocatore buono a far la differenza solo nell'orticello italico contro i Maggiore e Lykogiannis.
 

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Il grande tema Prima di parlare di singoli casi, però, una questione generale perché la gestione dei rinnovi è il passaggio più importante per la definizione del Milan futuro. Molto più importante - anche se non sembra - della campagna acquisti della scorsa o della prossima estate. II Milan ha sempre fatto grandissima attenzione al con- tenimento del monte-salari. Non è un caso se in estate, tra De Ketelaere (cartellino caro, ingaggio ridotto) e Ziyech (cartel- lino in saldo, ingaggio importante), sia stato scelto il biondo del Bruges. L’imperativo è evitare la crescita del monte ingaggi vista, in Italia, soprattutto alla Juventus. Il Milan del futuro si baserà sul rapporto ricavi-inve- stimenti - più si incassa, più si spende - e non potrà certo costruire le squadre di domani su investimenti a fondo perduto. Per questo, contenere gli stipendi dei... dipendenti aumenterà la possibilità di spendere sul mercato.

Più facile a dirsi che a farsi e anche qui si giocherà la partita Leao. Accettare le richieste verso l’alto di calciatori e agenti, infatti, significa chiamare nuove richieste al rialzo di altri giocatori della rosa: in tutti gli spogliatoi del mondo si fanno confronti e si chiedono ingaggi in proporzione ai guadagni dei compagni. Il Milan, finora, è riuscito a mantenere un equili- brio. Ha allungato il legame con tanti potenziali obiettivi di mercato delle squadre importanti - Theo, Tomori, Kalulu, Tonali - e al massimo ha concesso 4 milioni più bonus a stagione, come da autografo di Hernandez. Tra tutti, l’accordo più conveniente sembra quello con Tonali, già uno dei leader.
Il nucleo A questo punto, al netto della situazione Leao che giustifica un certo pessimismo, Maldini e Massara possono guardare il grande quadro e dire che sì, c’è un gruppo guida su cui costruire il futuro: Kalulu, Tomori, Tonali, De Ketelaere, Theo Hernandez, Maignan, Origi, Pobega, tutti legati almeno fino a giugno 2026. Il Milan del futuro, comunque vada, sarà costruito su queste fondamenta

Tuttosport: Leao sarà a peso d'oro. Rinnovo sempre complicato e oneroso ma non ci saranno nuovi casi Kessie e Donnarumma. Il Milan sperava di chiudere il rinnovo prima del Mondale, ma non sarà così. Così il futuro dipende da ciò che succederà in Qatar. Se Leao dovesse far bene, il suo valore salirebbe, con poche possibilità di rinnovo: inevitabile la cessione in estate per far cassa. Il Milan non prende in esame una cessione prima del 30 giugno. Quanto potrebbe incassare il Milan dalla vendita di Leao in estate? Nonostante il solo anno di contratto, in quel di Casa Milan sono convinti che possano arrivare offerte da almeno 100 milioni per il suo cartellino e vedendo le somme che circolano in Premier League, non hanno tutti i torti. In ogni caso, sarebbe una maxi plusvalenza che darebbe slancio ai conti, ma anche più liquidità per trovare un sostituto di livello e, magari, un po’ più affermato. Non è assolutamente nei piani del Milan un’eventuale cessione a gennaio, perché vorrebbe dire avere troppo poco tempo per trovare un sostituto all’altezza che possa dare una mano alla squadra nel tentativo di rimonta in campionato sul Napoli capolista.
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Più facile a dirsi che a farsi e anche qui si giocherà la partita Leao. Accettare le richieste verso l’alto di calciatori e agenti, infatti, significa chiamare nuove richieste al rialzo di altri giocatori della rosa: in tutti gli spogliatoi del mondo si fanno confronti e si chiedono ingaggi in proporzione ai guadagni dei compagni. Il Milan, finora, è riuscito a mantenere un equili- brio. Ha allungato il legame con tanti potenziali obiettivi di mercato delle squadre importanti - Theo, Tomori, Kalulu, Tonali - e al massimo ha concesso 4 milioni più bonus a stagione, come da autografo di Hernandez. Tra tutti, l’accordo più conveniente sembra quello con Tonali, già uno dei leader.
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Ragionando così allora Messi sarebbe considerato un mediocre.
È una vetrina importante, ma gli osservatori non guardano solo il mondiale.
Se facesse schifo e poi accettasse un rinnovo a 7 io sarei ben contento.
Almeno ce lo avremmo per qualche anno ancora, salvo offertone impossibili da rifiutare.
 

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