La cosa assurda è che il somalo, al pari di qualunque extracomunitario senza biglietto sui mezzi pubblici, sa benissimo che non gli verrà fatto nulla, che la sanzione non la pagherà mai, e che quindi è inutile fare scenate o anche solo alzare la voce.
Questa reazione è palesemente legata ad una indole violenta che aspettava solo di esplodere, mista ad un non ben chiaro vittimismo che ormai permea la cultura delle “risorse”.
Perchè spero vi siate resi conto che l’immigrazione di 20 anni fa era totalmente divers a da quella di oggi. Ovviamente senza voler generalizzare troppo.. noto che un tempo il sogno era un lavoro.. adesso il sogno sono i soldi in tasca. Vengo e pretendo.
Comunque tanto… ci sentiremo dire che:
1) lo fanno anche gli italiani
2) lo stato lo ha abbandonato
3) è vittima della violenza inaudita del bambino di 5 anni e dei controllori
4) giusto non vada in galera
Bon, senza facile ironia e soliti estremismi (libero domani vs lapidato in piazza), sicuramente molte di queste persone hanno enormi traumi psicologici latenti non trattati....qua si va dallo psicologo se il tuo lavoro non ti soddisfa, il 90% dei richiedenti asilo ha subito abuso sessuale, tortura, separazione forzata dalla famiglia, ecc ecc
Mi sembra logico la conseguenza sia un alto numero di persone con sindromi Post traumatiche varie.
Che per un 3% (numero a caso) sfocino in azioni violente, non giustifica abbandonare l'altro 97% alla propria condizione.
Per la questione espulsione al rifiuto dello status di rifugiato, certo siamo tutti d'accordo, ma loro mica son scemi, se vedono che la richiesta non sta andando a buon fine escono illegalmente dal paese in un bagagliaio la sera stessa.