Sbaglia chi crede che Inzaghi è uno che si accontenta.
Inzaghi negli allievi e nella primavera ha chiesto, e ottenuto, il miglior staff di tutto il settore giovanile italiano, considerato un lusso per l'intera categoria.
Hanno accelerato i tempi per Inzaghi, ma già prima che si ritirasse veniva già "istruito" sul ruolo di allenatore.
Era da anni che c'era l'obiettivo da parte di Galliani, dirigenti e staff di allevare Inzaghi come futura guida tecnica della prima squadra.
Era stato poi Berlusconi stesso a impuntarsi su Seedorf e a interrompere questo programma, che ora è ripreso.
Inzaghi in prima squadra verrà affiancato da uno staff potentissimo e competenente come non c'è stato neanche ai tempi migliori. Sacchi, Galli, Tassotti, Nava e altri.
L'intenzione, come riportano anche molti giornali, è quella di ridare il Milan nono solo ai milanisti, ma ai senatori dei senatori.
Se non ci fosse voglia di rilancio non ci sarebbe niente di tutto questo.
Resta da vedere se questo rilancio ci sarà già il prossimo anno oppure no.
In ogni caso il Milan nella gestione Berlusconi non ha mai avuto più di due annate difficili consecutive (includo anche quella del 2013 perchè nonostante il terzo posto è stata una stagione molto travagliata).
Non si può avere il massimo ottimismo, ma un briciolo di fiducia la si può avere.