DrHouse
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Salve a tutti.
Torno dopo un po' di settimane da semplice lettore...
avevo preso una pausa per sbollimento rabbia dopo la sconfitta vergognosa col Benevento, ma poi il periodo nero si è esteso anche al di fuori delle questioni calcistiche... un lutto in famiglia, due amici cari persi in una settimana, problemi tecnici in ufficio che poi si sono trasformati in problematiche più gravi, mi hanno costretto a leggervi con pazienza e interesse, ma senza la possibilità (nè la voglia, visto il periodo, rossonero e non) di interagire...
peccato tornare, anche se al momento a singhiozzo, e commentare notizie nefaste e terribili...
avrei preferito ricominciare parlando di voti alla stagione, mercato e pronostici europei...
ma tant'è...
tornando al titolo...
ho letto con interesse più o meno tutti gli interventi, e parto da questa premessa:
come hanno scritto in molti, è semplicistico pensare ad un accanimento UEFA nei confronti del Milan...
di sicuro la CFCB che ha rifiutato il SA non può utilizzarci neppure come capro espiatorio e monito verso le altre, perchè deve rispettare le regole che ha l'UEFA stessa redatto...
quindi il verdetto negativo nei nostri confronti deve vertere per forza su un giudizio di gente imparziale...
detto questo, prendo il comunicato ufficiale UEFA e leggo "Nello specifico, la camera di investigazione è del parere che permangano ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018)"...
dunque, come hanno già ribadito in molti, la questione principale del rifiuto non va trovata nel Business Plan presentato per il triennio dell'Agreement, ma nella questione finanziamento con Elliott in scadenza...
se poi alcuni continuano a tirare fuori la storia del BP con 90 milioni di ricavi da Milan China, faccia come vuole, ma quella previsione era all'interno del fascicolo per il Voluntary Agreement presentato a maggio 2017 (e giustamente rimandato), ma non esiste più traccia nè nella richiesta VA di novembre, nè in questo SA...
sono andato a leggermi con relativa pazienza i regolamenti per Settlement Agreement e Voluntary Agreement dal sito UEFA (sennò ci dicono che usiamo i filtri societari) e trovo questa situazione:
- per il VA il regolamento da seguire è l'UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations del 2015, e a pagg. 94-95, nell'ANNEX XII dove si fa riferimento al VA, è chiaro che, per il fatto che questo Agreement può richiederlo solo una piccola parte dei club UEFA, la proprietà deve garantire una continuità aziendale per tutto l'arco dell'accordo (quindi 4 anni): art. 2 comma B dell'ANNEX in questione.
Ha quindi senso (come detto già a suo tempo) il rifiuto dell'UEFA verso questo accordo.
- per il SA, c'è come regolamento il Procedural rules governing the UEFA Club Financial Control Body sempre del 2015, che a pag. 5, nell'art. 15 del documento (intitolato appunto Settlement Agreement) fa riferimento all'ANNEX XI del regolamento sul FPF, nel quale non c'è alcun riferimento alla continuità aziendale, ma soltanto alla sostenibilità del Business Plan presentato nell'arco del trienno per il raggiungimento del Break Even...
se proprio vogliamo essere pignoli, il comma D di suddetto ANNEX (pag. 92) fa riferimento alla situazione debitoria.
ma del club, non del proprietario...
ad oggi la situazione debitoria, in termini numerici e di sostenibilità, del Milan è sotto controllo, e rientra nei parametri del FPF (molti altri club al quale il SA fu concesso erano peggio messi)...
l'unica, ma forse importante, discriminante è la scadenza di finanziamento e obbligazioni, ottobre 2018.
quindi l'unica spiegazione che mi sono dato è che l'UEFA non ha emesso quel verdetto per la situazione di Yonghong Li, ma per il finanziamento del Milan, che scade a ridosso della concessione del SA...
va detto però che Elliott si è fatto garante per iscritto con l'UEFA sulla sicurezza creditoria, e quindi credo faccia riferimento al debito da 123 milioni del Milan, quello ridefinibile in pochi minuti...
e credo, almeno a mio parere, che avrebbe dovuto e potuto essere un elemento non da poco a difesa della richiesta rossonera del SA, dato che teneva fuori le situazioni private della holding proprietaria...
ora, c'è un problema non da poco: Yonghong Li non ha mai voluto scindere i due finanziamenti, perchè l'ancora della solvibilità del Milan come società, può permettergli di trovare soggetti disposti ad accollarsi anche il debito a più alto rischio che ha personalmente, quello da 180 milioni...
il problema grande è, a mio parere, quello.
il CDA di oggi, e Fassone, e qui parlo da tifoso (in quanto posso comprendere che un investitore esuli i suoi discorsi economico-finanziari dai risultati sportivi, finchè non conclude il discorso), dovrebbero quindi avere il coraggio di fare una mossa azzardata: ridefinire il prestito del solo AC Milan con Elliott (magari sfruttando quella regola nello statuto della holding lussemburghese che da preferenza, in caso di parità di voti, alla componente italiana del CDA).
e magari, aggiungo, deliberare un aumento di capitale tale da mettere Li in difficoltà e accettare le proposte di Elliott di versare al suo posto, così magari da aprire una strada all'ingresso come socio minoritario del fondo (cosa che Li, viste le azioni di questi mesi, preferisce evitare... e se ragiono da imprenditore posso comprenderlo, ma senza divagare)...
io confido, dato che sono tifoso del Milan e visto lo status quo (e dato che non credo ci sia la fila in attesa di magnati pronti a investire in un club di un campionato poco redditizio come il nostro attuale, e non credo neppure che Li dopo questi mesi ceda di sua volontà in perdita, quando con la messa in liquidazione può recuperare una cifra maggiore), che oggi ci sia un atto di coraggio da parte di chi lavora per il club Milan...
attendiamo tutti buone notizie...
spero di essere di nuovo più presente, perche la quotidianità di MW mi manca (anche gli scontri con chi la pensa diversamente, e spero di essere meno aspro nei commenti in futuro)...
un abbraccio a tutti...
Torno dopo un po' di settimane da semplice lettore...
avevo preso una pausa per sbollimento rabbia dopo la sconfitta vergognosa col Benevento, ma poi il periodo nero si è esteso anche al di fuori delle questioni calcistiche... un lutto in famiglia, due amici cari persi in una settimana, problemi tecnici in ufficio che poi si sono trasformati in problematiche più gravi, mi hanno costretto a leggervi con pazienza e interesse, ma senza la possibilità (nè la voglia, visto il periodo, rossonero e non) di interagire...
peccato tornare, anche se al momento a singhiozzo, e commentare notizie nefaste e terribili...
avrei preferito ricominciare parlando di voti alla stagione, mercato e pronostici europei...
ma tant'è...
tornando al titolo...
ho letto con interesse più o meno tutti gli interventi, e parto da questa premessa:
come hanno scritto in molti, è semplicistico pensare ad un accanimento UEFA nei confronti del Milan...
di sicuro la CFCB che ha rifiutato il SA non può utilizzarci neppure come capro espiatorio e monito verso le altre, perchè deve rispettare le regole che ha l'UEFA stessa redatto...
quindi il verdetto negativo nei nostri confronti deve vertere per forza su un giudizio di gente imparziale...
detto questo, prendo il comunicato ufficiale UEFA e leggo "Nello specifico, la camera di investigazione è del parere che permangano ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018)"...
dunque, come hanno già ribadito in molti, la questione principale del rifiuto non va trovata nel Business Plan presentato per il triennio dell'Agreement, ma nella questione finanziamento con Elliott in scadenza...
se poi alcuni continuano a tirare fuori la storia del BP con 90 milioni di ricavi da Milan China, faccia come vuole, ma quella previsione era all'interno del fascicolo per il Voluntary Agreement presentato a maggio 2017 (e giustamente rimandato), ma non esiste più traccia nè nella richiesta VA di novembre, nè in questo SA...
sono andato a leggermi con relativa pazienza i regolamenti per Settlement Agreement e Voluntary Agreement dal sito UEFA (sennò ci dicono che usiamo i filtri societari) e trovo questa situazione:
- per il VA il regolamento da seguire è l'UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations del 2015, e a pagg. 94-95, nell'ANNEX XII dove si fa riferimento al VA, è chiaro che, per il fatto che questo Agreement può richiederlo solo una piccola parte dei club UEFA, la proprietà deve garantire una continuità aziendale per tutto l'arco dell'accordo (quindi 4 anni): art. 2 comma B dell'ANNEX in questione.
Ha quindi senso (come detto già a suo tempo) il rifiuto dell'UEFA verso questo accordo.
- per il SA, c'è come regolamento il Procedural rules governing the UEFA Club Financial Control Body sempre del 2015, che a pag. 5, nell'art. 15 del documento (intitolato appunto Settlement Agreement) fa riferimento all'ANNEX XI del regolamento sul FPF, nel quale non c'è alcun riferimento alla continuità aziendale, ma soltanto alla sostenibilità del Business Plan presentato nell'arco del trienno per il raggiungimento del Break Even...
se proprio vogliamo essere pignoli, il comma D di suddetto ANNEX (pag. 92) fa riferimento alla situazione debitoria.
ma del club, non del proprietario...
ad oggi la situazione debitoria, in termini numerici e di sostenibilità, del Milan è sotto controllo, e rientra nei parametri del FPF (molti altri club al quale il SA fu concesso erano peggio messi)...
l'unica, ma forse importante, discriminante è la scadenza di finanziamento e obbligazioni, ottobre 2018.
quindi l'unica spiegazione che mi sono dato è che l'UEFA non ha emesso quel verdetto per la situazione di Yonghong Li, ma per il finanziamento del Milan, che scade a ridosso della concessione del SA...
va detto però che Elliott si è fatto garante per iscritto con l'UEFA sulla sicurezza creditoria, e quindi credo faccia riferimento al debito da 123 milioni del Milan, quello ridefinibile in pochi minuti...
e credo, almeno a mio parere, che avrebbe dovuto e potuto essere un elemento non da poco a difesa della richiesta rossonera del SA, dato che teneva fuori le situazioni private della holding proprietaria...
ora, c'è un problema non da poco: Yonghong Li non ha mai voluto scindere i due finanziamenti, perchè l'ancora della solvibilità del Milan come società, può permettergli di trovare soggetti disposti ad accollarsi anche il debito a più alto rischio che ha personalmente, quello da 180 milioni...
il problema grande è, a mio parere, quello.
il CDA di oggi, e Fassone, e qui parlo da tifoso (in quanto posso comprendere che un investitore esuli i suoi discorsi economico-finanziari dai risultati sportivi, finchè non conclude il discorso), dovrebbero quindi avere il coraggio di fare una mossa azzardata: ridefinire il prestito del solo AC Milan con Elliott (magari sfruttando quella regola nello statuto della holding lussemburghese che da preferenza, in caso di parità di voti, alla componente italiana del CDA).
e magari, aggiungo, deliberare un aumento di capitale tale da mettere Li in difficoltà e accettare le proposte di Elliott di versare al suo posto, così magari da aprire una strada all'ingresso come socio minoritario del fondo (cosa che Li, viste le azioni di questi mesi, preferisce evitare... e se ragiono da imprenditore posso comprenderlo, ma senza divagare)...
io confido, dato che sono tifoso del Milan e visto lo status quo (e dato che non credo ci sia la fila in attesa di magnati pronti a investire in un club di un campionato poco redditizio come il nostro attuale, e non credo neppure che Li dopo questi mesi ceda di sua volontà in perdita, quando con la messa in liquidazione può recuperare una cifra maggiore), che oggi ci sia un atto di coraggio da parte di chi lavora per il club Milan...
attendiamo tutti buone notizie...
spero di essere di nuovo più presente, perche la quotidianità di MW mi manca (anche gli scontri con chi la pensa diversamente, e spero di essere meno aspro nei commenti in futuro)...
un abbraccio a tutti...